Scienza e Tecnologia
Pokémon Sole e Luna, la settima generazione dei mostriciattoli Nintendo sbarca su 3DS
Tempo di lettura 4 minutiNuove meccaniche di gioco e tantissime avventure ambientate in un incantevole arcipelago hawaiano
Tempo di lettura 4 minutiNuove meccaniche di gioco e tantissime avventure ambientate in un incantevole arcipelago hawaiano
Published
8 anni faon
di Francesco Pellegrino Lise
Pokémon la rinomata serie torna ancora una volta in formato videogame su Nintendo 3DS e New Nintendo 3DS con una generazione di mostriciattoli e nuove meccaniche di gioco tutte da scoprire. Pokémon Sole e Luna, questi i nomi dei due titoli in questione, segnano il debutto nella serie della settima generazione dei mostriciattoli più amati al mondo, e sono anche i primi titoli della serie tradotti anche in cinese. Abbracciando una nuova generazione entrambi i giochi, vantano tantissime nuove creature collezionabili così come nuove varianti di quelli già conosciuti in passato. Il gioco è ambientato, per la prima volta nella serie, interamente in un'area oceanica, un arcipelago costituito da quattro grandi isole denominato Alola, ispirato a quello hawaiano. In questo ecosistema incontaminato gli umani vivono in armonia coi Pokémon. Sull'arcipelago vivono sia specie di mostriciattoli autoctoni, sia giunte da altri luoghi. Queste ultime però si sono differenziate in base all’habitat dando luogo alle Forme di Alola. Si tratta di varianti delle specie che gli appassionati conoscono bene, che hanno modificato aspetto, abitudini ed in alcuni casi anche tipo. Vulpix e Ninetales, ad esempio, si sono adattati a vivere sulle montagne e sui ghiacciai, e da pokémon di tipo fuoco sono diventati di tipo ghiaccio. La storia di Pokémon Sole e Luna inizia con la classica scelta che ha sempre reso la vita difficile a tutti gli aspiranti allenatori del mondo. Una volta superata la scelta del Pokémon iniziale si scopre una narrazione ben strutturata e convincente, che non si fa mancare colpi di scena molto interessanti. La sceneggiatura quindi è senz'altro uno dei punti forti dell’intera produzione, grazie anche alla buona caratterizzazione delle sequenze "cinematografiche". Una volta iniziata l’avventura, i fan più accaniti della serie noteranno che la partenza del gioco è estremamente facilitata, non soltanto a causa di eventuali combinazioni favorevoli o no di tipi nel nostro party, ma soprattutto per un livello dei nemici davvero molto basso rispetto a quello dei propri mostriciattoli. Inoltre tutte le dinamiche di gioco vengono palesate fin da inizio partita con bonus/malus alle statistiche aggiornati in tempo reale e visibili in battaglia così come le descrizioni delle mosse e la loro diversa efficacia sui vari Pokémon, a patto di averli già segnati sul pokédex. Sempre in ottica semplificazione, vengono a mancare le MN sostituite da Pokémon efficientissimi che, a una chiamata di pokèpassaggio, daranno uno strappo al giocatore e realizzeranno quanto prima veniva eseguito dai Pokémon in squadra. Ciò libera il protagonista dall’obbligo di riservare alcune mosse dei sei animaletti del party ai fini dello spostamento. Purtroppo però il livello di difficoltà, tarato verso il basso, affliggerà il titolo per un bel po’ di ore, per poi però dare un discreto colpo di reni prima del completamento dell'avventura.
