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di Paolino Canzoneri
PALERMO – Il presidente della regione Sicilia Rosario Crocetta conversando con i cronisti durante un convegno non ha risparmiato le sue critiche furiose contro i deputati dell'ARS (l'Assemblea Regionale Siciliana), per il taglio ai contributi "a pioggia", alle norme per stabilizzare i precari o favorire il pensionamento dei regionali. Il presidente dell'Assemblea Giovanni Ardizzone al Palazzo dei Normanni ha sferzato un colpo di mannaia contro le norme nella manovra di assestamento in commissione Bilancio. Il presidente della Regione ha tuonato indispettito per alcune norme non approvate riguardanti proprio l'assetamento. In primis una delle norme avrebbe concesso lo stanziamento di 1,2 milioni di euro per il prossimo G7 che si terrà a Taormina e a detta di Crocetta stesso questi sarebbero stati dei fondi a sostegno di una inziativa a livello globale che oltre al prestigio alla regione Sicilia indiscutibile sarebbe stata una enorme opportunità per una forza lavoro necessaria per gli ingenti preparativi necessari. E' uno scontro verbale senza esclusioni di colpi quello di Crocetta: "Pur di andarmi contro fanno danni enormi alla Sicilia. Ma che pensano che io covi interessi particolari? Erano fondi a sostegno della Sicilia, una enorme opportunità”. Già lunedi prossimo in aula inzieranno l'esame degli tabella e il presidente della Regione ha le idee chiare: "Chi ha deciso di eliminare quella norma per i fondi del G7 si faccia avanti per riproporla in aula, comunque sia va ripresentata". L'evento che porterà i potenti della terra a discutere di economia vedrà la presenza di duemila delegati dei paesi, una presenza massiccia dove serve dimostrare la capacità del territorio a gestire in modo capillare e brillante tutte le fasi dell'evento in stretto coordinamento con il responsabile per l'internazionalizzazione della Regione Sicilia Sami Ben Abdelaali. Le opportunità espresse dal Presidente Crocetta sono mirate all'occasione di visibilità e di esposizione delle bellezze ed eccellenze siciliane; beni culturali prodotti tipici della terra e grandi figure professionali saranno una vetrina imprescindibile che la burocrazia e l'ottusa mano intransigente non deve privare la Sicilia per una occasione più unica che rara.
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