Connect with us

Cultura e Spettacoli

Il duomo di Orvieto si è ripresentato nel suo splendore al mondo

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti
image_pdfimage_print

L’Opera del Duomo di Orvieto ha recentemente invitato un gruppo di corrispondenti di media esteri accreditati in Italia, guidato dalla coordinatrice del gruppo Cultura dell’Associazione della Stampa Estera in Italia, la giornalista spagnola Carmen Del Vando, ad una visita alla bella città umbra, per due interessanti appuntamenti culturali.

Il primo, un incontro presso il palazzo dell’Opera del Duomo, dove è stato proiettato un video sui restauri dei basamenti e delle statue e la loro ricollocazione, con relazioni di autorevole esponenti del settore,seguito da visita guidata all’interno del Duomo con l’illustrazione del ciclo scultoreo dell’ Annunciazione, degli Apostoli e dei Santi Protettori della città, appena ricollocato, rendendo ancora più splendida imponente edificio sacro. Con il secondo appuntamento , i giornalisti hanno visitato il Museo Claudio Faina (diotato di opere d’arte etrusca, greca e romana), con una attenzione particolare alla collezione attica recentemente donata dall’architetto Mario Lolli Ghetti. La giornata orvietana è stata completata da una visita al Pozzo di San Patrizio, al Museo del Duomo ed al Museo Emilio Greco.

L’occasione principale era costituita dalla ricollocazione, dopo 122 anni di ‘esilio’ ed un trasferimento in quattro diverse sedi, all’interno del celeberrimo Duomo, dell’intero ciclo scultoreo degli Apostoli e dei quattro Santi, l’unico ancora completo e conservato integralmente avviato prima dell’avvento del barocco. Il riposizionamento delle statue all’interno della Cattedrale è la conclusione di un impegnativo percorso sia burocratico sia di restauro, che ha visto collaborare numerosi ed esperti professionisti, oltre che soggetti istituzionali.

Le statue – otto realizzate tra il 1556 e il 1612, la nona nel 1618, la decima nel 1644 e le ultime due tra il 1714 e il 1722 – dal 2006 erano infatti state collocate nella sede distaccata del museo dell’Opera del Duomo di Orvieto.

Il progetto del riposizionamento, già delineato nel 1986 dalla Soprintendenza, era stato presentato agli organi del ministero per i Beni e le attività culturali ed autorizzato dalla stessa Soprintendenza; è stato coordinato dall’Opera del Duomo, presieduta da Gianfelice Bellesini che ha presenziato all’incontro con i giornalisti dei media esteri al quale ha presto parte anche il vescovo, monsignor Benedetto Tuzia, il professor Giuseppe Della Fina, il sindaco Roberta Tardani e la soprintendente alle Belle arti dell’Umbria, Marica Mercalli.

Con il ritorno in Duomo – si stato detto nel corso dell’incontro – le sculture hanno riacquistato dignità di opera d’arte, seppure fuori contesto e scala, e sono tornate al centro dell’interesse, dello studio, del dibattito. Le statue poggiano sui basamenti originali come quelle dei quattro Santi protettori che hanno fatto ritorno nel Duomo di Orvieto, anticipate da quelle dell’Angelo annunciante e della Vergine, realizzate da Francesco Mochi.

