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Ferrovie concesse, ultima chiamata: parte la petizione in favore della Roma-Giardinetti

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Sala Tevere. Interno giorno. Al centro del tavolo presidenziale l’assessore regionale ai trasporti Mauro Alessandri intento a illustrare «il cambio governance e il piano degli investimenti» previsti sulle ferrovie ex concesse, Roma-Viterbo e Roma-Lido. Capitolo a parte per quanto riguarda la Roma-Giardinetti. «La nostra posizione è chiara – ha chiarito – cessione a Roma Capitale, perché corrisponde perfettamente alla caratteristiche di una linea tranviaria. Lo abbiamo concordato con il Comune, fino all’ultimo avvicendamento sugli assessori».

Più che una presentazione, quella andata in scena venerdì mattina, 29 novembre, in via Cristoforo Colombo, sede della Regione Lazio, sembra essere stata una corsa contro il tempo. Da un lato per recuperare credito agli occhi degli utenti – e potenziali elettori – dall’altra per evitare ulteriori stangate dall’ANSF.  Considerazioni a parte, sono 800 i milioni gli euro stanziati complessivamente per le due ferrovie: 315 per l’acquisto del nuovo materiale rotabile e 418 per gli interventi strutturali, «investimenti– spiega Alessandri – sulle opere civili e tecnologiche».

Affianco all’assessore, il vicepresidente della Regione Daniele Leodori, il Responsabile dell’area trasporti su ferro Carlo Cecconi e il Direttore Stefano Fermante. E poi, quelli che sono i veri protagonisti del «cambiamento», chiamati a farsi carico del pesante fardello: il Presidente di Cotral SpA Amalia Colaceci, l’Amministratore Unico di ASTRAL Antonio Mallamo e il Direttore della Direzione territoriale di RFI Vito Episcopo. «Li ringrazio tutti per il grande lavoro di squadra messo in campo in questi mesi – ha detto Alessandri – ora al lavoro, con concretezza e umiltà, lungimiranza ed attenzione. Il nostro compito è migliorare la vita delle cittadine e dei cittadini, garantire la sicurezza del trasporto e il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori».

Nella Lido gli investimenti sono destinati alla opere civili (recinzioni e barriere fonoassorbenti), realizzazione del nuovo deposito a Lido Centro, completo rinnovo dell’armamento e realizzazione del sistema di comunicazione terra-treno (segnalamento con potenziamento e risanamento della linea aerea). Ma quello che conta è la manutenzione straordinaria del materiale rotabile esistente. Sulla Viterbo, quella messa davvero male, le risorse riguardano il «raddoppio della stazione Flaminio – riprende l’assessore – il raddoppio della tratta Riano – Morlupo e la predisposizione raddoppio tratta Montebello – Riano, manutenzione straordinaria materiale rotabile esistente, potenziamento deposito Acqua Acetosa e potenziamento linea elettrica».

«Per i nuovi convogli delle due linee – ha continuato – saranno utilizzati 315 milioni di euro, i primi 100 da concretizzare con l’acquisto di 11 nuovi treni dei 38 totali previsti (abbiamo già avviato le procedure ed entro il 28 febbraio 2020 riceveremo le offerte delle ditte prequalificate). La futura governance delle due linee sarà pubblica al 100% con il graduale subentro di ASTRAL e Cotral ad Atac: dal 1 gennaio 2020, Astral Spa affiancherà Atac nella gestione delle infrastrutture, procedendo da subito a investire 19 milioni di euro per la manutenzione straordinaria del materiale rotabile esistente. Dal 1 luglio 2020 Astral diventerà unico gestore delle infrastrutture e dal 1 gennaio del 2021 Cotral affiancherà Atac anche nella gestione dell’esercizio, fino al 1 luglio 2021, quando Cotral diventerà gestore unico dell’esercizio sulle due linee ferroviarie». Secondo Alessandri è fondamentale «il rapporto con territori, sindacati, comitati ed osservatorio regionale trasporti».

A stretto giro di posta la risposta, puntuale, dei Comitati Pendolari della Viterbo e della Lido che in un comunicato congiunto rendono noto di aver indetto «una manifestazione per il giorno 11 dicembre 2019 dalle ore 11 nei pressi della sede della Regione Lazio a Via Rosa Raimondi Garibaldi». Un modo «per ribadire la necessità all’ente regionale di mettere in campo tutte le energie necessarie da subito per migliorare il servizio erogato da ATAC, ai minimi termini da mesi ormai». Non una protesta ma un incitamento. «Al piano di investimenti annunciato dalla Regione – chiosa Roberto Spigai del Comitato della Lido -, mancano tutti gli interventi “Caronte”, cioè quelle azioni che servono a traghettare le anime dei pendolari “dannati”, dall’Inferno di oggi al Paradiso di dopo domani l’altro, attraverso il fiume bollente dei treni insufficienti e inaffidabili e dei lavori in costanza di esercizio. Mancano anche notizie su tutti i cantieri fermi sulla Lido, a cominciare da Acilia sud».

Sono i disservizi quotidiani che attanagliano l’utenza, e nei confronti dei quali non sembra esserci una soluzione a breve termine. Solo questa mattina un treno diretto a Porta San Paolo è andato in tilt alla fermata Vitina, rallentando per l’ennesima volta il servizio, mentre dall’altra parte, sulla Viterbo, si sono verificate 15 soppressioni, di cui 12 treni urbani e 3 extraurbani, come riportato da Fabrizio Bonanni nel Gruppo dei Pendolari RomaNord. Che aggiunge lapidario: «Come pensavamo, la Regione ci ha appena scritto che “per cause tecniche” non ci sarà l’incontro dell’Osservatorio con noi l’11 dicembre, nonostante l’invito e le promesse della Regione e di Passanisi alla nostra manifestazione a Piazza del Popolo a novembre. Però la Regione ci tiene comunque a vederci l’11 per discutere della ferrovia: e noi ci andremo. Resta quindi tutto confermato, soprattutto la grande manifestazione».

Ma sul tavolo, insieme alla inadeguatezza degli orari ferroviari, c’è anche l’annoso problema dell’accessibilità alle infrastrutture o ai treni. Ne sa qualcosa la signora Maria Cristina Abballe, madre di Alessandro, diversamente abile, che pur vincendo le cause contro la Regione, riconosciuta colpevole nel primo e secondo grado di giudizio, aspetta ancora di essere risarcita e di assistere all’inizio dei lavori alla stazione di Rignano Flaminio, finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche. Un caso emblematico, ma non unico nel suo genere.

Il consigliere Andrea Bozzi

Sabato scorso, 30 novembre, si è svolta la manifestazione del Coordinamento Cittadino Accessibilità del Municipio X che «ha il grande merito di fare una battaglia che vale per tutti – dichiara Andrea Bozzi, capogruppo municipale di “Sogno Comune” –  perché lo scandalo delle barriere architettoniche che impediscono di raggiungere dalla stazione di Ostia Antica della Roma-Lido il Borgo, gli Scavi archeologici e i centri abitati, lo paghiamo tutti, sia in termini di diritti che di sviluppo del territorio. Basti pensare che l’amministrazione a cinquestelle chiede di inserire gli Scavi nel patrimonio Unesco e ci fa facile propaganda, senza però considerare che tutte le infrastrutture intorno non sono adeguate e che qualsiasi Commissario si metterebbe a ridere o a piangere davanti allo stato dell’arte». 

E ancora: «Da anni giacciono progetti mai realizzati – prosegue il consigliere civico – che riguardano l’attraversamento a raso dalla stazione al Borgo attraversando la Via del Mare, o il rifacimento totale del ponte che scavalca, oggi senza scivoli o ciclabilità, fino alla rimodulazione di tutta la viabilità. Ma purtroppo questi progetti non hanno mai visto la luce e nell’ultima commissione fatta in Campidoglio la Città Metropolitana, che è uno dei soggetti coinvolti, non si è neppure presentato, mentre nel Bilancio non c’è nulla. È vergognoso che Roma non consideri questa una priorità e il Municipio X non abbia la forza di farsi valere, al punto che nell’assemblea di oggi nel centro anziani di Ostia Antica “lo Scariolanti” che ha seguito il corteo la Presidente ha semplicemente ribadito che non ha i poteri per dare e che loro le richieste le hanno fatte. I soliti alibi inutili di chi ha ereditato un immobilismo delle precedenti amministrazioni, e che non ha fatto altro che portarlo avanti».

