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Cronaca

Milano frode fiscale, condannata a due anni l'ex presidente di Expo 2015 Diana Bracco

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Tempo di lettura 2 minuti Comminate, invece, le pene accessorie, come l'interdizione dai pubblici uffici, per un anno e 6 mesi

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Redazione

MILANO – Diana Bracco, ex vicepresidente di Confindustria ed ex presidente di Expo 2015 spa, nonché presidente dell'omonimo gruppo, è stata condannata a due anni di reclusione per frode fiscale e appropriazione indebita dal Tribunale di Milano. Secondo l'accusa, l'industriale, che avrebbe commesso i reati in qualità di presidente del Cda della Bracco spa, avrebbe realizzato una frode fiscale da oltre un milione di euro. Il pm di Milano Giordano Baggio, titolare dell'inchiesta, aveva chiesto per l'industriale una condanna a un anno e tre mesi, mentre il giudice della seconda sezione penale Giorgia Carbone l'ha condannata a 2 anni riconoscendole, comunque, le attenuanti, la sospensione condizionale della pena e la non menzione della condanna. Comminate, invece, le pene accessorie, come l'interdizione dai pubblici uffici, per un anno e 6 mesi. In particolare, la frode fiscale, sempre secondo l'accusa, sarebbe stata realizzata da Bracco abbattendo l'imponibile attraverso fatture per spese personali, come la manutenzione di una barca o di case in celebri località turistiche, fatte confluire sui bilanci delle società del gruppo Bracco. Il Tribunale con la sentenza ha dichiarato anche la prescrizione per i fatti "dell'annualità 2008", così come per le fatture emesse dall'aprile 2008. Il giudice, tra l'altro, ha condannato anche a un anno e 6 mesi (il pm aveva chiesto 9 mesi) Marco Isidoro Pollastri e Simona Adele Calcinaghi, titolari dello studio di progettazione Archilabo di Monza e architetti di fiducia dell'industriale. Anche a loro sono state riconosciute le attenuanti generiche, la sospensione condizionale e la non menzione (le motivazioni del verdetto tra 90 giorni). Il presidente del Cda della Bracco Real Estate Srl, Pietro Mascherpa, invece, aveva già patteggiato davanti al gup una multa da 45mila euro. Nell'ambito dell'indagine erano finite sotto la lente di ingrandimento dei finanzieri del Nucleo di polizia tributaria della Gdf di Milano, che hanno eseguito nel marzo 2015 anche un sequestro preventivo di un milione e 42mila euro (somma poi dissequestrata), fatture per un totale di oltre tre milioni di euro emesse dai due architetti per i lavori in cinque case di proprietà dell'ex vicepresidente di Confindustria. Secondo le accuse, le fatture per lavori di ristrutturazione e riqualificazione venivano emesse con false causali, facendole risultare come pagamenti di forniture o prestazioni per aziende del gruppo. In questo modo, sempre stando alle indagini, sarebbero stati indicati "nelle dichiarazioni dei redditi e Iva delle società Bracco Spa, Bracco Imaging Spa, Bracco Real Estate Srl, Spin Spa e Ceber Srl", relative agli anni tra il 2008 e il 2013, "elementi passivi fittizi per complessivi euro 3.064.435 con un'imposta evasa complessiva ai fini Ires e Iva di euro 1.042.114,70".

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Castelli Romani

Tragedia sul Lago di Castel Gandolfo: due ragazzi perdono la vita nel tentativo disperato di salvarsi

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Castel Gandolfo (RM) – Un dramma si è consumato ieri pomeriggio sul Lago Albano di Castel Gandolfo, dove due giovani hanno perso tragicamente la vita. L’incidente ha lasciato sotto shock la comunità locale e i numerosi turisti presenti, suscitando un profondo senso di tristezza e smarrimento.

I due ragazzi, stavano trascorrendo una giornata di relax al lago quando è avvenuto l’incidente. Secondo le prime ricostruzioni, uno dei due giovani si sarebbe allontanato dalla riva per una nuotata, ma sarebbe stato colto da un malore o dalle correnti improvvise, che in quel punto del lago sono particolarmente insidiose. Il secondo ragazzo, vedendo l’amico in difficoltà, non ha esitato un attimo e si è gettato in acqua nel disperato tentativo di salvarlo. Purtroppo, però, nessuno dei due è riuscito a tornare a riva.