Realizzate da vari artisti tra la fine del 16° e l’inizio del 18° secolo, le statue sono collocate ai piedi delle colonne che presentano le iconiche fasce alternate di travertino e basalto. Delle 12 statue degli Apostoli di Orvieto, le prime 8 furono realizzate tra il 1556 e il 1612: S. Paolo da Francesco Mosca detto il Moschino (1556), S. Pietro da Raffaello da Montelupo (1557), S. Tommaso, S. Giovanni e S. Andrea dall’orvietano Ippolito Scalza e collaboratori, S. Giacomo Maggiore da Giovanni Caccini, S. Matteo da Pietro Francavilla su progetto di Giambologna e S. Filippo da Francesco Mochi.
Negli stessi anni venne realizzato anche il gruppo dell’Annunciazione di Francesco Mochi (1603-1608), collocato all’interno del coro della cattedrale, e altre statue che vanno a ornare l’area del transetto e il presbiterio. La nona statua, il San Bartolomeo, venne realizzata da Ippolito Buzi nel 1618. La decima, S. Taddeo, fu consegnata da Mochi del 1644; le ultime due, sono scolpite da Bernardino Cametti, tra il 1714 e il 1722, negli anni in cui altri Apostoli prendevano posizione nella basilica di S. Giovanni in Laterano. Nel 1897 il restauro cosiddetto “di liberazione” di matrice purista volle cancellare la fase artistica manierista-barocca. Le statue vennero dapprima esposte nel museo e in seguito abbandonate nei depositi dove venne a visitarle Federico Zeri che ne chiese il il recupero. Furono quindi rimosse dal Duomo nel 1897 (all’epoca si volle infatti riportare nuovamente alla cattedrale il suo austero aspetto medievale, e furono dunque eliminate le aggiunte barocche, a cominciare dalle statue, che furono spostate) e negli ultimi anni si trovavano esposte in una sede distaccata del Museo dell’Opera del Duomo, la ex chiesa di Sant’Agostino.

Del loro ricollocamento nella sede originaria si parla già dal 1986 (uno dei più accesi fautori del ritorno in Duomo fu Federico Zeri), epoca a cui risale il primo progetto della soprintendenza, ma si è potuto però realizzare solo nel 2019: al risultato hanno contribuito diversi soggetti, ovvero la stessa soprintendenza, l’Opera del Duomo, il Comune di Orvieto, la diocesi di Orvieto-Todi e l’Enea, che ha curato gli aspetti scientifici e di innovazione nella prevenzione del rischio sismico (tutte le statue sono state infatti dotate di basi antisismiche). Il ritorno delle statue ha anche fornito l’occasione per compiere verifiche strutturali degli elementi architettonici della cattedrale e alcuni interventi per migliorare il suo comportamento in caso di terremoti. Adesso il Duomo di Orvieto, un capolavoro unico nel suo genere, è ritornato nella sua veste più bella alla meraviglia dei fedeli e dei visitatori di tutto il mondo.

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cultura e Spettacoli

L’Orchestra Sinfonica di Matera prosegue il tour della provincia: dal 14 al 21 agosto, con un omaggio a De André e ai cantautori della scuola genovese.

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 3 minuti

image_pdfimage_print

Le più belle canzoni di Fabrizio De André, Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Gino Paoli, Umberto Bindi, Paolo Conte e Ivano Fossati in programma dal 14 al 21 agosto a Grassano, Pomarico, Bernalda, Marconia e Miglionico
 
 
Le piazze di Grassano, Pomarico, Bernalda e Marconia e il Castello del Malconsiglio di Miglionico saranno le cornici degli appuntamenti d’agosto, dal 14 al 21, dell’Orchestra Sinfonica di Matera (Osm) che in grande formazione e diretta dal Maestro Vito Andrea Morra eseguirà una serie di concerti dedicati a Fabrizio De André e ai cantautori della scuola genovese.
 
In programma le più belle e note fra le canzoni dei cantautori che hanno rivoluzionato la musica leggera italiana. A interpretare successi senza tempo come Il cielo in una stanza di Gino Paoli, Vedrai, vedrai di Luigi Tenco, Il nostro concerto di Umberto Bindi e Ritornerai di Bruno Lauzi, la voce di Mario Rosini.
 