Capitolo a parte, come detto, merita la Roma-Giardinetti, l’ex concessa riqualificata a “tranvia veloce” ma rimasta nel limbo. Dopo il grave deragliamento avvenuto domenica scorsa sul binario di manovra della stazione di Centocelle per cause ancora da accertare, l’associazione TrasportiAmo, la stessa che ha segnalato l’incidente, ha lanciato una petizione online sulla piattaforma change.org. Subito condivisa dal Comitati Pendolari. «La linea svolge un ruolo strategico – recita il testo – nelle politiche dei trasporti della Via Casilina (Municipi V e VI), anche indipendente dalla Metro C», e che il PUMS,votato dall’Assemblea Capitolina in agosto, «prevede l’ammodernamento e il prolungamento» a Termini da un lato e a Tor Vergata dall’altra. Pertanto l’associazione chiede «di definire il trasferimento, a titolo gratuito, dell’infrastruttura dalla Regione Lazio a Roma Capitale e di sollecitare il MIT affinché assegni le risorse necessarie per l’ammodernamento e il prolungamento della Linea».

L’associazione sollecita inoltre la riapertura della linea fino a Giardinetti oppure «di prolungare quantomeno l’esercizio fino alla fermata “Togliatti” in corrispondenza della fermata Metro C “Parco di Centocelle”, in modo da creare un efficiente nodo di scambio» e l’istituzione di un Osservatorio «aperto alle associazioni/comitati dei pendolari e del territorio, ai Municipi e alle Organizzazioni Sindacali», per monitorare l’avanzamento lavori. Ugualmente importante il punto in cui chiede di «avviare gli interventi di revisione generale ai 5 elettrotreni serie Et81», la cui gara è stata aggiudicata da Atac nel 2015 a «ditte specializzate per un importo pari a € 1.481.415».  

D’accordo il CESMOT: «Da troppo tempo si naviga a vista senza alcuna idea per il futuro della linea e senza alcun intervento di ammodernamento o potenziamento. Finora sono state spese tante parole,ma fatti concreti zero. Ci chiediamo cosa intendano fare istituzioni per il futuro di questa è linea e quando intenderanno riaprire tratta  Centocelle – Giardinetti, chiusa da anni per colpa Delle folli scelte di Atac». «La nostra attenzione sul tema delle ferrovie concesse è sempre alta – scrive Renzo Coppini, Segretario SLM Fast-Confsal Lazio – in merito alla Giardinetti, condividiamo la sollecitazione dell’Associazione TrasportiAmo. Daremo il nostro supporto a tutte quelle iniziative in tutela del trasporto su ferro, per costruire insieme un servizio pubblico sostenibile e adeguato alle reali esigenze del personale e dell’utenza».

La consigliera Capitolina Celli

«Ho firmato la petizione per sollecitare Roma Capitale – spiega la consigliera capitolina Svetlana Celli, capogruppo di #RomatornaRoma – ad acquisire le competenze sulla “Roma-Giardinetti” e avviare così l’iter di riqualificazione e ammodernamento a vantaggio degli utenti e dei lavoratori. Il Ministero su sollecitazione della Regione ha classificato ufficialmente la linea “tranvia veloce”, proprio per le sue caratteristiche particolari di linea tranviaria di superficie. L’Amministrazione capitolina però latita e non decide l’acquisizione. Così questa linea rimane in un limbo di competenze e soffre per mancati interventi strutturali e mancato riconoscimento di fondi. Se invece si accelerasse sul trasferimento di competenze potrebbero arrivare dal Ministero risorse e progetti e renderebbero la Roma-Giardinetti più sicura e moderna. Un progetto potrebbe riguardare anche il collegamento diretto con la metro C, con il prolungamento fino al Parco di Centocelle. Un passaggio di consegne semplice e diretto – conclude l’esponente – che aiuterebbe il presente e il futuro di questa linea molto frequentata dai romani. Ringrazio l’associazione TrasportiAmo per averla proposta e mi auguro riesca a fare le giuste pressioni sul Campidoglio a guida pentastellata». A margine delle dichiarazioni la consigliera della Rete Civica dei Cittadini fa sapere che nei prossimi giorni presenterà una specifica mozione.

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Roma, aggressioni e borseggi in metro. Riccardi (UdC): “Linea più dura per garantire la sicurezza pubblica”

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“Ci troviamo ad affrontare un problema che il Governo non può più ignorare: i borseggiatori operano impuniti nelle metropolitane di Roma. Questa situazione è inaccettabile e richiede un intervento deciso e immediato. Ritengo che la sicurezza dei cittadini debba essere una priorità assoluta e che la moderazione non significhi inazione”.
È assai dura la reazione del commissario cittadino di Roma Capitale dell’UdC, il dottor Roberto Riccardi, circa le continue, ripetute aggressioni e borseggi nella Capitale.

Dottor Riccardi secondo Lei dove bisogna intervenire in fretta nella legislazione italiana in tale materia?
I recenti episodi di furto nei mezzi pubblici mettono in luce una legislazione troppo permissiva. La normativa attuale, che prevede l’intervento delle Forze dell’Ordine solo su querela dei borseggiati, è del tutto inefficace. Questo non solo rallenta l’intervento delle autorità, ma spesso disincentiva le vittime a denunciare, sapendo che le conseguenze per i borseggiatori saranno minime o inesistenti.
Le leggi attuali non sono sufficienti per contrastare efficacemente questo fenomeno. È necessario un cambio di rotta deciso.

il commissario cittadino UdC di Roma Capitale, dottor Roberto Riccardi

E cosa può fare in più, in questo frangente, l’organo giudiziario?
Bisogna smettere di essere troppo indulgenti con i delinquenti. Va adottata una linea più dura per garantire la sicurezza pubblica.
Lei rappresenta uno dei partiti di governo nazionale. Esiste una vostra “ricetta” in merito?
Ecco le misure che proponiamo; arresto obbligatorio per i borseggiatori con l’introduzione dell’arresto obbligatorio per chiunque venga colto in flagrante a commettere furti nei mezzi pubblici. Questo deterrente è essenziale per scoraggiare i delinquenti e proteggere i cittadini.
Modifica della normativa vigente; bisogna consentire l’intervento delle Forze dell’Ordine anche in assenza di querela da parte della vittima, permettendo un’azione tempestiva e decisa contro i borseggiatori.
Inasprimento delle pene ed introduzione di sanzioni più severe per i reati di furto, specialmente quando commessi in luoghi pubblici e affollati come le metropolitane.
Campagne di sensibilizzazione informando i cittadini sui loro diritti e sull’importanza di denunciare ogni atto di borseggio, contribuendo così a creare una comunità più sicura e coesa.
Ma Lei crede che con tali misure si possa mettere un argine alla questione che preoccupa non solo i romani ma le decine di migliaia di turisti che ogni giorno arrivano nella capitale?
Non possiamo più permetterci di essere indulgenti. Dobbiamo agire con fermezza per garantire la sicurezza di tutti i nostri cittadini.
Le Forze dell’Ordine devono essere messe nelle condizioni di poter agire senza ritardi e senza ostacoli burocratici.
Dobbiamo essere determinati nello spuntare le armi dei buonisti ed a ripristinare la legalità nelle nostre strade e nelle nostre metropolitane. Solo con un intervento deciso e risoluto potremo garantire una Roma più sicura e vivibile per tutti.

Risposte chiare e concrete quelle del commissario cittadino UdC di Roma Capitale Roberto Riccardi.
Ci auguriamo che questa volta la politica affronti davvero con tale determinazione questa assenza di sicurezza per i romani e per le migliaia di turisti che si apprestano a giungere nella Capitale per l’imminente apertura, il 24 dicembre 2024, dell’Anno Giubilare.

