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ANGUILLARA SABAZIA (RM) – “La notizia del dramma degli operai EX ILVA, in pratica l’ennesimo pastrocchio pentastellato, campeggia su tutti i quotidiani nazionali ed europei e la ‘diversamente amministrazione’ di Anguillara per non essere da meno ne imita l’esempio dimenticandosi di appaltare i parcheggi pubblici a pagamento, con conseguente ripercussione sulle casse comunali per il mancato introito delle tariffe di sosta”
Commenta così Sergio Manciuria, Presidente di AnguillaraSvolta, la verifica del mancato funzionamento dei parcometri – per esempio a Piazza del Molo – affidati come per il resto del territorio, alla Etruria Parking srl.
“In un primo momento – ironizza
il referente sabatino – abbiamo sperato in un’improbabile “svolta” della
politica grillina anguillarina per incentivare il turismo, ridotto ormai a lontano
ricordo, quanto meno nel week end, ma memori del disastro sui container adibiti
ad aule scolastiche non potevamo che avere conferma del consueto lassismo della
Giunta Anselmo dalla quale pretendiamo chiarezza nell’azione amministrativa e
assunzione di responsabilità di chi sta omettendo questo servizio ”
“Consultando l’Albo pretorio –
conferma il presidente di Anguillara Svolta – non ci risulta, ad oggi, alcuna revoca o
riformulazione delle strisce blu cosi come regolate dal 2014. Ci domandiamo come si possa
“dimenticare” di riappaltare, nelle more della proroga all’attuale gestore, una
fonte di utile per il Comune sia in termini di tariffe (circa la metà) sia di
multe per chi omette di pagare il pedaggio (90% circa).
“Non ci interessa come
confezioneranno l’ennesima bufala a difesa della conclamata inefficienza, tantomeno il rimpallo di carteggi tra
Comandante dei Vigili e Responsabile Anac del comune, bensì – conclude
Manciuria – chi dal 15 ottobre scorso
pagherà di tasca propria, i mancati proventi a favore dei cittadini di Anguillara,
considerato che in questo momento
nessuno si sta preoccupando di incassare o multare per le strisce blu. Se non ci
fossimo già arrivati, verrebbe da dire che non c’è fine al peggio”.
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