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CONFERMATA LA NOTIZIA DEL RAPIMENTO IN SIRIA DI UN NOSTRO CONNAZIONALE
DI ROBERTO RAGONE
Confermata anche dall’Intelligence italiana, e da fonti investigative, la notizia del rapimento in Siria del cittadino bresciano Sergio Zanotti arriva direttamente dal fronte siriano. Un caso che l’Unità di Crisi della Farnesina sta seguendo con la massima attenzione. I rapitori pare non siano terroristi, ma più probabilmente delinquenti comuni, dato che nessuna rivendicazione, né alcuna richiesta di riscatto è ancora giunta alle nostre autorità. Gli 007 si sarebbero comunque messi in azione per risolvere questo inusitato sequestro. Lo stesso sito russo che ha rilanciato il video, e il caso del sequestro, rivela che il responsabile dell’edizione inglese di Newsfront avrebbe ricevuto un messaggio sul suo profilo Facebook da un profilo intestato ad un tale Almed Medi, con allegato il video dell’italiano. Secondo Newsfront, l’autore del messaggio sarebbe un jihadista siriano, che risponderebbe al nome di Abu Jihad. I rapitori chiedono al governo italiano di ‘agire’, senza precisare cosa intendono per tale espressione, altrimenti, minacciano, uccideranno l’ostaggio. “Prima di uccidere qualcuno” scrivono nel messaggio “comunichiamo sempre con i media”. Il che fa pensare che questo non sia l’unico, o il primo sequestro orchestrato da questa misteriosa organizzazione. Desta anche qualche perplessità la foto dello Zanotti, che appare in buone condizioni fisiche, nonostante dichiari di essere stato rapito circa sette mesi addietro. Perplessità suscita anche il fatto che questo video sia in rete da più d’una settimana, senza che nessuno abbia rilevato il fatto, o la sua gravità. Insomma, un giallo all’italiana in chiave mediorientale. Un rompicapo che la nostra Intelligence saprà senz’altro risolvere, come in altre numerose occasioni, nelle quali l’Italia ha fatto da bancomat a terroristi e delinquenti comuni.
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