È un grave
inconveniente tecnico quanto capitato su di un treno extraurbano della ferrovia
regionale Roma-Viterbo in gestione
all’Atac, immortalato nel video
diffuso sul gruppo facebook del Comitato
Pendolari Roma Nord. E diventato subito virale. Ovviamente. Le immagini
sono chiare, inequivocabili, e mostrano un convoglio, serie Alstom, in forza al parco rotabili
della linea, marciare spedito con la porta spalancata.
Secondo l’autore del video, l’episodio è avvenuto giovedì pomeriggio, 28 novembre, durante la corsa partita alle ore 16 da Piazzale Flaminio e diretta a Sant’Oreste. Sul treno 200, facendo un rapido confronto con l’orario generale diffuso, nei canali ufficiali, dall’Azienda Capitolina, mentre transitava nella tratta urbana, e, precisamente, nel percorso da Saxa Rubra in poi. Inevitabili le polemiche e lo scalpore suscitato, data la singolarità e la pericolosità del caso.
Che una porta si possa guastare e rimanere aperta è ammissibile, magari a causa di una bottiglietta finita incautamente tra i leveraggi del predellino, ma che un convoglio continui a camminare in quelle condizioni è veramente assurdo. Cos’è accaduto? Perché il sistema di sicurezza non è intervenuto togliendo la trazione? E perché il personale non si è accorto di nulla? Si era accesa la spia sul cruscotto del banco di guida e quella sulla fiancata del treno?
Tra le incognite che si accavallano, soltanto una sembra avere una spiegazione logica. All’inizio del video si vede un passeggero pigiare più volte il pulsante dell’interfono, ma senza riuscire a mettersi in contatto con la cabina. Questo perché prima ancora di premere, avrebbe dovuto girare la “leva di emergenza”, collocata sopra la porta, che avrebbe azionato un cicalino in cabina e aperto la conversazione con il macchinista e capotreno. Ma anche con il solo allarme, il personale sarebbe stato comunque obbligato a fermarsi all’istante.