“La stagione concertistica estiva 2024 dell’Osm prosegue con la produzione De André e i cantautori genovesi: una notte di musica d’autore. Cinque concerti che vedono la nostra Orchestra, impegnata con un grande organico, nell’esecuzione di brani di celebri autori fra cui Ivano Fossati e Paolo Conte – afferma il direttore artistico della formazione orchestrale Saverio Vizziello – il Maestro Morra ha curato gli arrangiamenti di queste canzoni per esaltare il ruolo dell’organico strumentale e la bella voce di Mario Rosini”.
 
Gli appuntamenti dei concerti intitolati De André e i cantautori genovesi: una notte di musica d’autore si terranno: mercoledì 14 agosto in piazza Purgatorio a Grassano, venerdì 16 in piazza della Liberazione a Pomarico, lunedì 19 in piazza San Bernardino a Bernalda, mercoledì 20 in piazza Elettra a Marconia e, ultima data, giovedì 21 agosto al Castello del Malconsiglio a Miglionico. L’orario d’inizio dei concerti è alle ore 21:00.
 
“L’Orchestra Sinfonica di Matera sarà impegnata con altre due date, il 17 agosto in piazza Montegrappa a Borgo La Martella a Matera e il 18 agosto nel piazzale del Castello Normanno a Tricarico con la formazione di soli archi: violini, viole. violoncelli e contrabbassi nel concerto Serenate d’amore per orchestra d’archi – ricorda la presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera, Gianna Racamato – un concerto che è stato molto apprezzato dal pubblico che ha avuto modo di ascoltarlo nelle prime 8 date del tour nella provincia di Matera. Brani di elevata difficoltà esecutiva che i 20 archi della nostra Orchestra hanno interpretato con bravura sotto l’accorta e magistrale direzione del Maestro Pietro Mianiti”.
 
 
Calendario appuntamenti fino al 21 agosto:
 
·      Mercoledì 14 agosto ore 21:00 – piazza Purgatorio – Grassano
 
DE ANDRÉ E I CANTAUTORI GENOVESI: UNA NOTTE DI MUSICA D’AUTORE
 
Musiche di: Fabrizio De André; Luigi Tenco; Bruno Lauzi; Gino Paoli; Umberto Bindi; Paolo Conte; Ivano Fossati
 
Voce: Mario Rosini
 
ORCHESTRA SINFONICA DI MATERA
 
Direttore: Vito Andrea Morra
 
Repliche De André:
 
·      Venerdì 16 agosto ore 21:00  – piazza della Liberazione – Pomarico
 
DE ANDRÉ E I CANTAUTORI GENOVESI: UNA NOTTE DI MUSICA D’AUTORE
 
 
Repliche Serenate d’amore:
 
·      Sabato 17 agosto ore 21:00 – La Martella – Matera
 
SERENATE D’AMORE per orchestra d’archi
 
Musiche: Simple Symphony, op. 4 di Benjamin Britten; Suite Holberg op. 40 di Edvard Grieg; Antiche danze ed arie per liuto, terza suite Trascrizione libera per orchestra d’archi di Ottorino Respighi.
 
Voce recitante: Romina Presicci
 
ORCHESTRA SINFONICA DI MATERA
 
Direttore: Pietro Mianiti
 
·      Domenica 18 agosto ore 21:00 – Piazzale Castello Normanno – Tricarico
 
SERENATE D’AMORE per orchestra d’archi
 
 
 
Repliche De André:
 
·      Lunedì 19 agosto ore 21:00 – piazza San Bernardino – Bernalda
 
DE ANDRÉ E I CANTAUTORI GENOVESI: UNA NOTTE DI MUSICA D’AUTORE
 
·      Mercoledì 20 agosto ore 21:00 – piazza Elettra – Marconia
 
DE ANDRÉ E I CANTAUTORI GENOVESI: UNA NOTTE DI MUSICA D’AUTORE
 
·      Giovedì 21 agosto ore 21:00 – Castello del Malconsiglio – Miglionico
 
DE ANDRÉ E I CANTAUTORI GENOVESI: UNA NOTTE DI MUSICA D’AUTORE
 
 
La Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera è partecipata da Comune di Matera, Provincia di Matera e Conservatorio Egidio Romualdo Duni di Matera che ne sostengono le attività.
 
