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Cronaca

Palermo, aggredito davanti ai genitori: attimi di paura per don Miguel Angel Pertini

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Tempo di lettura 2 minutiSotto schock i familiari del parroco sono stati poi condotti all'ospedale per controlli da personale sanitario

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di Paolino Canzoneri

 
PALERMO – Una aggressione e rapina nel quartiere Zen del capoluogo siciliano ai danni del parroco Miguel Angel Pertini, nipote del fu presidente della Repubblica Alessandro Pertini uno dei presidenti più amati della storia del nostro paese, e ai suoi genitori. L'agguato è avvenuto nella chiesa San Filippo Neri del rione in via Fausto Coppi. Il parroco ha denunciato ai Carabinieri accorsi sul posto che nel mattino quattro individui, fra cui uno armato di rivoltella,  sono giunti in chiesa e si sono avventati dapprima sulla madre del parroco strattonandola e subito dopo sul sacerdote per rubargli la coppa in metallo prezioso che custodisce le ecaurestie all'interno del tabernacolo (la pisside) e si solo dileguati. Sotto schock i familiari del parroco sono stati poi condotti all'ospedale per controlli da personale sanitario. La notizia ha suscitato enorme scalpore e solidarietà da parte di fedeli e dal vicario episcolape e parroco della Cappella Palatina don Michele Polizzi che ha mandato messaggi alla gente del quartiere Zen per pregare per la famiglia e per il collega parroco vittime di questa angosciante vicissitudine. Minacce e intimidazioni erano già avvenute nel 2009 quando il parroco Miguel Angel Pertini nel giorno del 16esimo anniversario dell'uccisione di Padre Pino Puglisi, durante una messa, vide entrare in chiesa una trentina di individui che fecero irruzione con spranghe e bastoni spaventando i presenti. La situazione non è assolutamente facile e lui stesso ha dichiarato: "A volte è meglio tacere anche una verità per il bene del quartiere. Non sono il parroco del centro di Milano, basta una parola sbagliata". Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, consapevole della situazione grave, ha commentato amaramente: "La vile aggressione di cui è stato vittima padre Pertini con la sua famiglia all'interno della parrocchia di San Filippo Neri è un fatto gravissimo che segna un salto di qualità per violenza e contenuto. L'impegno di padre Pertini, in prima fila con al fianco l'Amministrazione, ha evidentemente dato fastidio e dà fastidio a quanti per anni hanno avuto il controllo sul territorio ed oggi hanno perso terreno. Il Comune è e sarà sempre a fianco di padre Pertini e di tutti coloro che allo Zen lavorano ogni giorno per costruire un futuro migliore per quel quartiere, che significa un futuro migliore per tutta Palermo".