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Economia e Finanza

Emergenza coronavirus, ecco cosa prevede il “decreto marzo” appena approvato. Governo al lavoro per “decreto aprile”

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Dichiarazione del presidente del Consiglio Giuseppe Conte al termine del CDM che ha approvato il cosidetto Decreto Marzo contenente le misure per contrastare la crisi economica innescata con l’emergenza coronavirus

“Abbiamo appena concluso i lavori del Consiglio dei Ministri e questo è un passaggio importante, quello che c’è stato oggi, perchè abbiamo approvato il decreto legge contenente le misure economiche. Il Governo è vicino alle tante imprese, commercianti e liberi professionisti, alle famiglie, ai nonni, alle mamme, ai papà, che stanno facendo tutti , anche i giovani, enormi sacrifici per il bene comune. Per il bene più alto che è quello della salute dei cittadini, la salute pubblica. Nessuno deve sentirsi abbandonato, è stato questo il nostro obiettivo sin dall’inizio e oggi questa deliberazione, questa approvazione del decreto legge lo dimostra. Lo Stato è qui, le misure di sostegno e di spinta che sono state inserite in questo decreto ne sono concreta testimonianza della presenza dello Stato.

Stiamo offrendo una nostra risposta anche sul terreno economico. Possiamo parlare quindi di modello italiano non solo per quanto riguarda la strategia di contrasto alla diffusione del contagio, ma possiamo iniziare a parlare anche di un modello italiano per quanto riguarda la strategia alla politica economica per far fronte a questa grande emergenza economica e sociale.

Siamo stati i primi a mettere in campo qualcosa come 25 miliardi di euro di denaro fresco a beneficio del sistema economico italiano, a beneficio delle imprese, a beneficio delle famiglie e attiviamo flussi, attenzione, per complessivi 350 miliardi di euro.

Questa è una manovra economica poderosa, permettetemi di sottolinearlo. Non abbiamo mai pensato e non dimostriamo di non pensare di poter combattere un’alluvione con gli stracci, con i secchi. Noi stiamo cercando di costruire pienamente, partecipi agli sforzi che tutti gli italiani stanno facendo, una vera e propria diga per proteggere imprese, famiglie, lavoratori su questa strada. Vogliamo che l’Europa ci segua. I segnali i primi pronunciamenti sono importanti Ma è chiaro che l’Italia è promotrice di un messaggio che si estende a tutte le istituzioni europee.

L’Italia è in prima fila, dobbiamo agevolare e sostenere gli Stati in questa fase facendo tutto quello che serve per aiutare i nostri cittadini. E’ una partita europea che va giocata a viso aperto con spirito di collaborazione. E’ una strategia condivisa di aiuto, di solidarietà vera, effettiva, che noi vogliamo mettere in campo e confidiamo che tutti gli altri Stati membri ci seguiranno. Ancora e concludo lasciando la parola al ministro Gualtieri. Con questo decreto forte deciso nei numeri nelle misure noi non esauriamo il nostro compito per quanto riguarda gli interventi in campo economico, siamo consapevoli che questo decreto non basterà, ma voglio dire i lavoratori alle imprese e alle famiglie che oggi il governo risponde presente e risponderà presente anche domani. Domani ovviamente dovremo predisporre nuove misure perché dovremo anche ricostruire un tessuto economico-sociale che viene fortemente intaccato da questa emergenza come? Con un piano ingenti investimenti che dovremmo ovviamente promuovere con una rapidità che il nostro paese non ha mai conosciuto prima quindi semplificazione innovazione alleggerimento delle tasse. Concludo dicendo che sono davvero orgoglioso perché sono partecipe di questa grandiosa comunità che addirittura ho l’onore di guidare in questo frangente così complesso così delicato che la nostra storia. Tanti Italiani sono, alcuni sono direttamente in trincea negli ospedali nelle fabbriche nelle farmacie dietro le casse di un supermercato tanti rimangono a casa ma non rimangono inerti li sostengono da un balcone da una finestra cantano con loro cantano l’inno nazionale possiamo essere davvero orgogliosi di essere italiani Insieme ce la faremo”.

Ministro Gualtieri: “Una prima risposta alla crisi coronavirus sul piano economico”

“Come ha appena detto il Presidente del Consiglio abbiamo approvato il decreto marzo – Ha dichiarato il Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri – che è un decreto – ha proseguito Gualtieri – molto consistente col quale diamo una prima risposta alla crisi coronavirus sul piano economico, e non solo, abbiamo deciso di utilizzare tutto il limite di indebitamento netto che c’è stato autorizzato dal Parlamento per questo primo intervento è che si articola su 5 assi.

Il primo è quello di un finanziamento aggiuntivo molto significativo per il sistema sanitario nazionale della protezione civile e degli altri soggetti pubblici che sono impegnati sul fronte dell’emergenza sono risorse per quasi 3 miliardi e mezzo che ci consentiranno di sostenere il lavoro eroico straordinario che il sistema sanitario e gli altri operatori pubblici stanno svolgendo. Poi abbiamo un capitolo molto corposo che vale più di 10 miliardi di sostegno all’occupazione e ai lavoratori per la difesa del lavoro e del reddito affinché nessuno perda il posto di lavoro a causa del coronavirus come poi illustrerà più nel dettaglio la ministra Catalfo abbiamo esteso come avevamo annunciato gli ammortizzatori sociali a tutte le tipologie di lavoratori dipendenti e copriamo tutti i lavoratori autonomi stagionali e altre forme di lavoro con un assegno di 600 euro per il mese di marzo, inoltre stendiamo il congedo parentale e anche offriamo un voucher baby-sitter per i genitori. Abbiamo anche un sostegno aggiuntivo al reddito per quei lavoratori che andranno a lavorare nei posti di lavoro con una riduzione aggiuntiva del cuneo fiscale per loro quindi un aumento delle risorse in busta paga per questo mese.

