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di Paolino Canzoneri
PALERMO – Nonostante siano stati assolti dall'accusa di furto di energia elettrica, il sovritendente del Reparto mobile della Questura Felice Galletta di 44 anni e la moglie coreografa Chiara Spanò sono stati condannati dal Giudice di Udienza Preliminare Nicola Aiello a 4 anni cadauno di reclusione, di cui già scontato un terzo per rito abbreviato, per il reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Accolta la richiesta del PM Francesco Dessì che ne aveva condotto l'inchiesta coadiuvato dal procutore aggiunto Salvatore De Luca.
I due avrebbero subaffitato a prezzi altissimi tre appartamenti finte casa vacanza fra la via Giotto, via Filippo Juvara e via Sampolo a 8 ragazze palermitane e 2 trans brasiliani ricavandone fino a 400 euro settimanali; sembra inoltre che la moglie del poliziotto abbia svolto attività di prostituzione con alcuni clienti spacciati per i classici "massaggi completi". La posizione del poliziotto all'interno dell'arma ovviamente sembra vacillare enormemente.
L'inchiesta era partita da segnalazioni anonime al 113 di residenti di via Giotto insospettiti e stufi dal viavai incessante di persone sempre diverse e proprio i colleghi della squadra mobile diretta da Rodolfo Ruperti avevano messo fine alle attività illecite nelle finte case vacanza. Un annuncio "seducente" pubblicato su tanti siti bacheca nel web avrebbe attirato la curiosità di potenziali e futuri clienti: "Bella siciliana riceve per appuntamento". Per i due la posizione risulta ulteriormente aggravata dalle indagini degli inquirenti che sembrano portare alla luce un vero e proprio reclutamento ai fini della prostituzione con un tariffario che si aggirava da 50 euro a 100 a seconda del tipo di prestazione.
Ad insospettire e incastrare i due, delle intercettazioni dove le ragazze richiedevano contante a Galletta che sembra intascasse 15 euro a cliente. L'avvocato difensione Salvino Caputo ha annunciato appello, secondo la sua tesi vi è una netta differenza tra l'affitto di appartamenti e il favoreggiamento della prostituzione. I due si sono sempre difesi dicendo d'essere da sempre ignari di cosa succedeva in quei appartamenti affitati, a loro dire, come Bed & Breakfast ma le indagini sembrano aver appurato che il poliziotto aveva acquistato da un sito nel web un quantitativo di poco meno di 500 preservativi di cui sarebbe difficile darne una spiegazione esaustiva e credibile. L'indagine inzialmente aveva portato i due ai domiciliari nella loro abitazione a Corso dei Mille dal 21 marzo all'8 luglio ma successivamente secondo il GIP Gioacchino Scaduto erano cessate le esigenze cautelari visto che il tribunale aveva mantenuto la misura dopo il riesame.
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