Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
“Dobbiamo garantire le stesse chance di crescita al Sud del Paese e le infrastrutture irrigue sono e saranno, sempre più, un indispensabile asse strategico; basti pensare che un ettaro, raggiunto regolarmente dall’acqua, vale 14 volte di più. I Consorzi di bonifica stanno aprendo, in tutta Italia, cantieri per oltre 1 miliardo di euro per migliorare la gestione idraulica, incrementando la resilienza dei territori ai cambiamenti climatici.”
Riparte da Bologna, dove il Premier, Giuseppe Conte, ha visitato lo stand ANBI al Villaggio degli Agricoltori Coldiretti, la sfida dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), nelle parole del Presidente, Francesco Vincenzi.
In Italia, la superficie irrigata è pari a 3.300.000 ettari, dove nasce l’85% del made in Italy agroalimentare, che garantisce oltre tre milioni di posti di lavoro.
In piena sintonia con ANBI è Paolo De Castro, componente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo: “Gli interessi attorno alle disponibilità idriche sono in aumento soprattutto nella prospettiva della crescente pressione alimentare, ma l’agricoltura non è parte del problema, ma della soluzione. Il futuro dell’agroalimentare italiano dipende dalla disponibilità d’acqua La sua qualità e sostenibilità d’uso saranno centrali nella prossima Politica Agricola Comune.”
Anche Renzo Piraccini, Presidente di Macfrut , l’importante salone internazionale dell’ortofrutta organizzato da CesenaFiere, è sulla stessa lunghezza d’onda: “La crisi di alcune filiere ortofrutticole italiane è vicina al punto di non ritorno; per dare soluzione alla difficile congiuntura serve pragmatismo sul modello di quanto già fatto all’estero e la disponibilità idrica è centrale per ogni politica di rilancio.”
Gli obbiettivi di ANBI sono condivisi anche dai sindacati: Onofrio Rota, Segretario Generale FAI-CISL, rilancia la necessità di approvare la Legge contro il consumo del suolo, salvaguardando così i terreni agricoli; Gabriele De Gasperis, Segretario Generale FILBI-UIL, sottolinea la funzione di “sentinelle del territorio”, svolta dai Consorzi di bonifica ed irrigazione; Andrea Coinu, per il Dipartimento Agricoltura di FLAI-CGIL, evidenzia la capacità tecnologica presente nei Consorzi di bonifica.
“Grazie ad uno sforzo comune – conclude il Presidente di ANBI – abbiamo rimesso la gestione del territorio al centro delle politiche del Paese. Non solo stiamo aprendo nuovi cantieri, garantendo oltre 3.000 posti di lavoro ma, grazie alle professionalità presenti nei Consorzi di bonifica, abbiamo pronti oltre 4000 progetti per oltre 10 miliardi di euro, capaci di attivare circa 50.000 posti di lavoro; di questi 683 interessano le regioni meridionali, dove potrebbero garantire occupazione a circa 11.000 persone. La parola adesso è alla politica.”
Correlati