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Cronaca

Rimini: 17enne violentata in discoteca, le amiche filmano tutto e non fanno nulla

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Tempo di lettura 3 minuti Dopo il danno la beffa, il giorno dopo inviano il video alla loro amica, dove la vittima appare inerme, in balia di un giovane che ne abusava

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di Angelo Barraco
 
Rimini – Una ragazza di 17 anni, completamente ubriaca e priva di autocontrollo, è stata filmata dalle amiche mentre un ragazzo di origini albanese la stuprava nel bagno di una discoteca. Nessuna delle amiche ha fermato quella violenza sessuale che si materializzava sotto gli occhi, che stava trasformando e polverizzando in una sera, la purezza e la serenità di una ragazza che aveva semplicemente bevuto un bicchiere di troppo. Le cosiddette “amiche” della giovane non hanno mosso un dito ma hanno preferito guardare la scena arrampicate nella toilette di fianco in silenzio,  sghignazzando, e filmando tutto con i telefonini per poi diffondere il video su Whatsapp, facendolo diventare virale e annientando per sempre l’immagine di una giovane che ha avuto la sola colpa di non aver avuto a affianco a se persone che non l’hanno aiutata nel momento del bisogno.
 
Indagini La magistratura sta indagando in merito a quanto accaduto. Si cerca di capire se la giovane abbia volutamente esagerato con l’alcol o se la violenza sia iniziata quando la 17enne ha conosciuto il giovane che l’avrebbe indotta a bere per poi trascinarla in bagno e abusarne sessualmente. Quando le fantomatiche amiche si sono accorte dello stupro, non si sono premurate di aiutare la 17enne in difficoltà e in balia di uno sconosciuto che sfruttava il suo stato di incoscienza dovuto al troppo alcol, ma si sono preoccupate esclusivamente di documentare il tutto, ridendo dietro la regia di un film che poteva e doveva essere evitato. Dopo il danno la beffa, il giorno dopo inviano il video alla loro amica, dove appare inerme, in balia di un giovane che ne abusava. Nel video la vittima non viene ripresa in volto.
 
La denuncia La giovane in quel frangente scopre quanto era accaduto la sera prima,  immediatamente si rivolge alla madre e si recano presso i Carabinieri. La magistratura apre un fascicolo per violenza sessuale. Dalle parole della giovane non emergono ulteriori novità in merito a quella sera poiché ha ricordi confusi, gli inquirenti intanto stanno cercando di individuare l’uomo che l’ha violentata. Pochi sono i dettagli emersi dal video, una voce che urla “Scappa” e delle risate in sottofondo che apparterrebbero alle amiche impegnate a filmare.
 
Il ruolo del web Un caso che solleva un polverone in merito alla desensibilizzazione sociale che vige in questo paese, dove la violenza rappresenta l’elemento di affermazione e di supremazia nei confronti di soggetti più deboli e dove l’omertà è legata a principi arcaici e provinciali che fanno da scudo a mentalità materialiste. Il mondo del web rappresenta per molti uno scudo dietro il quale nascondersi e/o rifugiarsi nel momento in cui il mondo reale diventa troppo stretto, privo di stimoli. Quando si chiudono le porte di un’esistenza fatta di luce e colori, i giovani esplorano quelle che sono le infinite vie del web, insidiose e ricche di sorprese che possono portare talvolta ad una crescita culturale di coloro che lo utilizzano con parsimonia e talvolta conducono i giovani ad una lenta regressione. La desensibilizzazione citata poc’anzi, rappresenta uno dei più grandi problemi che dal web si è rapportato alla vita reale, dove i giovani hanno trasformato l’indifferenza di fronte al dolore in elemento di derisione e condivisione con i propri simili, danneggiando irrimediabilmente terze persone. Il potere di internet è noto anche a coloro che non sono pratici di informatica e la diffusione di un video può cagionare danni irreparabili. Bisogna premettere che ognuno è libero di fare ciò che vuole quindi, se un soggetto lo ritiene opportuno, può anche farsi riprendere in atteggiamenti intimi con la consapevolezza di ciò che sta facendo ma se invia il contenuto di ciò che fa  ad amici, deve sempre  tenere bene in mente le possibili conseguenze che tale azione può comportare.  Come è successo nel caso di Tiziana Cantone nel napoletano, giovane 31enne che si è suicidata a seguito della diffusione sul web di un video hard che la vede protagonista in compagnia di un amante. Il video è stato diffuso da alcune amiche-dopo che quest’ultime lo hanno ricevuto dalla ragazza- sui social e nei portali hard. La Procura di Napoli ha aperto un fascicolo per induzione al suicidio. Diversi i commenti sulla rete a seguito della notizia “Non e' il web il lupo cattivo ma chi ne fa uso convinton che dietro un profilo non vi sia nulla di umano e vulnerabile” scrive qualcuno su Twitter, “Se vi indigna il caso di Tiziana Cantone o siete troppo buoni. O troppo ipocriti” scrive qualcun altro. 

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

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“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

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Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

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Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



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