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Costume e Società

A.A.A. cercasi Parrocchia dove si celebra messa senza strimpellatori di chitarra & affini

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Oggi non si parla che delle crisi. Domina la crisi economica, quella finanziaria e quella occupazionale, però quella demografica non è da meno. Ultimamente hanno inserito nel paniere delle crisi, anche quella “green”. E al di là del biondo Tevere qualcuno fa cenno ad una crisi di fede.

In questa dissertazione si vuole parlare, anzitutto, del decadimento indotto della liturgia domenicale e si può tranquillamente asserire, sia concausa della mancata partecipazione di tanti fedeli a quella che dovrebbe essere “una sacra liturgia Eucaristica”. Si legge in “Vivere il silenzio nella liturgia” di Pascal Destheux, licenza in teologia all’Università di Friburgo, attualmente vicario episcopale del cantone di Ginevra: “Nel contesto liturgico, il silenzio è quel luogo dell’anima dove ognuno resta solo col suo Signore. Il silenzio liturgico rinvia immancabilmente a quell’interiorità, mia, ma più grande di me, Dio mi invita. Il silenzio liturgico è dunque come un incrocio spirituale”.

Come fa, il malcapitato fedele, che vuole partecipare alla S. Messa domenicale o festiva, a riconciliare la sua anima, rimanendo solo con il suo Signore e contemporaneamente estraniarsi dagli strimpellatori di chitarre da spiaggia con il loro, dum- tram -trim , l’alleluja rock e dello shalom- shalom pop?

Che sia ben chiaro, qui nessuno ha niente contro la chitarra, al contrario, piace molto la musica per chitarra, in particolare quella di Francisco Tarrega, la Granada di Albéniz, specialmente se suonate dal maestro Andres Segovia. Non dispiace ascoltare il Concierto de Aranjuez suonato da Joaquin Rodrigo. Si ascolta ben volentieri Los Indios Tabajaras quando suonano El Condor Pasa oppure Le Foglie Morte o Maria La O. Ciò nonostante non si può mai accettare che siano suonate durante la liturgia Eucaristica.

“La S. Messa è memoriale nel senso che rende presente ed efficace sull’altare, in modo incruento, il sacrificio che Cristo, in modo cruento, ha offerto al Padre sul Calvario per la salvezza di tutti gli uomini.” Così insegna la dottrina!

Come si può suonare la chitarra , ballare il tuca tuca e battere le mani quando si commemora un sacrificio cruento? Perché tanta resistenza al canto gregoriano, la polifonia sacra e altra musica spirituale che invita al raccoglimento anziché alla distrazione?

Con l’avvento del Concilio Vaticano II, al tramonto di giovedì 29 giugno 1972, durante la celebrazione della messa , solennità dei SS. Pietro e Paolo, alla presenza di una moltitudine di fedeli, Paolo VI, ora santo, profetizzava: “da qualche fessura è entrato il fumo di Satana nel tempio di Dio”. Mai parole furono così profetiche!

Solamente, la profezia di Paolo VI difetta in un particolare. In effetti non c’è stata una semplice fessura, no, purtroppo c’è stata una voragine. Il decadimento lo dimostrano le sfilate di moda in chiesa e le nozze simulate; il prete a Pinerolo che rifiuta di recitare il credo perché tra i fedeli nota che ci sono persone non di fede cattolica, il prete che sbanda mentre il suo vescovo gira i pollici .

Il decadimento si propaga come un virus contagioso e ne è evidenza in: “la messa per la terra” celebrata dal neo cardinale Czemy a Santa Maria In Transportina, con tanto di slogan indigenisti, immagini di donne che allattano animali e statue di idoli sull’altare davanti al Santissimo.
Storie come queste a non finire, come quella banalmente giustificata con “Il Signore accoglie tutti”, uscita dalla bocca del vescovo Delpini di Milano davanti all’esecrabile pseudo opera d’arte dell’altare della chiesa di Gallarate, composta da sculture di teste mozzate dalla Madonna della Pietà all’imperatore gay, Adriano.

Episodi esecrabili del genere si possono raccontare a iosa e tanti sfuggono al comune fedele. Non sfugge però il decadimento , a chi resiste di partecipare alla messa rock o pop o ye ye domenicale, sempreché sia dotato di spirito di sopportazione, di resistenza a quei battiti di mani, scomposti ed irriverenti da curva sud, assistendo a quelle signore pie che ancheggiano ogni volta che si intona “l’Alleluia” e il “Gloria”.

