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Castelli Romani

Albano Laziale, Massimiliano Borelli sulla sanità: “Ecco come programmare il futuro”

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ALBANO LAZIALE (RM) – Massimiliano Borelli, candidato a Sindaco di Albano Laziale per il centrosinistra, Consigliere della Città Metropolitana di Roma Capitale Metropolitana, Consigliere Comunale ad Albano Laziale.

Consigliere Borelli, si parla insistentemente della struttura dell’ex Ospedale San Giuseppe di Albano, con quali prospettive?

Il Covid 19 ha creato un forte sconquasso nella vita di tutti noi, sia dal punto di vista della vita sociale, sia da quello sanitario. In questa logica si è tornati a rivedere i processi di gestione delle strutture sanitarie esistenti, non solo legati allo stato emergenziale ma anche, ed ora soprattutto, legati ad una visione futura della sanità regionale.
La particolare gravità dell’emergenza legata alle RSA, ha già proposto la creazione di una struttura destinata ad accogliere gli anziani colpiti dal virus. L’ex Ospedale di Genzano rispondeva in maniera efficace a questa esigenza per completezza di strutture e per la velocità con cui poteva essere attivato. E’ notizia di ieri che siano state ampliate di 15 unità le capacità ricettive dei reparti. Invece l’ex Ospedale di Albano, strutturalmente più grande, può offrire la possibilità di sviluppare processi organizzativi a più ampio raggio. Sarà infatti una RSA pubblica ad alto contenuto assistenziale che offrirà uno spazio per un grande progetto sanitario e di solidarietà.
L’idea sviluppata, prendendo spunto dalle attività svolte dai nostri Servizi Sociali, è quella di attivare un importantissimo progetto che coinvolgerà tutto il territorio del distretto sanitario. L’obiettivo non è solo di integrare i già qualificati ed innovativi servizi offerti, per esempio alle persone affette da Alzheimer nel nostro comune, ma anche creare un Centro di Ricerca e Studio ad alto contenuto innovativo dove poter sperimentare nuove terapie; un centro che affronti in maniera organica lo studio e l’assistenza alle patologie croniche che colpiscono una fetta sempre più grande della popolazione anziana.
Sia chiaro, non immaginiamo certo un contenitore passivo, un luogo ove parcheggiare per poco o tanto tempo chi soffre di questa patologia ma sfruttare l’ampio spazio a disposizione per attivare processi fisici e relazionali. Un luogo ove vengano applicate e sviluppate tutte le terapie occupazionali di tipo manuale- espressivo, dove sia possibile sostenere la riattivazione motoria, anche attraverso attività ricreative.

Quale è l’obiettivo del progetto?

L’obiettivo è quello di studiare i deficit di tutte le patologie croniche, studiare e realizzare processi che permettano di rallentarne gli effetti in modo da favorire la permanenza nel proprio nucleo familiare, riducendo i costi sul Sistema Sanitario Nazionale e supportando le famiglie su cui grava la maggior parte dell’onere assistenziale ed emotivo.

Un grosso progetto, un grosso impegno

Certamente, un lavoro che coinvolgerà tutti gli attori in campo, la Regione, la ASL, tutti i Sindaci del Distretto Sociosanitario, i servizi sociali dei singoli comuni, le Associazioni di volontariato. Un grosso impegno, ripeto, ma anche una grossissima opportunità.
Un progetto che non può che completarsi, a mio avviso, con la creazione, all’interno della struttura, di una Casa del Sollievo rivolta all’assistenza e alla cura di tutti quei pazienti che necessitano di servizi dedicati. Penso, ad un ricovero temporaneo, in esclusivo regime pubblico, che sollevi le famiglie, appunto per qualche giorno, dalle difficoltà legate alla malattia di un proprio caro. Quindi non si tratta di riaprire un ospedale, ma di sviluppare un centro specializzato a tutela della salute fisica e psicologica dell’anziano.

Tempi, Consigliere Borelli, i tempi?

Il progetto è certamente impegnativo e qui nessuno può pensare che sia realizzabile in pochi giorni. Il lavoro di coordinamento con le componenti è all’inizio e sarà un progetto importante per il nostro territorio che offrirà spazi occupazionali reali e duraturi. Un progetto ad alto valore sociale che svilupperà economia su tutto il territorio. Un lavoro che si fa sempre #passodopopasso.

Una domanda fuori dal contesto, Consigliere Borelli. Abbiamo notato che ultimamente sta ricevendo attacchi personali su argomenti che non riguardano il territorio, cosa risponde?

Non penso sia il caso di entrare nel merito e sulla qualità di questi interventi, posso dire solo che in fondo “sono bravi ragazzi, anche loro si debbono divertire, se hanno poche idee e anche confuse, non penso sia colpa mia, lasciamoli giocare sperando che prima o poi scoprano di essere cresciuti.
In ogni caso chi ha l’ambizione di governare una comunità deve avere sempre rispetto degli avversari politici e non prestarsi a giochini infantili.

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