A queste istituzioni si aggiungono: il Ministero della Cultura che ha ammesso l’Orchestra al percorso per il riconoscimento quale ICO Istituzione Concertistica Orchestrale e la sostiene attraverso il Fondo Unico per lo Spettacolo (Fus), e la Regione Basilicata, che la sostiene con fondi regionali.
 
La stagione concertistica estiva 2024 si svolge in collaborazione con i Comuni di: Bernalda, Colobraro, Grassano, Marconia, Matera, Miglionico, Montalbano Jonico, Montescaglioso, Pomarico, Rotondella, Salandra e Tricarico.
 
Privo di virus.www.avast.com



Continua a leggere

Cultura e Spettacoli

Bolsena, il jazz incontra il finger food: il 3 agosto al tramonto!

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Il jazz incontra il vino e il finger food nel suggestivo scenario del quartiere Castello di Bolsena. Lo farà il 3 agosto con un concerto gratuito di jazz al tramonto organizzato dall’Amministrazione Comunale e dalla Pro loco Bolsena e, a seguire, con una serata enogastronomica sotto il cielo stellato estivo (necessaria la prenotazione), inserita nell’ambito del ciclo “Eventi di acqua dolce” promosso da Voltumna srsl, in collaborazione con l’eno-tabaccheria Dal Biondo 1977 e con il patrocinio del Comune di Bolsena. Piazza dell’Orologio, alle 19, farà da palcoscenico all’esibizione dei “The sugar heads”. Palazzo Monaldeschi della Cervara, alle 21,30, aprirà le porte all’enogastronomia di qualità, con una degustazione guidata dei vini dell’Antica Cantina Leonardi, che presenterà “Poggio del Cardinale”, Est! Est! Est! Di Montefiascone Dop, “Luce di Lago”, Lazio Igp Rossetto, abbinata al finger food di 2.0 Pasticceria Bistrot, che delizierà i palati dei partecipanti. La prenotazione alla serata enogastronomica è obbligatoria per il numero limitato di posti. Si può scrivere all’email voltumna175@gmail.com o chiamare i numeri 328 8965009 – 320 2467716, per avere informazioni più dettagliate.

Continua a leggere

Castelli Romani

Frascati, Libri in Osteria: appuntamento giovedì 18 luglio con Antonella Prenner

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Cosa lega Tullia, figlia di Cicerone, Servilia, madre del cesaricida Bruto, e Messalina?

Al di là di essere tre figure della Storia antica di Roma sono le protagoniste di alcuni romanzi della filologa e scrittrice Antonella Prenner, docente di Lingua e letteratura latina all’università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

la scrittrice Antonella Prenner

Antonella Prenner ed i suoi romanzi saranno i protagonisti giovedì 18 luglio in piazza dell’Olmo a Frascati, a partire dalle ore 18, del salotto letterario di Emanuela Bruni, Libri in Osteria assieme allo scrittore e giornalista Pino Donghi.
Le loro vite, le loro esperienze e i loro rapporti, spiega Emanuela Bruni “offrono un punto di vista non ufficiale, emotivo, disvelando pieghe e zone d’ombra di una storia sempre scritta dagli uomini e per gli uomini”.
Quindi si avrà la possibilità di cambiare la prospettiva di lettura di una storia che vede queste figure troppo spesso relegate al ruolo di comprimarie pur essendone protagoniste ed attrici principali.
Non mancherà un breve approfondimento sull’ultima fatica di Antonella Prenner “Lucano. Nostalgie di libertà” ove l’autrice descrive l’età di Nerone e di una generazione infelice, che assiste all’esercizio di un potere politico iniquo e impossibile da contrastare perché assoluto, e che vagheggia di tornare a un tempo irripetibile, quando “res publica” romana significava “libertà”.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti