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CASO VINCENZA SICARI – OSPEDALE S. ANDREA
DI ROBERTO RAGONE
Riceviamo dal collegio difensivo di Vincenza Sicari, avvocati Sciamanna – La Leggia, la seguente comunicazione, e pubblichiamo. È davvero triste che le condizioni di salute di una persona come Vincenza Sicari, ex maratoneta in forze alla squadra spotiva della Polizia di Stato, all’epoca dei suoi successi atletici, debbano essere affidate, extrema ratio, ai codici della giurisprudenza, piuttosto che alle cure dei sanitari. Pubblichiamo questa precisazione degli avvocati della signora Sicari, doverosa e puntuale, al fine di sgombrare l’orizzonte da ogni equivoco.
<<In merito alle affermazioni della Direzione dell’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea corre l’obbligo precisare quanto segue.
Nessun accertamento medico e/o diagnostico è stato mai “fortemente sollecitato” dal collegio difensivo della sig.ra Sicari. Gli attuali legali hanno esclusivamente chiesto al Primario di Neurologia le ragioni sottese alla mancata esecuzione di accertamenti prescritti dal Policlinico di Bari che, a completamento del quadro diagnostico, erano stati consigliati contestualmente al trasferimento della nostra assistita nel nosocomio romano. Lo stesso confermava che i predetti esami venivano ritenuti non necessari salvo poi effettuarli in data 3 gennaio.
Quanto al venire meno del rapporto fiduciario tra medico e paziente, definito dall’Azienda come uno dei motivi che avrebbe reso dimissibile la nostra assistita, si precisa che sebbene sia prerogativa del paziente interrompere il rapporto di affidamento con il medico, venuta meno la fiducia, non è altrettanto consentito a quest’ultimo di scegliere i pazienti a cui prestare le cure prescritte, dichiarando dimissibili quelli che appaiono sforniti della necessaria fiducia nella struttura ospedaliera che li ospita.
E dunque, poichè la sig.ra Sicari non ha mai chiesto di essere dimessa, la sua condizione di dimissibilità ci auguriamo trovi conforto in argomentazioni di carattere medico/scientifico che tengano in debita considerazione lo stato di salute fisiologico della paziente, piuttosto che l’atteggiamento di sfiducia mostrato nei confronti del personale sanitario.
Quanto, infine, perdita di fiducia manifestata da Vincenza Sicari nei confronti dei medici che l’hanno attualmente in cura, ribadiamo che la stessa non trova ragione nella mancanza di mezzi dell’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea, ma piuttosto nella omessa ricerca di una diagnosi per più di quaranta giorni, il tempo maturato tra l’inizio del ricovero in data il 21 novembre sino alla presa in carico del caso da parte di questo collegio difensivo avvenuto in data 28 dicembre. Nell’arco temporale descritto, peraltro, così come nel corso di tutto il ricovero, la sig.ra Sicari dichiara di non essersi mai rifiutata di sottoporsi ad alcun accertamento diagnostico.>>
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