Poi abbiamo nel terzo capitolo una fortissima iniezione di liquidità nel sistema del credito che può mobilitare, come anticipato dal Presidente del Consiglio 340 miliardi di finanziamenti all’economia con la sospensione delle rate di prestiti e mutui tramite fondi e garanzie pubbliche al credito sia con potenziamento del fondo di garanzia sia col meccanismo del fondo Gasparini per la sospensione delle rate dei mutui dei lavoratori autonomi o di chi ha perso il lavoro sia con una garanzia pubblica che può consentire al sistema bancario di sospendere le rate dei prestiti o di estendere di finanziamenti, quindi è un pacchetto molto corposo di sostegno alla liquidità.

Poi abbiamo una sospensione di obblighi di versamento tributi e contributi il termine odierno com’era già stato anticipato è differito al prossimo venerdì e poi invece c’è una sospensione della rata della prossima rata che sarebbe stata dovuta oggi e viene riferita a invece fino al 31 maggio per tutti fino a livello fatturato di 2 milioni di euro. Per quanto riguarda l’IVA, i contributi previdenziali e le ritenute fiscali e anche al di sopra di questo limite per tutte le filiere che sono state più direttamente, più immediatamente e colpite da questa emergenza abbiamo incluso anche il trasporto merci rispetto alla lista che forse già è conoscete.

Naturalmente come abbiamo sempre detto questo è il primo intervento per quanto riguarda marzo poi torneremo nuovamente per la scadenza di aprile e attraverso una probabile pensione anche una modulazione definizione del meccanismo di ristori che stiamo definendo che sarà oggetto del decreto Aprile.

Infine c’è un quinto titolo che contiene una serie di norme importanti che danno sostegno aggiuntivo ad una serie di settori economici e che è molto ampio che poi vi illustreremo più in dettaglio nel corso della giornata perché come anticipato dal Presidente del Consiglio adesso devo correre all’eurogruppo che sarà l’occasione per una discussione importante coordinata sulla risposta comune Europea a questa emergenza che riteniamo una dimensione fondamentale del nostro lavoro, vediamo per altro che anche adesso molti paesi stanno ispirando all’impostazione delle nostre misure vi posso anticipare che molto probabilmente nelle conclusioni dell’eurogruppo ci sarà esattamente questa articolazione tematica che abbiamo che ha la base il nostro decreto sostegno al reddito sostegno alla liquidità e spostamento dei termini tributari e sostegno agli investimenti e questo è l’impostazione che noi stiamo cercando di affermare anche a livello europeo contiamo appunto con lavoro a livello europeo anche con risorse dei fondi europei di sostenere il secondo decreto, il decreto Aprile, per cui già stiamo lavorando, quindi siamo fiduciosi anche della possibilità non solo di mettere in campo e attuare immediatamente le misure del decreto odierno ma anche di rafforzare ulteriormente gli interventi di sostegno all’economia e soprattutto di sostegno al lavoro straordinario che tutti gli operatori ma tutti gli italiani in questo momento stanno svolgendo con una straordinaria unità e solidarietà comune per fronteggiare questa emergenza senza precedenti. Grazie.

Subito dopo il ministro dell’Economia ha preso la parola il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Nunzia Catalfo: “Grazie, abbiamo inserito all’interno del decreto l’importante stanziamento per il sostegno ai lavoratori e alle famiglie italiane di circa 10 miliardi di euro, gli interventi saranno sia di ammortizzatori sociali come il fondo di integrazione salariale che viene incrementato di un miliardo e 300 milioni di euro e la cassa in deroga quindi per tutti i datori di lavoro anche con un solo dipendente che ne potranno usufruire con uno stanziamento di 3 miliardi e 300 milioni di euro”

La ministra ha poi illustrato il “bonus baby-sitter speciale di 600 euro proprio per aiutare le famiglie in questo periodo di forte impegno”

“Allarghiamo anche – ha detto ancora Catalfo – la possibilità di usufruire dei permessi della legge 104 che passeranno per il mese di aprile, di marzo ed Aprile cumulativamente non più di 3 giorni ma passeranno a 12 giorni con uno stanziamento di 500 milioni di euro.

Per gli autonomi e liberi professionisti abbiamo stanziato, per il primo decreto quindi questo di marzo, circa 3 miliardi di euro a tutela del periodo appunto di inattività che si stanno e si sono prestati ad affrontare. Oltre a questo, ovviamente, come già stato precedentemente detto dal ministro Gualtieri, sospendiamo i contributi previdenziali così come appunto esposto prima.

Ci sarà un ulteriore intervento sui licenziamenti che verranno fermati, le procedure di licenziamento, per quelli che sono stati effettuati dal 23 febbraio in poi, quindi dalla data di inizio del coronavirus, lo stesso per lavoratori che sono in quarantena del settore privato per loro il periodo di quarantena verrà considerato come malattia non computabile ai fini dei periodi del comporto. Questo in linea generale sono le tutele che abbiamo inserito del primo decreto marzo. Le casse e quindi gli ammortizzatori sociali sono finanziati per un periodo di 9 settimane mentre le tutele per gli autonomi, liberi professionisti hanno un primo intervento nel mese di marzo che ovviamente verrà rinnovato nel prossimo decreto.

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