L’armonium o Organo a Canne messo a tacere , un gruppo di ragazzi e adulti , strimpellatori in erba, attaccano con il loro cacofonico trim trim, mentre tamburi e tamburelli , banjo, pifferi ed affini irrompono impetuosi sui fedeli intontiti.

Qualche fedele non resiste, si alza e lascia la chiesa. Il parroco sull’altare gongola, fiero e soddisfatto, il coro delle “pie” alza il timbro di voce e a questo punto, solamente qualche vecchio, che togliendosi l’apparecchio auricolare e ripiombando nel silenzio, può ritrovare quel luogo dell’anima per restare solo col suo Signore.

Che sia permesso chiudere questa dissertazione con una citazione estratta da un immaginaria “Petizione al Padre Nostro”, dello stesso scrivente, raccomandando vivamente a S. Pietro di non lasciarsi sorprendere dal sonno come quella volta nell’orto del Getsemani. Deve sapere, scrive l’autore, “ che in agguato ci saranno tanti strimpellatori di chitarra, soffiatori di pifferi, battitori di bongo e banjo, tutti pronti a sgattaiolare dentro non appena si presenta l’occasione. Vi raccomando”, continua lo scrittore, “ non li fate entrare perché vi rovineranno tutto.

Chi ancora crede nel silenzio, nella meditazione, nel colloquio intimo con il Santissimo durante la celebrazione dell’Eucaristia, specialmente la domenica, deve andare in giro per cercare una chiesa dove si possa pregare in pace senza distrazioni ed intrattenimenti vari.

Chi di dovere,avendo autorità e responsabilità, potrebbe richiamare i parroci facendogli fare corsi di aggiornamento, istruendo loro che la liturgia Eucaristica non è un intrattenimento domenicale a ritmo di “ disco music”.

L’augurio è che qualcuno si muova così il gregge disperso potrà ritornare all’ovile.

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Cervello e digitale negli adolescenti

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La neuroscienziata Sarah-Jayne Blakemore, in un’intervista del 25 luglio 2024, sulla rivista online Avvenire sezione Agorà, espone un argomento molto vicino ai giovani di oggi.
L’adolescenza è definita come una fase di vita caratterizzata da un ingente sviluppo biologico, psicologico e sociale del soggetto.

La dottoressa Balkemore inoltre afferma che il cervello di un adolescente si sviluppa in modo impetuoso e con ritmi velocissimi. La Balkemore dichiara inoltre che il cervello umano si sviluppa fino ai 20-25 anni. È in questa fase, che le funzionalità cerebrali si evolvono, passando da quelle cognitive a quelle relazionali. È la fase in cui l’adolescente sviluppa la sua personalità e il suo IO più profondo.

Come afferma la neuroscienziata, l’adolescenza è una fase in cui il cervello è molto flessibile, in continuo cambiamento e in cui il contatto con i contesti di vita del giovane risulta essere molto influente sulla sua crescita personale.

Nasce così la predisposizione al rischio e inoltre la volontà di essere accettati dal gruppo di amici. Per raggiungere tali obiettivi, l’adolescente è disposto ad esporsi a dei rischi comportamentali nocivi per la sua salute (es. fumo e alcol).

In tal senso, esistono anche predisposizioni positive dell’adolescente come, aiutare gli altri, viaggiare e sviluppare empatia verso l’altro.

È un’età molto sensibile in cui il giovane avverte una forte ed elevata responsabilità nei confronti del gruppo dei pari. In questo scenario, afferma la Blakemore, i genitori o le figure di riferimento hanno un ruolo fondamentale poiché, spesso, fungono da modelli di riferimento e di supporto.

L’adolescente è in una fase costante di adattamento pertanto anche gli adulti devono sapersi approcciare nel modo giusto, tenendo conto delle fragilità, ma anche delle potenzialità del ragazzo/a.

In un mondo digitale, l’uso della tecnologia ha il potere di modificare alcuni impulsi cerebrali dell’adolescente. È però difficile addebitare con certezza che i social siano la causa diretta di molti disagi mentali nell’adolescenza.

