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“Leggo dell’apertura presso l’Ospedale di Genzano di un reparto per malati COVID 19. Circa 40 posti, con malati provenienti da diverse case di riposo sparse nei territorio dei Castelli Romani”. Così in una nota il consigliere comunale di Nemi e consigliere della Città Metropolitana di Roma Capitale Giovanni Libanori.
“Fin qui tutto bene. – Prosegue Libanori – Ma le domande sorgono spontanee. Chi ha voluto la chiusura di questa struttura, fiore all’occhiello di Genzano e non solo? Chi, in nome del Dio denaro, ha lasciato i cittadini dei Castelli Romani con servizi sanitari scadenti o totalmente nulli? Il NOC, “NUOVO Ospedale dei Castelli”, aperto da non più di due anni, è già al collasso. Un ospedale, che fin dalla sua apertura, ha sempre funzionato al di sotto delle potenzialità, senza conoscerne i motivi. A questo punto sarebbe doveroso da buoni cittadini/amministratori pensare: piuttosto che 40 posti letto nella struttura di Genzano, non sarebbe meglio prevedere 100 posti COVID 19 in un solo nosocomio, in modo da far convergere tutti malati del territorio in una sola struttura? Ai posteri l’ardua sentenza…”
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