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Roma, aggressione e borseggi: intervista allo youtuber Simone Cicalone aggredito nella metro

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Dopo i fatti accaduti venerdì presso la metropolitana di Roma fermata piazza di Spagna abbiamo telefonato a Simone Cicalone, noto youtuber, aggredito insieme alla sua compagna da una banda di borseggiatori.
Una situazione che ha rischiato di degenerare in quanto i protagonisti di questo pomeriggio potevano essere armati e sia Simone Cicalone che Evelina, sua videomaker hanno rischiato di avere conseguenze ben più gravi di quelle riscontrate (una prognosi di 7 giorni per i danni inferti loro dagli aggressori).

il vescovo derubato durante i fatti (immagini tratte dal video realizzato da Simone Cicalone)

Una vera e propria azione criminale è stata quella in cui i due sono stati coinvolti.
Un’organizzazione che ha fatto “squadriglia” e si è scagliata senza alcuna paura verso Cicalone e la sua videomaker.
Comunque sia Simone che Evelina ora stanno meglio, di certo spaventati, ma pronti di nuovo a riprendere senza sosta questo fenomeno di borseggio che sta diventando una vera e propria “bolgia degli impuniti”.

Di seguito l’intervista telefonica integrale con Simone Cicalone

L’INTERVISTA ESCLUSIVA A SIMONE CICALONE – CLICCA PER ASCOLTARE

Ringraziamo Simone ed Evelina della loro disponibilità

Nel momento in cui completiamo l’articolo apprendiamo la notizia che la ragazza coinvolta in questa aggressione ai danni di Simone Cicalone ed Evelina è già in circolazione e mostra in rete le immagini del suo ingresso in ospedale

foto dal web

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Destiny 2 la Forma Ultima, lo splendido finale di un capolavoro lungo dieci anni

