Scienza e Tecnologia
Dragon Ball Xenoverse 2, il manga diventa videogame
Tempo di lettura 5 minutiL'universo di Akira Toriyama è ancora in pericolo, sarà compito dei giocatori ristabilire l'ordine
Published
8 anni faon
di Francesco Pellegrino Lise
Dragon Ball Xenoverse 2, il sequel del videogame di successo dedicato all’universo di Akira Toriyama, arriva per tutti i possessori di Xbox One, PlayStation 4 e Pc giusto in tempo per il periodo prenatalizio. Come tutti i sequel che si rispettino, anche Dragon Ball Xenoverse 2 segue la formula vincente del primo capitolo procedendo sul sentiero di un approccio alla narrazione diverso e in qualche modo originale rispetto alla storia raccontata già decine di volte in tutte le salse. Come già accennato, narrativamente parlando il titolo si colloca come un seguito del capitolo originale. Nonostante “Demigra” sia oramai solo un lontano ricordo, l'operato della Pattuglia Temporale è ben lungi dall'essersi concluso. La fragile linea temporale della storia è infatti nuovamente minacciata dall'intromissione di una forza malvagia, i cui scopi sono ancora una volta quelli di alterare il corso degli eventi, tentando così di sovvertire la pacifica realtà costruita dopo innumerevoli sacrifici e battaglie memorabili. Gli antagonisti non si limitano però a seminare il caos nella storia, ma si prodigano nel reclutamento attivo di celebri personalità malvagie, protagoniste di alcuni lungometraggi della serie, come il pirata spaziale Turles e il Super Namecciano Slug. Nei panni di un membro della Pattuglia Temporale alle prime armi i giocatori dovranno dare inizio a un lungo viaggio attraverso le varie serie del manga di Akira Toriyama, e saranno portati a rivivere in prima persona gli eventi più memorabili dell’intera saga in compagnia di Trunks e di un campione (anche importabile dal precedente capitolo) della pattuglia del tempo. Una volta lanciato il gioco per la prima volta, sarà necessario costruire il proprio alter ego virtuale attraverso l'editor. I parametri tra cui scegliere sono molto simili a quelli del primo Xenoverse, con cinque razze a disposizione che si differenziano per tipologie di abilità e statistiche: i Terrestri, i Saiyan con le loro numerose trasformazioni, i Nameccani, gli alieni della razza di Freezer e i paffuti Majin. Sono presenti però anche diverse personalizzazioni estetiche per dare maggiore carattere al proprio alter ego virtuale come per esempio l'acconciatura, il colore della pelle e dei vestiti, alcuni tratti somatici e una alcuni accessori. La progressione della storia è affidata al vecchio Kaioh che di volta in volta insieme al Kaiohshin del Tempo spedirà i giocatori in un'era differente ad affrontare uno o più nemici da sconfiggere. Le missioni principali sono tutte formate da più atti, ognuno dei quali coincide con importanti cambiamenti nello scenario dell'incontro. Tutte le scene sono accuratamente riprodotte e altamente evocative, proprio per riportare gli appassionati alle tavole dei manga o alle immagini dell'anime da cui la sequenza è ispirata. Nonostante ciò, partecipare all'azione nelle spoglie di un nuovo misterioso guerriero che viene dal futuro per aiutare i blasonati protagonisti rimane altamente intrigante, anche se alla fine molti eventi di sovrappongono con quanto già visto nel primo Xenoverse.