La grande novità di questi nuovi capitoli dedicati ai mostriciattoli di Nintendo risiede però nelle mosse Z. L’idea di associare ai Pokémon un’abilità particolare che potesse sorprendere l’avversario durante le varie sfide era forse la migliore che si potesse avere per dare una bella spinta in avanti alla complessità del gioco. Ogni Pokémon può sfruttare questo tipo di mosse a patto di possedere il cerchio Z, il cristallo relativo al tipo della mossa e una mossa di quel tipo. Ci sono poi alcuni cristalli che funzionano allo stesso modo, ma sono dedicati solamente a una specie di Pokémon. Ma come funzionano questi attacchi speciali? Per usarli durante la battaglia, bisogna attivare il cerchio e selezionare una fra le mosse a quel punto disponibili, che non sono altro che versioni potenziate di quelle precedentemente apprese dal Pokémon. Un attacco che infligge danno rimane dunque tale, così come quelli che modificano lo stato e le statistiche, semplicemente lo fanno in maniera dirompente. Altro grosso cambiamento è l’assenza delle palestre, sostituite dalle prove, che faranno affrontare ai giocatori una serie di scontri contro allenatori e Pokémon “selvatici” o eventualmente puzzle e indovinelli. Il termine della prova arriva con la vittoria sul Pokémon dominante, più forte, più grosso e più potente. Oltre al bonus alle statistiche non indifferente, questi avranno un’altissima percentuale di chiamare a sé altri Pokémon durante gli scontri. La meccanica, in realtà, nuova per la serie, è condivisa tra tutti i Pokémon selvatici, ma in questo particolare caso la percentuale di volte in cui la richiesta di soccorso avrà successo sarà maggiore.
Altra importante aggiunta sono le Battle Royale, sfide a 4 giocatori, tutti contro tutti. Ovviamente il caso e l’opportunismo dell’intelligenza artificiale dominano sul risultato finale, ma in ogni caso queste sono ottime per staccare un po’ e tentare qualcosa di differente. In Pokémon Sole e Luna prendersi cura dei propri Pokémon è fondamentale per stabilire un rapporto solido con loro. Si avrà la possibilità di coccolarli, pettinarli, spazzolarli e lavarli in ogni momento tramite un’apposita sezione chiamata Poké Relax. Si potrà dar loro da mangiare dei “Pokégioli” di cui vanno ghiotti, o persino sedersi a un ristorante e condividere con loro il pasto. Ogni Pokémon ha tre valori che determinano la sua soddisfazione: amicizia, sazietà e coccole. Più alti saranno questi valori, e migliore sarà il rendimento del Pokémon una volta schierato in battaglia. Come se non bastasse, c'è anche una voce del menu chiamata Poké Resort, una modalità di gioco in cui i nostri mostriciattoli fermi ai box scorrazzeranno liberi per un isolotto e aiuteranno chi gioca a raccogliere “Pokégioli”. Questi potranno essere utilizzati in vari modi, ad esempio per attrarre Pokémon selvatici. I resort si potranno inoltre ampliare ed abbellire, costituendo un valido diversivo ed un impegno giornaliero a cui dedicarsi. Il “Festiplaza” è invece il posto esclusivo per interagire con altri giocatori. Qui si potranno creare sfide e partecipare a quelle proposte da altri giocatori, cimentarsi in minigiochi e guadagnare “Festigettoni” da spendere in premi o per costruire interessanti strutture, ognuna con una funzionalità specifica. Per quanto riguarda il comparto grafico, questo è uno dei piatti prelibati del gioco considerando gli standard di Nintendo 3DS. Tutto l'arcipelago di Alola è stato sviluppato con una grafica completamente tridimensionale. Le ambientazioni sono coerenti, le location sono ricche di dettagli e la telecamera consente di ammirare un piccolo capolavoro tutto da tenere stretto nelle proprie mani. Purtroppo entrambi i titoli sono afflitti da notevoli rallentamenti del frame rate nelle situazioni più concitate. Gli sviluppatori hanno inoltre disabilitato l'effetto 3D delle console per agevolare l'obsoleto hardware della console di Nintendo. Questo in ogni caso non compromette l’esperienza di gioco che resta sempre interessante e immersiva. Di pari passo anche il comparto sonoro è appagante e durante la sessione di gioco è possibile ascoltare brani musicali ed effetti sonori che toccano nuove vette per la serie. Tirando le somme: che si scelga Pokémon Sole o la versione Luna, ci si ritroverà per le mani un ottimo passatempo in grado di tenere inchiodati sullo schermo per tantissime ore e che garantirà tantissime cose da fare. I titoli saranno sicuramente apprezzati dalle generazioni più affezionate che dai nuovi giocatori grazie a una dinamica di gioco rodata e migliorata proprio per le nuove console di Nintendo. Provare per credere.
GIUDIZIO GLOBALE:
Grafica: 8
Sonoro: 8,5
Longevità: 8,5
Gameplay: 8,5
VOTO FINALE: 8,5