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Destiny 2 La Forma Ultima è il nuovo contenuto a pagamento stagionale dedicato all’universo di Bungie. Il gioco, che ha visto muovere i passi di milioni di guardiani sulla leggendaria torre ha infatti compiuto 10 anni, e proprio con questo nuovo capitolo della storia si chiude una parentesi enorme della storia del gaming. Intendiamo, il brand Destiny continuerà ad esistere, ma il ciclo della storia principale pare essere arrivato a un punto definitivo. Quindi alla domanda ma Destiny è finito? La risposta è no, ad essere finito il ciclo della saga della luce e dell’oscurità che dal 9 settembre 2014 è stata la base dell’intreccio narrativo. La Forma Ultima è stata pubblicata nella giornata del 4 giugno 2024 su PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One e Xbox Series X/S, ma i guardiani avranno ancora molto da fare poiché gli sviluppatori hanno già annunciato tre episodi, i quali fungeranno da sequel per gli avvenimenti successi nel DLC tanto atteso dalla community. Inoltre, la software house statunitense ha già annunciato l’Anno 11, con il nome in codice di Frontiere. Ma pensiamo al presente: la storia che Bungie propone in questo ultimo episodio della saga è davvero entusiasmante, poiché propone una campagna narrativa pronta a trasportare i giocatori nel Pallido Cuore del Viaggiatore, con l’unico obiettivo di fermare il Testimone, il principale antagonista di lunga data di Destiny 2. Quest’ultimo è molto pericoloso perché il suo potere gli permette di manipolare la realtà. È chiaro fin da subito che Bungie ha adottato un approccio differente rispetto ai capitoli giocati nelle espansioni scorse, applicando magistralmente le lezioni apprese dalle stagioni più di successo, che hanno enfatizzato maggiormente l’umanità e il background dei personaggi piuttosto che perdersi su altro. Oltretutto, avendola giocata dall’inizio alla fine a difficoltà leggendaria e anche con un certo coinvolgimento, possiamo senza dubbio affermare che la Forma Ultima rappresenta la migliore espansione che Destiny abbia mai offerto. Sebbene la scrittura si sia rivelata piuttosto lineare, ci ha fatto davvero piacere vivere come Guardiani l’esperienza che è poi culminata nello scontro con il Testimone. Uno dei principali punti di forza di questa trama, e della campagna in generale, è stata inoltre la stessa ambientazione. Destiny 2 ci ha abituato a viaggiare per lo spazio, a esplorare pianeti sconosciuti durante il corso delle espansioni pubblicate per il gioco, tuttavia oggi con la Forma Ultima, il Cuore Pallido si è rivelato semplice quanto efficace, dato che proponeva un luogo strano, a tratti inquietante ma comunque straordinario visto anche con gli occhi di chi Destiny non l’ha seguito dal day-one. Ci è sembrato quasi di viaggiare all’interno di un inferno dantesco sci-fi corrotto da Bungie, dato che al suo interno sono presenti elementi familiari tratti da tutta la storia del franchise, ma spesso ricombinati in modi bizzarri o distorti dalla corruzione. È essenziale sottolineare che la campagna si prende il tempo necessario per approfondire la caratterizzazione dei personaggi utilizzando filmati, monologhi e molte conversazioni tra gli NPC, un elemento che sicuramente migliora l’esperienza dato che in altri casi gli unici elementi di lore disponibili erano rappresentati da documentazioni e poco altro ancora. Quindi da questo punto di vista si vede che Bungie ha lavorato sodo per dare a tutti i fan un fantastico ultimo capitolo. Ma parliamo di novità: con La Forma Ultima Bungie ha introdotto una nuova fazione avversaria chiamata “Dread”, che introduce diversi tipi di nemici e riscrive le dinamiche degli scontri di Destiny 2 in modo sostanziale, cambiando le carte in tavola anche per i giocatori più esperti, soprattutto alle difficoltà più elevate. Questi antagonisti si presentano con una forma antropomorfa, in qualche modo corrotta come dalla presenza di alcuni cristalli, che in molti casi determinano anche le loro abilità. Per dire, gli Omen possono ghiacciare i Guardiani, mentre gli Harbinger possono invece metterci in stasi, creando situazioni non facili da gestire sul campo di battaglia.