I bagnanti presenti hanno lanciato subito l’allarme, ma nonostante l’intervento tempestivo dei soccorsi, per i due ragazzi non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono intervenuti immediatamente i Carabinieri di Castel Gandolfo, i Vigili del Fuoco di Marino e un’unità della Protezione Civile, supportati da un gommone in servizio sul lago. È stato richiesto anche l’intervento di un’ambulanza e di un elicottero del 118, ma purtroppo, quando i soccorritori sono riusciti a recuperare i corpi, i giovani erano già privi di vita.

“Siamo devastati,” ha dichiarato un residente di Castel Gandolfo, visibilmente commosso. “Conosciamo bene il lago e sappiamo quanto possa essere pericoloso. Ogni anno si ripetono tragedie come questa, nonostante tutti gli sforzi per garantire la sicurezza.”

Il Lago Albano, famoso per le sue acque cristalline e il paesaggio incantevole, nasconde insidie che spesso vengono sottovalutate. Le correnti, i fondali scoscesi e i repentini cambi di profondità lo rendono particolarmente pericoloso, soprattutto per chi non è un nuotatore esperto. Negli ultimi anni, le autorità locali hanno adottato diverse misure di sicurezza, tra cui l’attivazione di un servizio di sorveglianza durante la stagione estiva e l’adozione di protocolli specifici per le emergenze in acqua. Tuttavia, nonostante questi sforzi, gli incidenti continuano a verificarsi.

“Ogni estate ci troviamo a piangere giovani vite spezzate da questo lago,” ha aggiunto un altro abitante del posto. “È una bellezza naturale che purtroppo si trasforma spesso in un pericolo mortale.”

Le forze dell’ordine stanno ora indagando sulle circostanze precise dell’incidente, anche se al momento sembra trattarsi di una tragica fatalità. Nel frattempo, la comunità di Castel Gandolfo si stringe attorno alle famiglie delle vittime, colpite da un dolore immenso e inconsolabile.

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Cronaca

Roma, San Paolo: due ladre tentano di investire la commessa di un negozio dopo la rapina

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ROMA – Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Roma Garbatella sono intervenuti in viale Leonardo Da Vinci, arrestando due donne romane, di 20 e 30 anni, appartenenti a una nota famiglia di nomadi stanziali, con precedenti penali e disoccupate. Le due sono gravemente indiziate di rapina aggravata in concorso.
 
L’episodio è iniziato quando i titolari di un negozio di casalinghi, gestito da cittadini cinesi nel quartiere San Paolo, hanno denunciato che le due donne avevano sottratto diversi articoli per la casa. Una dipendente del negozio, notando il furto, ha cercato di fermarle, ma le due donne, nel tentativo di fuggire, sono salite a bordo della loro auto e hanno cercato di investirla.
 
I Carabinieri, giunti rapidamente sul posto, sono riusciti a bloccare le ladre. La refurtiva, trovata all’interno dell’auto, è stata restituita ai legittimi proprietari. Fortunatamente, la coraggiosa dipendente, visitata dai sanitari del 118, non ha riportato ferite.
 
Successivi accertamenti hanno rivelato che la 30enne era alla guida dell’auto senza patente, mai conseguita, motivo per cui è stata anche sanzionata per violazione al codice della strada. Il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto gli arresti domiciliari per entrambe le donne.
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Castelli Romani

Rocca Priora, arrestati due uomini sorpresi a sotterrare telai di auto rubate

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I Carabinieri della Stazione di Rocca Priora hanno arrestato due uomini italiani, rispettivamente di 59 e 67 anni, entrambi con precedenti penali, accusati di riciclaggio. L’operazione è avvenuta durante un normale servizio di pattugliamento del territorio, quando i militari hanno notato i sospetti intenti a scavare una buca con una ruspa in un terreno situato lungo la via Tuscolana, al chilometro 32. All’interno della buca, i Carabinieri hanno scoperto quattro telai completi di autovetture, successivamente identificati come proventi di furto.
 
Successivamente, i militari hanno eseguito una perquisizione in un capannone nei pressi del luogo del ritrovamento, anch’esso nella disponibilità dei due uomini arrestati. All’interno del capannone, sono state rinvenute numerose parti di veicoli smontati e privi di matricola, le quali sono state immediatamente sequestrate per ulteriori verifiche.
 
I due uomini arrestati sono stati posti agli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni, in attesa dell’udienza di convalida. Le autorità stanno proseguendo le indagini per chiarire ulteriormente la portata dell’attività illegale e identificare eventuali complici.
 
 
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com



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