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Esteri

Trump, tensione Messico-Usa per il muro anti migranti: Vaticano preoccupato

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Tempo di lettura 2 minuti Il neopresidente Usa fa saltare l'incontro a Washington con Pena Nieto: "Se non è disposto a pagare per il muro, meglio cancellare l'incontro"

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Donald Trump ha ricevuto alla Casa Bianca la premier britannica Theresa May, primo leader straniero ad incontrare il neo presidente. I due si sono stretti la mano nello studio Ovale sotto i flash dei fotografi e si sono scambiati un saluto cordiale prima di iniziare il bilaterale, poi Trump ha mostrato al primo ministro britannico il busto di Winston Churchill. "E' un grande onore" averlo nel mio studio, ha commentato il presidente. "E' un onore" essere alla Casa Bianca, ha risposto la premier britannica. Obama aveva rimosso il busto dallo Studio Ovale.

Poco prima Trump e il presidente messicano, Enrique Pena Nieto, – riovelano fonti ufficiali – hanno avuto una telefonata di un'ora mentre infuria la polemica sul muro anti-immigrati tra Stati Uniti e Messico. Polemica sulla quale è intervenuto anche il Vaticano.

L'incontro bilaterale alla Casa Bianca – che è seguito da una conferenza congiunta – la prima per Donald Trump dal suo insediamento – ha luogo tra nostalgie che evocano il binomio Reagan-Thatcher a curiosità per una nuova 'strana coppia' date le smaccate differenze caratteriali tra i due leader. I rapporti commerciali sono il nocciolo della questione, oltre il reciproco 'riconoscimento diplomatico: Trump con May ha occasione di mostrare che non intende chiudere del tutto l'America in un protezionismo blindato, ma che puo' e sa scegliere. La premier britannica deve tornare a Londra avendo dimostrato di poter contare ancora e presso l'alleato piu' importante. La giornata di Theresa May a Washington e' cominciata con la consueta cerimonia al cimitero monumentale di Arlington per la deposizione di una corona di fiori presso il monumento al milite ignoto.

Intanto la Santa Sede si è detta preoccupata per "il segnale che si dà al mondo" con la costruzione del muro tra Usa e Messico, voluto dal presidente Usa per frenare le migrazioni. E si augura che gli altri Paesi, anche in Europa, "non seguano il suo esempio". Lo ha detto oggi al Sir il cardinale Peter Turkson, presidente del Dicastero per la promozione dello sviluppo umano integrale, a margine di un convegno sulla "Laudato sì e gli investimenti cattolici" in corso alla Pontificia Università Lateranense.

"Il Messico ha approfittato degli Stati Uniti per troppo tempo. Gli enormi deficit commerciali e il poco aiuto sul davvero debole confine devono cambiare, ORA!"ha detto Trump dopo la bufera con il Messico sul muro al confine. A lui ha risposto il ministro degli Esteri messicano, Luis Videgaray, confermando l'intenzione del suo Paese di "mantenere una collaborazione al più alto livello con gli Stati Uniti", ribadendo però che il Messico non intende pagare per il muro anti-immigrati ordinato da Trump, perché si tratta di "una questione di orgoglio e dignità" e dunque "non è negoziabile".

Esteri

Trump in vantaggio su Biden: ecco gli ultimi sondaggi

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Donald Trump è in vantaggio su Joe Biden nei sette principali Stati in bilico.

Lo rivela l’ultimo sondaggio del New York Times. Si tratta in particolare di Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin. Il margine più stretto è in Michigan, dove il tycoon ha il 42% delle preferenze contro il 40% del presidente, e in Pennsylvania (43% contro 40%). 

Quasi i due terzi dei democratici ritengono che Joe Biden dovrebbe ritirarsi dalla corsa alla Casa Bianca e consentire al partito di nominare un altro candidato. E’ quanto rileva un sondaggio di Ap-Nord Center for Public Affairs Research. 