La Forma Ultima inserisce anche una nuova sottoclasse dei guardiani soprannominata Prismatica, che dal nome vuole fare riferimento a una fusione di quelle precedentemente pubblicate, armate di poteri che facevano riferimento a Luce e Ombra. La sottoclasse Prismatica concede ai giocatori la possibilità di attingere al “meglio dei due mondi”, creando così nuove sinergie, combinando magari abilità per ottenere risultati diversi. Non si tratta di una sottoclasse radicalmente innovativa o entusiasmante come lo Strand al momento del suo completo sblocco nell’ultima espansione, ma manipolare i vari poteri e abilità è gratificante quando si riesce a trovare la combinazione giusta di elementi per massimizzare l’efficienza del proprio setup. Ad esempio utilizzare il missile ad arco del Titano con la spallata di fuoco con martello e la granata soppressiva da vuoto è davvero una roba fantastica. Ma l’attenzione alla costruzione delle build dei personaggi continua anche dopo la campagna, infatti nelle missioni e nelle attività aggiuntive che portano i giocatori a esplorare il Cuore Pallido ci sono una miriade di cose da fare per sbloccare nature, e frammenti necessari a rendere la sottoclasse prismatica completa. Alcuni dei momenti più intriganti e commoventi della storia si verificano proprio in queste fasi successive alla campagna, e Bungie è riuscita a nostro avviso a mantenere alta la qualità in tutte queste missioni. Intendiamoci, anche in questo nuovo episodio il farming è molto alto, ma il risultato finale è veramente soddisfacente. Una volta svelati i segreti del Cuore Pallido, il gioco offre una nuova tipologia di missione che si può soprannominare Dual Destiny. Questa è a tutti gli effetti una missione esotica speciale che richiede di essere giocata esclusivamente da due giocatori. Coordinazione e velocità sono necessarie per portare a termine questo speciale stage e alla fine di esso una scelta morale renderà il tutto ancora più intrigante. Ma noi non vi vogliamo rovinare l’esperienza di gioco, quindi non diremo altro. Unico indizio che possiamo darvi è. Non fidatevi mai di nessuno! Altra missione del tutto innovativa è Escissione, ossia lo scontro finale con il Testimone. Questa missione, che si è resa disponibile solo dopo il primo completamento del nuovo raid a livello mondiale, è assolutamente favolosa perché si deve giocare in 12 ed è affrontabile con il matchmaking, sia nella sua versione normale che nella sua versione super difficile a “Leggendario”. Insomma, anche qui ci troviamo dinanzi a una bella novità. Una menzione giusta da fare riguarda l’incursione Salvation’s Edge. Quest’ultima richiede un alto grado di cooperazione e comunicazione tra i giocatori, questo perché al suo interno sono presenti nuove meccaniche intelligenti che offrono sfide davvero stimolanti. I combattimenti sono impegnativi e gli ambienti, belli e strani, in certi casi sono equiparabili a quanto creato artisticamente all’interno del Cuore Pallido. Inoltre, Salvation’s Edge è leggermente più lungo e difficile rispetto alla maggior parte dei raid recenti, il che soddisfa i giocatori di alto livello in cerca di una sfida più intensa da affrontare settimanalmente. Per quanto riguarda le armi esotiche Bungie ha inserito delle bocche di fuoco davvero interessanti in questa Forma Ultima.