Sebbene la struttura di base del gioco sia la stessa, Dimps ha aumentato i contenuti e corretto numerosi problemi che affliggevano il precedente capitolo. Le missioni principali sono ovviamente il fulcro dell'esperienza, ma buttarcisi a capofitto risulterà poco proficuo visto che il livello di difficoltà si impenna rapidamente per via di scontri sempre più lunghi e avversari che quando si evolvono o raggiungono la loro forma definitiva risultano davvero insidiosi da buttar giù. Per sopperire a questa difficoltà bisognerà affrontare le molte quest facoltative e i compiti che faranno crescere le statistiche del proprio guerriero sul campo di battaglia, proprio in stile gioco di ruolo. Portando a termine le missioni, che si vinca o si perda, si guadagnano infatti esperienza e si aumenta di livello, ricevendo anche alcuni punti da spendere per migliorare le statistiche principali del proprio eroe. Queste si possono migliorare anche attraverso i costumi alcuni esclusivi per le classi mentre altri utilizzabili da qualunque personaggio. Fortunatamente non si dovrà più affrontare ripetutamente la stessa missione nella speranza di trovare utili ricompense come avveniva nel primo capitolo, ma al completamento di ogni incarico verrà messo in evidenza già in anticipo cosa andrà ad aggiungersi all’inventario tra nuovi costumi e abilità sbloccate. Diventa quindi naturale perdersi nelle decine di missioni secondarie che saranno affidate da una incredibile rosa di personaggi casuali e famosi sparsi per Conton City. Si parte dai singoli allenamenti con i maestri per affinare le tecniche di lotta, fino ad arrivare ad alcune vere e proprie quest secondarie che si sviluppano con maggiore consistenza. Quest'ultime non sono accessibili direttamente dalla città ma riguardano dei luoghi del passato nei quali si sono verificate forti anomalie temporali che bisognerà risolvere al più presto. Ci sono poi altre tipologie di missioni meno impegnative che strizzano l'occhio ai fan storici della serie, tra cui le consegne del latte organizzate da Crilin, la ricerca di cibo per l'insaziabile Majin Buu che vuole mettere su famiglia e i vari compiti di Mr. Satan per testare la tenacia di chi sta dinanzi lo schermo. Insomma, tanti piccoli espedienti e diversivi che arricchiscono enormemente i contenuti del titolo.
Per quello che concerne i combattimenti veri e propri, l’equilibrio degli scontri si basa principalmente sulle barre di aura e stamina, due indicatori che, come tutte le altre statistiche, possono essere migliorati aumentando di livello di partita in partita. L’aura è fondamentale per l’utilizzo di tecniche speciali, colpi di energia e mosse finali, mentre la stamina è usata per gli spostamenti veloci, le tipiche schivate “a teletrasporto” e i meccanismi di difesa. Occuparsi dei nemici tenendo sempre d’occhio questi due indicatori è fondamentale per non ritrovarsi a dover subire combo su combo, senza la possibilità di effettuare contrattacchi o mosse capaci di spezzare quelle avversarie. Nonostante il design tipico di Akira Toriyama possa sembrare semplice, è quasi impossibile trovare guerrieri identici fra quelli creati dai giocatori, soprattutto guardando all’incredibile numero di tecniche e colpi speciali messi a loro disposizione. Oltre alle “missioni parallele”, già viste nel prequel e giocabili anche online richiedendo l’aiuto degli amici, Xenoverse 2 arricchisce l’offerta con combattimenti “raid” contro nemici estremamente coriacei (che possono essere portati a termine in squadra), e scazzottate di gruppo contro terribili avversari ciclopici, come i temibili scimmioni in cui i Saiyan si trasformano nelle notti di luna piena. Sono poi presenti diversi compiti secondari, alcuni dei quali limitati dalla razza del protagonista: mentre i Saiyan possono dedicarsi a missioni speciali in compagnia di Vegeta, gli umani sono invitati a guadagnare sempre più soldi nei panni di improbabili guardie del corpo di Mr. Satan, e così via. Questi compiti vengono retribuiti non solo con una valuta investibile nei negozi di Conton City, ma anche con costumi e accessori in un sorta di reiterato invito a sbizzarrirsi con la personalizzazione del proprio personaggio. Insomma, nel caso non si fosse capito, Bandai Namco ha voluto spingere al massimo la componente online di Xenoverse 2 per far cooperare e lottare i giocatori di tutto il globo. Per incrementare questo lato nelle battaglie online sarà possibile selezionare sia il proprio personaggio, ma anche scegliere fra oltre 70 protagonisti del manga di Toriyama, davvero un gran bel numero che farà la gioia dei fan più accaniti. Tecnicamente parlando Xenoverse 2 si mantiene sulla stessa linea del predecessore: i modelli poligonali dei personaggi sono molto ben fatti e curati, ma l'ambientazione rimane piuttosto scarna, sebbene mitigata da un buon cel-shading. Nonostante ciò, sono indubbiamente apprezzabili le animazioni, e gli effetti particellari e di luce dei colpi speciali, senza contare i 60 fps onnipresenti, che in nessun frangente mostrano il minimo segno di cedimento. Tirando le somme, un titolo del genere rappresenta un vero e proprio regalo per chi ama l’opera del mitico Toriyama, di contro però, chi cerca un picchia duro classico potrebbe trovarsi spiazzato dalla natura del titolo. A nostro avviso comunque Dragonball Xenoverse 2 rappresenta un ottimo prodotto in grado di tenere incollati ore ed ore giocatori di ogni età. Provare per credere.
GIUDIZIO GLOBALE:
Grafica: 8,5
Sonoro: 8
Gameplay: 8,5
Longevità: 9
VOTO FINALE: 8,5