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Cronaca

Libano, visita del Cardinale Parolin alle strutture umanitarie dell’Ordine di Malta

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Spirito di vicinanza e comunione d’intenti al centro del ciclo ravvicinato di incontri tra il Governo dell’Ordine di Malta e la Santa Sede iniziato con l’arrivo del Segretario di Stato, Cardinale Pietro Parolin, in Libano per visitare le opere assistenziali del Sovrano Ordine di Malta, e che si è concluso il 27 giugno proprio in concomitanza con il vertice di Stato in Vaticano tra Papa Francesco e il Gran Maestro dell’Ordine, Frà John Dunlup.
 
Nel corso della visita in Libano, Parolin ha celebrato una solenne Santa Messa in memoria di San Giovanni Battista, patrono dell’Ordine di Malta, alla presenza dell’Ambasciatore dell’Ordine in Libano, Maria Emerica Cortese e di alte cariche dello Stato. Il Segretario di Stato si è successivamente recato in alcuni dei centri umanitari gestiti dall’Associazione Libanese dell’Ordine e ha partecipato ad alcune attività caritative.
 
La visita è stata fortemente voluta dal Governo del Sovrano Ordine di Malta proprio per rafforzare lo spirito di comunione e collaborazione con la Santa Sede. Promuovere il viaggio in Libano del Segretario di Stato il Cardinale Parolin, contestualmente alla visita ufficiale del Gran Maestro dal Santo Padre, testimonia l’attenzione a sostegno dei tanti progetti umanitari che l’Ordine porta avanti nel mondo.  Da oltre 70 anni, l’Ordine di Malta è in prima linea nel fornire assistenza sanitaria di base e servizi di sostegno sociale alla popolazione di tutto il Libano. Dal 2020 l’Ordine ha focalizzato il suo impegno su progetti “agro-umanitari” riconoscendo nell’agricoltura un fattore cruciale nell’affrontare le principali questioni umanitarie e in particolare, dopo la crisi economica del 2019 che ha colpito il Paese, per garantire la sicurezza alimentare, promuovere la ripresa economica e sostenere le fasce della popolazione più vulnerabili del Libano. Oggi l’azione umanitaria dell’Ordine di Malta si inserisce nel contesto di una crisi socio economica che vede l’80% della popolazione vivere in una condizione di povertà multidimensionale e in una situazione che, a causa del conflitto Israelo-Palestinese, ha gettato il Paese in uno stato di continuo allarme.
 
Alla luce delle pressanti sfide umanitarie, il programma agro-umanitario è la testimonianza dell’impegno dell’Ordine di Malta nel Paese che attraverso un’ampia rete di iniziative mira a dotare le comunità degli strumenti e delle risorse necessarie per resistere e riprendersi efficacemente dagli shock avversi. Attualmente l’Ordine di Malta gestisce sei Centri agro-umanitari in tutta la nazione e l’attuale copertura di terreni agricoli riguarda il 69,26% del territorio libanese, con l’obiettivo di arrivare al 75% entro la fine di quest’anno.
 
Privo di virus.www.avast.com



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Esteri

Uk, svolta a sinistra: Starmer chiede unità

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Il leader del Partito Laburista, Keir Starmer, è diventato primo ministro e ha esortato il Paese a unirsi a un “governo di servizio”. Nel suo discorso inaugurale, Starmer ha sottolineato l’importanza di superare le divisioni politiche e sociali per affrontare le sfide che il Regno Unito deve affrontare. Ha evidenziato la necessità di collaborazione tra partiti politici, settori economici e comunità per costruire un futuro più prospero e giusto per tutti i cittadini.

Starmer ha delineato le priorità del suo governo, che includono il rafforzamento del sistema sanitario nazionale, la promozione dell’istruzione e della formazione, la lotta al cambiamento climatico, e il miglioramento delle condizioni di lavoro e dei diritti dei lavoratori. Ha anche promesso di affrontare le disuguaglianze economiche e sociali, investendo in infrastrutture e servizi pubblici essenziali.

Il nuovo primo ministro ha chiesto a tutti i cittadini di partecipare attivamente a questo progetto comune, mettendo da parte le differenze ideologiche e lavorando insieme per il bene comune. Ha concluso il suo discorso con un appello all’unità nazionale e alla solidarietà, invitando tutti a contribuire alla costruzione di un futuro migliore per il Regno Unito.

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