Connect with us

Cronaca

Bari: donna strangolata in villetta, uomo fermato nega tutto

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti negato di aver ucciso la donna, conferma però di essere lui la persona a bordo della bicicletta immortalata dalle telecamere

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

di Angelo Barraco
 
Bari – Ha negato di aver ucciso la donna. Sembrava risolto l’omicidio di Rosa Maria Radicci, la 71enne uccisa il 13 novembre nella sua villetta di Bari-Palese dopo essere stata strangolata e soffocata con una busta di plastica. Gli inquirenti hanno fermato il 29enne albanese Ogert Laska con l’accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi, l’uomo è stato sottoposto in carcere ad un interrogatorio dinnanzi al pm Silvestris ma ha negato di aver ucciso la donna, cconferma però di essere lui la persona a bordo della bicicletta immortalata dalle telecamere sul lungomare nei pressi della villa della donna nell’ora in cui presumibilmente sarebbe stata uccisa. L’uomo era un ex dipendente nella pizzeria del figlio della vittima e nell’agosto scorso era stato licenziato a seguito di alcuni diverbi. La donna sarebbe stata dunque uccisa per vendetta personale. L’individuazione del killer è stata facilitata grazie alla presenza delle videocamere di sorveglianza attigue al luogo del delitto e grazie anche alle numerose testimonianze che hanno consentito un iter investigativo lineare e che in breve tempo ha condotto all’individuazione del colpevole in quello che inizialmente sembrava un caso poco chiaro e tutt’altro che di facile risoluzione.  Rosa Maria Radicci è stata uccisa nella sua villetta di Bari-Palese, il killer l’ha  soffocata e le ha tappato con le mani la bocca e il naso impedendole di respirare e poi l’ha strangolata a mani nude, infine ha coperto la sua testa con un sacchetto di plastica, sigillandolo al collo con del nastro adesivo che ha decretato la sua morte.
 
Si apprende che la donna fosse vedova da circa 10 anni e secondo indiscrezioni le avrebbero staccato la luce perché non pagava quindi è possibile che sia stata lei ad aprire il cancello al killer. Si apprende inoltre che la vittima era corpulenta  quindi è possibile che il killer l’abbia prima soffocata e poi strangolata, l’avrebbe soffocata impedendole di respirare mediante l’ostruzione delle vie respiratorie e si ipotizza che l’abbia colta alle spalle, sembrerebbe inoltre che il killer l’avrebbe prima di tutto colpita alla testa con un oggetto. Dall’autopsia è emerso che la donna era già morta quando il killer ha coperto la tua testa con una busta di plastica.
 
La donna potrebbe aver aperto ad una persona che conosceva bene ma forse la situazione sarebbe generata fino a sfociare in tragedia; forse la signora sarebbe uscita a gettare la spazzatura e qualcuno l’avrebbe seguita fino a dentro casa dove l’aggressore l’avrebbe colta di sorpresa aggredendola alle spalle. Gli inquirenti hanno esaminato il nastro adesivo che non hanno evidenziato impronte digitali quindi è possibile che il killer indossasse i guanti. Un esito diverso potrebbe giungere invece dalle analisi biologiche sotto le unghie della vittima, che appureranno se contengono o meno tracce di DNA. Non sono stati rinvenuti segni di colluttazione ciò significa che la donna sarebbe morta senza aver avuto il tempo di reagire all’aggressione. Il corpo della donna è stato rinvenuto la sera di domenica 13 novembre dalla figlia della donna che non riusciva più a contattarla e così ha prontamente chiamato le forze dell’ordine. La donna viveva da sola e il suo corpo è stato rinvenuto in salotto, riverso nel pavimento. Il 22 novembre il dolore per questa immane tragedia ha unito i familiari presso la Cattedrale di Bari dove si sono svolti i funerali di Rosa Maria,  hanno partecipato tanti amici e parenti della pittrice, vi era anche il figlio che ai cronisti ha riferito: “la mamma più bella del mondo”.  

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

Continua a leggere

Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

Continua a leggere

Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti

image_pdfimage_print

Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti