Connect with us

Cronaca

Corruzione ad Aci Catena: fermati il Sindaco, un consigliere e un imprenditore

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minutiI tre indagati sono accusati di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio

Published

on

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti

di Angelo Barraco
 
Catania – Un’inchiesta della Dda nell’ambito della fornitura di Servizi al Comune di Aci Catena ha portato al fermo del Sindaco Ascenzio Maesano e dell’imprenditore Giovanni Cerami per mezzo della Dia di Catania. E’ stato raggiunto dal provvedimento anche il consigliere comunale nonché presidente della prima commissione Bilancio e Finanza Orazio Barbagallo. I tre indagati sono accusati di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio poiché avrebbero ricevuto una tangente da 15mila euro dall’imprenditore Giovanni Cerami per il rinnovo del contratto di fornitura del servizio di assistenza e manutenzione di sistemi software e hardware del Comune e inoltre vi sarebbe stata l’aggiudicazione del progetto “Home Care” di 252.000 euro finanziato dall’Unione Europea. Carmelo Zuccaro, procuratore di Catania, ha spiegato che l’intervento della Procura con relativi fermi è avvenuto “per interrompere la fuga di notizie”, il Procuratore ha spiegato inoltre che “Vi è stata consapevolezza ell'attenzione che gli investigatori avevano nei loro confronti, vi era una fibrillazione. C'era anche il rischio di una vera e propria fuga di notizie, cioè che gli indagati sapessero di essere sott'indagine”. Si apprende inoltre che Barbagallo e Maesano, nel corso di un’intercettazione, si spartiscono una tangente, in un’altra intercettazione invece Barbagallo e un imprenditore scoprono delle indagini in corso e comunicano in codice, uno riferisce all’altro “vieni vestito leggero”, un messaggio che viene interpretato dagli investigatori come un modo per dire “non portare il telefono cellulare”. Gli inquirenti hanno sequestrato 2.300 euro a casa di Maesano, si trovavano nascosti all’interno di una scatola di scarpe. Maesano è sindaco di Aci Catena da maggio 2012, è stato eletto per la terza volta per il centrodestra. E’ stato inoltre assessore alla Politica finanziaria della Provincia di Catania, deputato regionale del Pdl, dal 1990 al 1993 è stato Consigliere Comunale e dal 1994 al 1999 è stato presidente dell’Aula dell’Ente pubblico. Ha ottenuto 8.793 preferenze quando si è candidato con il Pdl ma secondo il pentito D’Aquino tale risultato sarebbe stato favorito da ambienti malavitosi, accuse respinte da Maesano. D’Aquino ha parlato nel processo Lombardo del 2012 e ha riferito: “Il boss Fichera aveva dato l'incarico di sostenere l'azzurro Maesano ai fratelli Arena, appartenenti alla famiglia che fa riferimento all'ex latitante Giovanni Arena”. Maesano aveva annunciato querele nei confronti del pentito: “Apprendo dagli organi di stampa che un tale D'Acquino, collaboratore di giustizia, afferma de relato il mio presunto coinvolgimento in una compravendita di voti per le elezioni regionali del 2008. Preciso di non avere mai ricevuto alcune comunicazione dall'autorità giudiziaria in merito. Ho piena fiducia nel lavoro della magistratura, rispetto alla quale sono a disposizione per qualsiasi chiarimento. Non ho mai avuto alcuna contiguità con ambienti malavitosi”. Barbagallo ha svolto la mansione di funzionario presso il Comune di Aci Catena e dirigente dell’area economica finanziaria fino al 2010, inoltre è stato anche vice ragioniere capo e successivamente ragioniere capo. Nell’anno 2012 è stato eletto consigliere comunale. 

Continue Reading
Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.