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Cronaca

Venezia vive, tra realtà ed allarmismi interessati

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“Ritornate a Venezia, la città è viva, come sempre bellissima ed accogliente, e in poche ore è tornata alla normalità”.

A poco più d’un mese dall’evento eccezionale dell’ ”acqua granda’ del 12 novembre, l’appello è arrivato dall’Associazione Veneziana Albergatori, AVA, direttamente dalla sede della Stampa Estera a Roma, per scongiurare il danno su danno: l’effetto che le immagini della città sommersa ha avuto sui turisti di tutto il mondo.

Nel corso della conferenza è stato proiettato un contributo del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ed un video bilingue sulla situazione effettiva in città

Da metà novembre – ha dichiarato il presidente AVA, Vittorio Bonacini – viviamo un calo di prenotazioni senza precedenti, con una flessione che non si è registrata nemmeno dopo l’attentato alle Torri Gemelle. Nel primo mese abbiamo avuto un picco del 45% di disdette” con un’emorragia “inarrestabile anche nei primi mesi del 2020, tra cancellazione di eventi, convegni e altri importanti appuntamenti programmati in città fino a primaveraSe il Natale non è mai stato un periodo da tutto esaurito,un dato eclatante è quello del Capodanno: lo scorso anno l’occupazione era al 100%, quest’anno è sotto il 50″.

Le immagini, con l’acqua che entrava a San Marco, il vento che rompeva finestre e rovesciava gondole, hanno fatto il giro del mondo

L’acqua alta è un fenomeno ordinario passeggero, che da sempre fa parte della vita dei veneziani – ha proseguito Bonacini – Ma quella marea ha raggiunto un livello eccezionale per una coincidenza rarissima di quattro fattori assolutamente sporadici e straordinari. Quello che non si racconta è che tutta quella violenza è durata un’ora e mezzo, che dopo tre ore la marea ha lasciato Venezia e che la città si è rapidamente riappropriata della sua vita“. “Con i miei collaboratori – ha assicurato la vicepresidente AVA, Stefania Stea, albergatrice (titolare dell’hotel Ca’ Nigra)  presente all’incontro,”abbiamo eliminato l’acqua di notte e i clienti a colazione non si erano nemmeno accorti di quel che era accaduto. La gente si è sistemata le botteghe e ha ripreso la sua vita. Il mercato del pesce il giorno dopo era aperto e oggi solo otto pontili non funzionano. Tutto il resto della città, si”.

Il calo drastico delle prenotazioni ha interessato le 400 strutture di albergatori dell’Ava, ma anche B&B e a catena ristoranti, commercianti, artigiani e tutto l’indotto del settore turistico

In particolare, in fuga, ha raccontato il direttore AVA, Claudio Scarpa, “sono il mercato americano e inglese, nostri primi clienti“. Con i francesi “rappresentano circa il 40% del fatturato turistico della città. E sono i clienti che più spendono“. A questo si aggiunge il calcolo dei danni: “al 19 dicembre il Comune diceva 400 milioni, ma la scadenza per la presentazione delle richieste di risarcimento è il 31 gennaio”. E poi, ha proseguito Bonacini, “6 milioni al sistema museale e 30 milioni alle strutture alberghiere“. Il danno alla sola Basilica di San Marco è stimato in 6 mni. €. La signora Stea hainformato anche che, proprio per incoraggiare il ritorno dei visitatori, le strutture alberghiere stanno offrendo agevolazioni e sconti di grande entità, visibili sui siti di tutti gli alberghi.

Si contrastano anche situazioni paradossali e falsa informazione tipo “lettere di clienti che ci dicono di avere un figlio di 8 anni, alto 125 centimetri, chiedendo se per lui Venezia non sia troppo pericolosa, se rischia di affogare – ha detto ancora Scarpa – Altri disdicono ‘per via del terremoto. Ma il terremoto lascia seri danni. L’acqua alta si ritira“. E poi c’è la conta delle responsabilità e i problemi quotidiani di una meta turistica come Venezia, dal Mose ai flussi di massa, alle grandi navi.  “Spesso Venezia è intasata dal turismo di un giorno mordi e fuggi, “, ha detto Bonacini. Secondo i dati AVA, sono 2 su 3 dei 30 milioni di turisti l’anno della città. “Molto diverso è il turismo residenziale, che si ferma, va alla Fenice per i concerti e scopre la nostra offerta culturale. Il problema – ha aggiunto – è governare i flussi e cominciare a contingentare l’accesso per il turismo pendolare. Non si può arrivare a San Marco tutti insieme, alla stessa ora“. Quanto alle grandi navi, ha concluso, “si è visto cosa può accadere e non deve ripetersi. Occorre trovare accordi con le compagnie marittime per una programmazione e calendarizzazione seria degli accessi al porto di Venezia, come accade nel resto del mondo”.

