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di Angelo Barraco
ISTANBUL – Arrestata la moglie del presunto autore della strage di Istanbul. La notizia è stata resa nota dalla corrispondente in Turchia Sally Lockwood per la ITV britannica che fa riferimento a fonti della polizia. La donna è stata fermata nella provincia di Konya, dove a fine novembre il killer vi si sarebbe recato con i figli.
Emerge inoltre che si tratterebbe di un uiguro, originario della regione dello Xinjang. Il terribile attentato di capodanno al nightclub “Reina” di Istanbul, che è costato la vita a 39 persone comportando il ferimento di altre 70 soggetti , è stato rivendicato dall’Isis a poco più di 24 ore con un comunicato in turco, solitamente diffondono comunicati in arabo.
Il comunicato del sedicente Stato Islamico dipinge la Turchia come “serva della croce”, parla poi del conflitto in Siria “il governo di Ankara dovrebbe sapere che il sangue dei musulmani, uccisi dai suoi aerei e dalla sua artiglieria, provocherà un fuoco nella sua casa per volere di Dio" sostenendo che il killer ha agito "in risposta agli ordini" del leader dell'Isis, Abu Bakr al-Baghdadi”. Sono stati fermati dalle autorità competenti almeno 8 sospetti militari dell’Isis con l’accusa di presunto coinvolgimento nell’attentato, inoltre sono state identificate già 38 delle 39 vittime della strage, si tratta di 25 uomini e 14 donne.
Gli inquirenti intanto stanno analizzando al microscopio le immagini del presunto attentatore e da tale importante elemento hanno avviato indagini di tipo investigativo per risalire all’identità del soggetto. Si presume che il soggetto possa essere originario dello Xinjang, Cina nordoccidentale, luogo in cui risiede la comunità degli uiguri, minoranza musulmana e turca. Un’altra pista investigativa invece colloca l’attentatore nell’Asia Centrale, proprio come gli attentatori della strage di fine giugno all’aeroporto Ataturk di Istanbul. Nel video diffuso dalla tv turca Haber si vede un uomo con addosso un giubbotto nero, senza barba, capelli corti, carnagione olivastra, costui parla con qualcuno e al termine della conversazione attraverso il vetro di sicurezza prende quello che potrebbe essere del denaro o dei documenti. Le operazioni di polizia proseguono senza sosta e nel quartiere di Zeytinburnu a Istanbul sarebbero state fermate alcune persone, come riporta il Daily Dabath. Una strage che lascia il mondo ancora una volta sconvolto per l’ennesima azione compiuta dall’Isis che destabilizza e uccide in modo inarrestabile. Il nuovo anno è un evento che tutto il mondo accoglie con gioia ma la Turchia quest’anno ha visto palesare sotto i propri occhi un incubo indicibile. Un uomo armato, si presume fosse da solo, dopo la mezzanotte è entrato all’interno di un nightclub, spezzando la vita a 39 persone.
L’uomo è poi scappato via. Secondo alcuni presenti, il killer avrebbe urlato “Allah Akbar”, le immagini lo immortalano vestito di nero con un cappuccio e un fucile in mano. Ha ucciso anche un poliziotto e una guardia che si trovavano all’ingresso del locale. Diversi gli italiani presenti in loco che fortunatamente sono riusciti a salvarsi dopo che il killer ha iniziato a sparare i primi colpi d’arma da fuoco. Le istituzioni hanno commentato l’accaduto, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha commentato “fermezza contro la barbarie terrorista”, il premier Gentiloni lo ha definito un “vile e brutale attacco”. Papa Francesco ha parlato dell’attentato nel corso dell’Angelus “Purtroppo, la violenza ha colpito anche in questa notte di auguri e di speranza. Addolorato, sono vicino al popolo turco”.
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