Alcuni studi, dichiara la neuroscienziata, hanno evidenziato che l’uso delle tecnologie non è negativo, anzi in certe situazioni aiutano il soggetto ad affrontare l’ansia e la depressione.
Gli atteggiamenti che ora si stanno studiando, dice la dottoressa, sono la solitudine e l’isolamento dei ragazzi/e a seguito dell’uso della tecnologia e di come questa possa influire sul cervello e sulle routine quotidiane (es. il sonno).

Le ricerche continuano e questo deve aiutare ognuno di noi a renderci sempre più consapevoli dei vantaggi o degli svantaggi che il digitale può produrre sulla salute mentale dell’individuo.

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Castelli Romani

A Velletri si prepara la 93esima edizione della storica Festa dell’Uva e dei Vini

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Felci: “Sarà un’edizione straordinaria, capace di attrarre numerosi visitatori”

La città di Velletri si prepara ad accogliere la 93ª edizione della storica Festa dell’Uva e dei Vini, che si terrà il weekend del 21 e 22 settembre 2024. L’evento, patrocinato dal Comune, dalla Regione Lazio e dal Ministero dell’Agricoltura, si preannuncia come un’esplosione di sapori, cultura e tradizione, trasformando il centro storico in un vivace palcoscenico enogastronomico e artistico.

Lungo le principali vie della città, da Piazza Garibaldi fino a Porta Napoletana, passando per Corso della Repubblica e le piazze storiche, saranno allestiti stand con degustazioni di vini locali, cibo tipico e prodotti artigianali. La festa sarà animata da spettacoli musicali, teatrali e folkloristici, grazie al coinvolgimento delle associazioni culturali locali.

Paolo Felci, Assessore al Turismo e allo Spettacolo, ha sottolineato l’importanza della manifestazione: “Sarà un’edizione straordinaria, capace di attrarre numerosi visitatori. La città sarà trasformata in un percorso che attraverserà le vie più belle del centro, con tour nelle cantine e concerti per tutta la famiglia.”

Anche l’Assessore all’Agricoltura, Cristian Simonetti, ha espresso il suo entusiasmo per l’evento: “Nonostante alcune difficoltà logistiche, siamo fiduciosi che la festa sarà un successo. Abbiamo ottenuto il sostegno del Ministero e coinvolto le cantine locali per valorizzare i nostri vini. Saranno due giorni di divertimento per grandi e piccoli, con degustazioni, spettacoli e attività per tutti.”

Il Presidente della Fondazione De Cultura, Guido Ciarla, ha ribadito l’importanza di questa festa per la comunità: “Il nostro obiettivo è unire la città e far conoscere il suo patrimonio culturale e gastronomico. Grazie al salotto del vino e ai nuovi allestimenti, i visitatori potranno vivere il centro storico in modo unico, scoprendo le tradizioni di Velletri.”

Tra le attività più attese ci saranno la tradizionale pigiatura dell’uva, la musica popolare e molti altri eventi che verranno svelati presto. Le date da segnare sono il 21 e il 22 settembre: un appuntamento imperdibile per chi ama la cultura e i sapori del territorio.

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Costume e Società

Miss Italia 2024, prefinali nazionali: ecco le 15 bellezze che rappresenteranno il Lazio

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Si è concluso a San Felice Circeo (Lt), con una due giorni dedicata all’elezione di Miss Lazio 2024, il tour  di Miss Italia Lazio 2024 organizzato dalla Delta Events agenzia esclusivista per la regione Lazio da oltre un decennio; quattordici splendide serate dedicate alla bellezza ed al talento che hanno fatto tappa in tutte le provincie del Lazio riscuotendo un enorme successo di pubblico in tutte le tredici città della regione che hanno ospitato la kermesse: Rocca di Papa (Rm), Capodimonte (Vt), Carbognano (Vt), Aprilia (Lt), Pomezia (Rm), Frosinone, Roma ( Tor Bella Monaca), Fiumicino (Rm), Anzio (Rm), Trevignano Romano (Rm), Antrodoco (Ri), Grottaferrata (Rm), San Felice Circe (Lt).

È una squadra ricca di talento e di bellezza quella che si presenterà domani pomeriggio alla giuria delle prefinali, che si terranno a Numana (An) presso il Resort De Angelis, per conquistare il passaporto per la finale nazionale di Miss Italia 2024.

Ecco la squadra:

Soraya Galuppi “capitana” Miss Lazio 2024

Già Miss Rocchetta Lazio 2024, 20 anni di Latina. Soraya , a conquistato il titolo regionale assoluto a San Felice Circeo (Lt), vive con la mamma e tre sorelle,  lavora in una fabbrica farmaceutica con turni notturni e da pochi mesi studia canta con un insegnate;  al Circeo ha riscosso applausi a scena aperta cantando “ Amado mio “ di Pink Martini.

Beatrice Mazzoni, Miss Roma 2024

20enne romana di Primavalle, ha conquistato l’ambita fascia a Roma nel suggestivo scenario dell’Arena del Teatro di Tor Bella Monaca. Beatrice studia Comunicazione Pubblica e d’Impresa; vorrebbe diventare autrice di programmi televisivi.

Greta Caretta, Miss Cinema Lazio 2024

Romana istruttrice di Pilates residente a Roma (Eur),  ha 25 anni, capelli castani ed occhi verdi. Dopo il diploma di liceo linguistico preso a Roma, Greta si è trasferita a New York all’età di 19 anni per studiare in un’accademia, l’AMDA (American Musical and Dramatic Academy), laureandosi in danza, canto e recitazione.  Ad Anzio, dove ha vinto il titolo, ha portato in scena un monologo, da lei scritto, sull’empowerment femminile che ha ricevuto una standing ovation del numerosissimo pubblico presente

Camilla Bodesmo, Miss Eleganza Lazio 2024

Camilla ha 20 anni e risiede a Fondi (Lt); ha i capelli rossi, gli occhi marroni e tante lentiggini, studia informatica e sogna di calcare le passerelle della moda in giro per il mondo.

Lavinia Puggioni, Miss Sorriso Lazio 2024

19enne di Ardea (Rm), ha i capelli castani e gli occhi marroni. Lavinia è receptionist in hotel,  pratica ginnastica artistica che sogna di diventare attrice oppure hostess di vol.

Beatrice Scintu, Miss Cinema Roma 2024

18 enne di Roma ( Montagnola). studentessa universitaria. Beatrice, capelli castani ed occhi verdi, ha l’hobby del teatro e sogna quindi di diventare un bravissima attrice. E’ “nipote d’arte“ infatti la nonna paterna è la sorella del grande cantautore romano Renato Zero.

Arianna Sabatini, Miss Eleganza Roma 2024

20 anni di Roma (Acilia). Arianna ha i capelli castani, gli occhi marroni,  ama lo sport in particolare la pallavolo ed il nuoto e sogna di calcare le passerelle della moda in giro per il mondo.

Victoria Masprone, Miss Rocchetta Lazio 2024

18 anni vive in Brasile attualmente domiciliata a Roma (Casalpalocco), studentessa in lingua parlandone correttamente quattro.

Arianna Ciamei, Miss Miluna Lazio 2024

20 anni romana, appassionata di libri alla lettura di libri classici e di gialli che ha da poco conseguito il diploma al liceo scientifico ed è pronta ad iscriversi alla facoltà di ingegneria.

Elena di Palma, Miss Givova Lazio

18 anni romana, occhi marroni e capelli castani,  pratica ginnastica artistica da 12 anni.

Martina di Trento, Miss Framesi Lazio 2024

18 anni di Sperlonga (LT), capelli castani, occhi verdi. Martina è una studentessa liceale che ama lo sport; pratica infatti nuoto a livello agonistico ed è cintura nera di Taekwondo. Suona il pianoforte.

Claudia Raimondi, Miss Etruria 2024

21 anni di Viterbo, studentessa di marketing ed appassionata di viaggi.

Francesca Risi, Miss Riviera Tirrenica 2024

19 anni salernitana ma residente a Roma, studentessa di Giurisprudenza che sogna di diventare magistrato.

Sara Bumbaca, Miss Bellezze del Lazio 2024

18 anni romana, estetista e sogna di diventare una famosa modella.

Nicole Boccanera, Miss Social Lazio 2024

19 anni di Marino (Rm), capelli castani ed occhi marroni. Nicole è diplomata al Liceo Linguistico, pratica la Ginnastica Artistica a livello agonistico.

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