Primo fra tutti va menzionato il cecchino Caccia Immobileterna. Quest’ultimo è veramente interessante perché funzionerà come qualsiasi altro cecchino (solo inizialmente), ma allo stesso tempo propone una barra di caricamento che una volta carica potrà sparare dei colpi d’orati come se fosse una sorta di Pistola d’oro del cacciatore. Inoltre, sarà possibile utilizzarlo con il casco esotico Falconotte del cacciatore per creare delle combinazioni con un danno veramente impressionante forse attualmente la combinazione di quest’arma e di quest’elmo sono la combo arma/super col Dps più alto. Parlando ancora una volta delle bocche da fuoco Esotiche, è presente anche un fucile laser pesante chiamato Microcosmo. Quest’ultimo è molto particolare perché è la prima arma pesante che non ha nessun elemento: l’arma in questione però è molto forte in quanto non solo infligge dei danni ingenti, ma presenta anche dei bonus contro i nemici dotati di scudo, fattore che potrebbe rivelarsi particolarmente vincente nelle attività più difficili come i Cala la Notte in Gran Maestro, dove sono presenti tante minacce con diversi scudi. In più, ci sono due graditi ritorni dal primo Destiny: Il Morte Rossa e il Khvostov. Il primo, ad ogni uccisione permette di recuperare la salute, mentre il secondo rispetto alla precedente iterazione è in grado di far rimbalzare il settimo proiettile sui nemici circostanti. Insomma, per quanto riguarda le armi Esotiche, il team creativo ha fatto un lavoro estremamente importante, così come le armature Esotiche che sono disponibili due per ogni classe, e le quali daranno libero sfogo alla vostra creazioni di build all’interno dello sparattutto online. In conclusione, siamo rimasti particolarmente estasiati da queste aggiunte particolarmente azzeccate! Ovviamente è presente anche un’altra arma esotica esclusiva del raid, ma al momento non siamo riusciti ancora ad ottenerla, ma pare sia estremamente forte. Bungie, attraverso l’aggiornamento in Destiny 2 La Forma Ultima, ha effettuato dei cambiamenti anche ad alcuni NPC proponendo diversi ritorni. Innanzitutto, il Criptarca è stato aggiornato con un sistema di reputazione, il quale ad ogni Engramma decifrato da quest’ultimo permetterà al giocatore di salire di grado e sbloccare determinate ricompense. Ma non è questa la novità più eclatante, ma bensì Xur: il venditore di Esotici disponibile dal venerdì al martedì a partire dalle 19:00 italiane. Prima di procedere, dobbiamo dirvi che Bungie ha deciso di far ritornare una vecchia valuta, ossia le Strane Monete. Chi ha giocato al primo Destiny lo saprà bene: quest’ultime permettevano l’acquisto dell’equipaggiamento Esotico, feature che fa il suo ritorno con qualche modica rispetto al passato. Innanzitutto, non ci sono solo gli oggetti Esotici ma anche Leggendari, i quali potranno essere acquistati con tanto di perk piuttosto interessanti per le vostre bocche da fuoco preferite. Ma una novità che mi ha lasciato sorpreso è la possibilità di acquistare i Catalizzatori delle armi Esotiche. Seppure il costo è molto elevato, questo permetterà ai giocatori di non andare forzatamente a grindare un’attività per ottenere quest’ultima ed effettuare innumerevoli kill. Infatti, il Catalizzatore Esotico vi verrà fornito con l’obiettivo già sbloccato, un salto di qualità decisamente importante. In aggiunta, come già successo nel precedente capitolo, anche qui ci saranno tre armature Esotiche, una per classe, insieme ad una bocca da fuoco Esotica. Insomma, da questo punto di vista Xur diventa maggiormente più utile rispetto al passato, poiché nelle stagioni precedenti fungeva solamente da NPC utile nel fornire delle statistiche migliori per le proprie armature preferite. Ora, la situazione è nettamente diversa. Ultima ma non per questo meno importante novità è il sistema Pathfinder. Quest’ultimo non è particolarmente difficile da spiegare: in poche parole, al guardiano vengono dati alcuni compiti che saranno collegati tra loro, come effettuare delle uccisioni con un determinato elemento o distruggere dei boss in un’area nello specifico. In base al task che viene proposto, poi bisogna marcarlo all’interno di un’interfaccia molto semplice e intuitiva ed infine eseguirlo. La prima volta che si porta a termine quest’ultimo si viene ricompensanti con un Engramma Potente, il quale permette di ottenere un equipaggiamento di livello alto e facilitare la scalata al Livello Potere massimo che è 2000 attualmente se si esclude il potere extra donato dall’artefatto. Dopo aver completato il primo task, ripetendo il sistema appena citato sarà possibile ottenere una spada Esotica di cui non abbiamo fatto ancora menzione: l’Ergo Sum. Essa avrà ben 11 caratteristiche diverse. Questa infatti è una di quelle armi Esotiche in possesso di perk diversi (per un totale di 11) e può essere droppata da vuoto, ad arco e di fuoco. Ad esempio, è capitato che con i fendenti pesanti si generassero delle granate le quali potevano appiccicarsi ai nemici, oppure sempre con la stessa tipologia d’attacco sferrare dei colpi come il Lanciagranate esotico Colonia. Insomma, questa è una buona cosa per invogliare i giocatori a sfruttare ogni volta questo sistema veramente interessante e capirne le potenzialità, specialmente per eventuali aggiunte future. Ricordiamo inoltre che il catalizzatore di Ergo Sum può essere ottenibile solo completando la missione Escissione in leggendario. Buona Fortuna! Tirando le somme, Destiny 2 La Forma Ultima è l’epilogo perfetto che racchiude questi 10 anni di Destiny in una lotta che vede le forze della Luce contro l’Oscurità. Tutti i contenuti si sono rivelati all’altezza dell’aspettative, iniziando dalla campagna che propone diverse cinematiche, una regia nettamente migliore e con dei momenti veramente da cardiopalma. Le sottoclassi prismatiche, una delle novità più interessanti dell’espansione, funzionano a meraviglia e creano diverse combinazioni all’interno del gioco. Anche gli altri contenuti come il Raid e il sistema Pathfinder sono dei contenuti vincenti. Insomma, sia che siate dei guardiani di vecchia data, sia che siate delle New Light Destiny 2 la Forma Ultima è un’espansione veramente grandiosa e che vi terrà impegnati per molte, anzi moltissime ore di gioco.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 9

Sonoro: 9

Gameplay: 9,5

Longevità: 8,5

VOTO FINALE: 9

Francesco Pellegrino Lise

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