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Cronaca

Nuoro, scomparsa Irene Cristinzio: il Gip proroga di sei mesi le indagini

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Tempo di lettura 3 minuti Nicodemo Gentile: "Noi abbiamo sempre sostenuto che l’ipotesi più dignitosa è quella di uno scambio di persona legata ad un sequestro lampo"

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di Angelo Barraco
 
NUORO – Proroga di sei mesi per le indagini sulla misteriosa scomparsa di Irene Cristinzio, la professoressa 64enne in pensione scomparsa misteriosamente l’11 luglio del 2013 mentre faceva una passeggiata mattutina. A darne notizia direttamente sul social Fb è l’avvocato Nicodemo Gentile, che segue il caso con l’Associazione “Penelope”,  che sottolinea con fierezza che il Gip di Nuoro ha accolto l’opposizione e che finalmente vi saranno “Nuove indagini… 6 mesi per ispezionare tutti i pozzi, cave, canali, cisterne nel territorio di Orosei. La fiaccola della speranza non si è spenta! Verità e Giustizia per Irene!” .
 
Parole che trasudano una sana e sincera volontà di proseguire le ricerche e andare avanti per dar voce a questo lungo silenzio che in anni sta attanagliando i familiari che sono in attesa di una risposta. “Ci vediamo alle 8.30” disse quella mattina Irene prima di uscire da casa, sottolineando che sarebbe rientrata a quell’ora perché aveva un appuntamento con il figlio. Ma da quella passeggiata tra le campagne circostanti non ha fatto più ritorno, portando con se una pochette, due cellulari che risultano irraggiungibili, il portafoglio con i documenti lo ha lasciato a casa. Le ricerche sono scattate immediatamente dopo che i familiari hanno notato che la donna non aveva fatto rientro a casa, un dispiegamento di forze dell’ordine e volontari ha scandagliato la zona arrivando persino nella zona del mare e del fiume, ma l’esito è stato negativo.
 
La scomparsa di Irene Cristinzio non sembra avere una spiegazione logica e nella vita della bella prof non vi erano ombre poichè tutto scorreva in modo limpido e cristallino, con l’amore incondizionato per la famiglia che mai avrebbe spinto la donna ad allontanarsi volontariamente. Chi ha fatto sparire la donna e perché? Un interrogativo che rimbomba nella testa di molti ancora oggi ma che sembra non trovare risposta: “Le scomparse spengono vite e fermano il tempo….per i familiari degli scomparsi il tempo diventa una mera scatola vuota….un tempo senza tempo in quel limbo chiamato "sospensione" dove non c'è ne vita ne morte!” è quanto scrive su facebook l’Avvocato Nicodemo Gentile che tende a sottolineare il peso di un’assenza e il costante dubbio che induce i familiari di uno scomparso a vivere nella costante incertezza fomentata dalla perplessità costante data dall’assenza del corpo che impervia nella loro mente e che innesta in loro una speranza ulteriore di poter riabbracciare il proprio congiunto. 
 
Noi de L’Osservatore d’Italia abbiamo intervistato l’Avvocato Nicodemo Gentile, legale dell’Associazione Penelope attiva nella tutela delle persone scomparse che segue il caso.

– Sono state prorogate le indagini di sei mesi: come avete accolto questa notizia?
Siamo soddisfatti del fatto che ci hanno appoggiato nelle nostre convinzioni e nelle nostre considerazioni in ordine all’opposizione quindi ho ritenuto di dover dire al PM di completare queste indagini perchè ci sono tutta una serie di pozzi e di cisterne che non sono stati assolutamente ispezionati. Si riapre la speranza anche perché più tempo passa e più ci si rende conto che quello di Irene Cristinzio non è un allontanamento volontario ne un suicidio. Qualcosa di particolare è successo, se si riuscisse a trovare dei resti cadaverici forse si potrebbe capire più o meno cos’è successo in quel percorso.

– Secondo voi chi potrebbe essere stato a far sparire la Professoressa?
Noi abbiamo sempre sostenuto che l’ipotesi più dignitosa è quella di uno scambio di persona legata ad un sequestro lampo. Volevo assicurare che non c’è l’anonima sarda ma può essere un sequestro lampo perché in quella zona si aggirava nello stesso periodo una ditta imprenditrice del nord che faceva lo stesso percorso. Per noi questa è un’ipotesi che ancora resta in piedi, possibile perché è molto debole l’ipotesi dell’allontanamento volontario e del suicidio anche perché non ci sono riscontri ed elementi nel fascicolo, nella vita della professoressa e nei suoi contatti che possano far pensare ad una fine di questo genere.
 
– In questo arco temporale avete ricevuto segnalazioni?
No. C’è stata qualche segnalazione nel passato ma è stata approfondita…

Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

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“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

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Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

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Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



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