Le strutture ricettive di Venezia, e tutto il mercato connesso, hanno quindi deciso di affrontare di petto questa contingenza critica, ed hanno voluto informare i media di tutto il mondo che Venezia è viva e funzionante, e che è pronta ad accogliere giornalisti internazionali proprio per far toccare con mano la realtà dinamica e solida di una città che non si arrende e non si ferma.

Cronaca

Milano, droga agganciata con calamite sotto l’auto: arrestato un 27enne dopo inseguimento [VIDEO]

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La Polizia di Stato ieri pomeriggio a Milano ha arrestato un cittadino marocchino di 27 anni, irregolare sul territorio nazionale e con precedenti di polizia, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Gli agenti del Commissariato Mecenate, verso le ore 13, nel corso di uno specifico servizio di contrasto allo spaccio di droga, hanno intensificato l’attività di osservazione e controllo all’interno del Quartiere Ponte Lambro e viale Ungheria dove hanno notato una vettura utilitaria parcheggiata a bordo strada con un uomo in piedi che parlava con il conducente seduto a bordo della stessa.

Una volta avvicinatisi con la vettura civetta, i poliziotti hanno richiesto l’ausilio di una volante perché la vettura attenzionata, risultata intestata a una società di leasing, aveva ripreso la marcia a velocità sostenuta in direzione di via Mecenate.

Ne è nato un inseguimento fino a via Garavaglia, strada senza uscita, dove il conducente è sceso scappando lungo le vie Forlanini, Barigozzi e Via Cossa dove, entrato in un giardino condominiale, è stato preso e sottoposto a controllo: all’ingresso di via Garavaglia, a bordo strada, i poliziotti hanno rinvenuto un involucro in plastica bianco elettrosaldato a palloncino contenente grammi 1,2 di cocaina e, all’interno della vettura che lì aveva abbandonato, una banconota da 50€ nel vano portaoggetti e, sotto la scocca, due scatole in acciaio di caramelle, agganciate mediante alcune calamite, al cui interno vi erano dieci involucri contenenti 10 grammi circa di cocaina.

L’uomo è stato arrestato e posto nelle camere di sicurezza della Questura in attesa di essere giudicato per direttissima.

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Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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Cronaca

Roma, aggressione omofoba in via della Pisana: il racconto di una delle vittime

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“Mercoledì esco assieme ad un amico. Una serata in allegria ci salutiamo e, come il solito, tra amici ci diamo un bacio e da li è iniziata l’aggressione”.
È l’inizio del triste racconto di Gianluca che mercoledì a Roma è stato vittima, assieme ad un amico, di un attacco omofobo da parte di alcuni ragazzi di nazionalità egiziana al grido:
“Questa è casa nostra e voi froci qua non dovete stare”.

Non siamo nella periferia della capitale ma in via della Pisana, un quartiere che di certo rappresenta quella che comunemente è definita “Roma bene”.

Una serata davvero da dimenticare per Gianluca ed il suo amico che al di là dell’aggressione verbale vengono colpiti da bottiglie di vetro scagliate con l’intento di fare davvero male ma per fortuna senza troppi danni fisici: “il mio amico, ci dice, il giorno dopo si è trovato le gambe graffiate per i vetri”.

Una vera aggressione squadrista che dimostra, ancora una volta, la troppa insicurezza che percorre la Capitale: “abbiamo sentito un rumore metallico … ci stavano lanciando bottiglie di vetro che poi hanno raggiunto dei segnali stradali quindi ci siamo trovati i vetri addosso, aggiunge Gianluca , e poi in gruppo sono venuti verso di noi urlando”.

Gianluca ed il suo amico hanno sporto denuncia ai Carabinieri perché, ci dice “Queste aggressioni debbono terminare”. E poi aggiunge: “Debbo davvero ringraziare la disponibilità delle forze dell’ordine perché dopo l’aggressione verbale ci siamo immediatamente diretti presso la caserma. Abbiamo raccontato quello che è successo e subito una pattuglia è intervenuta sul posto identificando il gruppo”.

“Addirittura, prosegue, sono stati così cortesi che si sono pure offerti di riaccompagnarci a casa perché la paura che avevamo quel momento era davvero tanta”.

A quanto ci racconta i carabinieri conoscono gli aggressori, già schedati per alcuni precedenti, e, a quanto ci è dato a sapere, delinquenti abituali ma purtroppo, come succede in molte zone della Capitale “non c’erano telecamere”, aggiunge Andrea.

Lo sgomento è tanto perché avviene in una delle zone più tranquille della Capitale ed Gianluca, che vive da tempo a Roma, ci dice con molta tristezza negli occhi che non si era mai trovato in una situazione del genere e la paura ormai lo attanaglia.

Davvero esemplare il comportamento degli uomini dell’Arma dei Carabinieri che dimostrano, ancora una volta, il loro alto senso istituzionale ed umano.

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