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Cronaca

Catania, sgominata banda dedita al traffico e spaccio di droga a Giarre

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Tempo di lettura 2 minutiI sodali, diretti da un elemento di spicco della criminalità giarrese, avevano ruoli ben precisi GUARDA IL VIDEO ALL'INTERNO

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CATANIA – Su richiesta della Procura della Repubblica di Catania, alle prime ore del mattino del 16 febbraio 2017, militari della Compagnia Carabinieri di Giarre, supportati dalla Compagnia di Intervento Operativo del 12° Battaglione “Sicilia” e dal 12° Nucleo Elicotteri, davano esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare – emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania – nei confronti di 8 persone (7 in carcere, 1 agli arresti domiciliari), ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti (art. 74 D.P.R. n. 309/90).

 

 

L’attività di indagine, condotta dal NORM della Compagnia Carabinieri di Giarre e coordinata dalla Procura della Repubblica di Catania, mediante attività tecniche e dinamiche consentiva di:

– accertare la responsabilità degli indagati in relazione ad una fiorente attività di traffico e vendita di cocaina, marijuana ed eroina nella zona di Giarre;
– definire la struttura, le posizioni di vertice e i ruoli dei membri nell’ambito del gruppo criminoso operante nel territorio di Giarre;
– ricostruire il sistema con cui il gruppo criminale gestiva l’attività di spaccio, individuando le modalità di approvvigionamento, custodia e cessione della sostanza stupefacente, la cassa comune e i depositi a cui attingere quotidianamente;
– arrestare, finora, 11 persone e denunciarne altre 6 per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, sequestrare nel complesso 21 kg di marijuana, 100 gr. di cocaina, 14 gr. di eroina e individuare 40 assuntori segnalati al Prefetto ex art 75 D.P.R. n. 309/90.

I sodali, diretti da un elemento di spicco della criminalità giarrese, avevano ruoli ben precisi, agivano con l’animus di appartenere ad uno stesso sodalizio e alimentavano la cassa comune con i proventi dello spaccio attingendo quotidianamente da vari depositi.
I promotori ed organizzatori del sodalizio criminale si avvalevano anche di soggetti minorenni, intimando ai pusher al dettaglio di commettere rapine per ripianare i debiti connessi allo smercio illecito o dovuti ai sequestri.
L’esecuzione dell’ordinanza ha comportato un intervento massivo sull’area di Giarre e zone limitrofe, comuni in cui la criminalità organizzata trae un cospicuo sostentamento economico dall’attività legata allo spaccio di stupefacenti.