Scienza e Tecnologia
Greedfall, il Gdr in stile coloniale
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5 anni faon
Greedfall, svilupato dai francesi Spiders, è il nuovo gdr per Pc, Xbox One e Ps4 che catapulta il giocatore in un’epoca che strizza l’occhio all’Europa all’Europa del diciottesimo secolo. Il titolo racconta le vicende di De Sardet, un ambasciatore della Confederazione dei Mercanti in partenza da Serene, sua nazione natale, alla volta dell’isola di Teer Frade. Questa terra è un luogo misterioso e semisconosciuto verso il quale è iniziato un processo di colonizzazione, e che pare custodisca la chiave per scongiurare la Malicore, un’epidemia che imperversa sul continente e che sta mietendo migliaia di vite umane. L’avventura inizia nel porto di Serene, subito dopo la creazione del proprio alter ego virtuale attraverso un editor piuttosto profondo, dove oltre all’aspetto fisico del personaggio, vengono applicate le caratteristiche legate al gameplay come forza fisica, destrezza, carisma o conoscenza delle arti magiche. Nel triplice intento di trovare nuove rotte commerciali, nuove risorse naturali ed una cura per la malicore (la piaga di cui sopra), De Sardet viene affiancato da suo cugino più giovane, che, in verità, necessita di una balia più di quanto non dicano i suoi anni. L’incipit è promettente, e l’approccio con un nuovo mondo, con le fazioni che lo animano, con la flora e la fauna locali è a dir poco elettrizzante. In Greedfall più che l’intreccio in sé a destare interesse sono la cura per i particolari, la costruzione dell’universo di gioco, la differenziazione tra le fazioni presenti in game e, soprattutto, le quest secondarie, foriere di informazioni aggiuntive e di abbondanti dosi di lore. Le sei fazioni contribuiscono a rendere credibile il mondo di gioco e ad offrire sempre una sponda al giocatore, con effetti evidenti sull’esito della storia, che può contare su quattro differenti finali. Si spazia dalla popolazione locale, che richiama fortemente i nativi americani, a Theleme, fazione strettamente religiosa con tanto di Inquisizione, passando per i Nauti, peculiare gilda marinaresca che ottiene i suoi membri come pagamento di contratti di lavoro.
Tra tanti giochi di ruolo che scelgono di lasciare esplorare al giocatore mondi devastati, classiche lande fantasy o ambienti urbani contemporanei, allora, l’ambientazione scelta dal team francese, pur non del tutto inedita, risulta fresca e stimolante, e mette realmente il giocatore di fronte a scelte non banali. Peccato che la scarsa espressività facciale dei personaggi di Greedfall e una serie di dialoghi a volte troppo prolissi limitino la godibilità dell’intreccio e delle relazioni tra fazioni, che rimangono comunque tra i punti più alti della produzione, anche in assenza del doppiaggio italiano e con qualche strafalcione tra i sottotitoli. Sin dai primi passi nel mondo di gioco si può respirare un’atmosfera davvero molto particolare: le ambientazioni ricalcano il nostro continente in epoca coloniale, sia per quanto riguarda l’architettura di abitazioni e vascelli che nell’abbigliamento dei personaggi, chiaramente ispirato alle vesti iberiche dell’epoca, e fanno da sfondo ad un mondo popolato da bizzarre creature, mostruosità di ogni genere, magia e arti oscure. Le primissime ore del gioco si svolgono all’interno dell’area portuale di Serene, fungendo un po’ da tutorial per iniziare a metabolizzare le dinamiche del gioco prima di immergersi in un così particolare universo. Diversi sono i compiti che vengono assegnati già in questa fase e che permettono immediatamente di capire che in Greedfall ogni incarico può essere affrontato in diversi modi, a seconda delle proprie inclinazioni. Ad esempio quando ci si trova dinanzi a una persona da cui ottenere preziose informazioni, ad esempio, si può scegliere di propendere per l’utilizzo della dialettica, qualora il livello di carisma sia sufficientemente alto per riuscire a convincerlo a parlare, oppure si può scegliere di optare per le maniere forti, minacciandolo fisicamente facendo leva sul livello di costituzione fisica, o ancora si può optare per la subdola arte della corruzione, offrendo oro in cambio di favori. Libera scelta è lasciata in gran parte di queste situazioni, e le scelte adottate influenzeranno in maniera importante l’universo di gioco, facendo guadagnare lustro agli occhi di una fazione a discapito di un’altra. In sostanza ogni azione avrà sempre pro e contro, quindi grazie a questo sistema Greedfall offre un livello di giocabilità veramente elevato.
Greedfall è un gioco complesso fin dalle prima battute, ma dà grandi soddisfazioni per via delle meccaniche semplici quanto profonde. Una volta avviato il gioco per la prima volta e creato un personaggio, esso va indirizzato verso una delle tre classi iniziali, una basata sugli attacchi corpo a corpo, una sulla magia ed una sugli attacchi indiretti e la furtività, al giocatore sarà lasciata ampia libertà di scelta nel prosieguo della storia, così da creare build miste come maghi/guerrieri capaci di brandire pesanti armi a due mani o tecnici insospettabilmente abili nelle arti curative. Il sistema di crescita del personaggio si basa su tre valori, ovvero abilità, che include tutte le skill attive, attributi, che invece raggruppa quelle passive, e talenti, ovvero ulteriori conoscenze, in genere non legate al combattimento ma utili per facilitarsi la vita nel mondo di gioco, come la capacità di scassinare serrature, preparare pozioni o disinnescare mine. I tre alberi sono di dimensioni molto contenute, ed è possibile, dedicandosi con costanza alle quest secondarie, riempirli tutti anche solamente in una prima run, svilendo un po’ la rigiocabilità del titolo. Per quanto riguarda le missioni secondarie, a nostro avviso, esse rappresentano uno dei punti più alti della produzione. A fronte di un numero generale assai ristretto se confrontato con larga parte della concorrenza, le side-quest risultano ben scritte e sufficientemente varie da invogliare chi gioca ad affrontarle tra una missione principale e quella successiva. Funzionano discretamente anche il sistema di crafting, basilare nell’esecuzione ma sempre chiaro e mai troppo invadente, e la grande libertà di scelta lasciata al giocatore anche in sede di scontro, con una pletora di approcci possibili, dallo stealth alla diplomazia, passando per la coercizione e l’approccio violento. In Greedfall l’esplorazione di Teer Frade avviene con una struttura semi-open world: l’isola è esplorabile liberamente in tutta la sua estensione, ma è suddivisa in zone in cui il passaggio tra una e l’altra richiede un breve caricamento. In queste fasi gli sviluppatori hanno fatto ricorso ad un escamotage semplice quanto geniale per evitare di tediare il giocatore nella seppur brevissima attesa: durante il caricamento si accede infatti ad una sorta di accampamento dove poter organizzare la propria squadra, cambiandone i membri per renderla quanto più equilibrata possibile, modificare il proprio equipaggiamento o potenziarlo attraverso lo strumento di crafting. A proposito di team, è bene sottolineare che in Greedfall il protagonista durante le sue peripezie non è solo ma è accompagnato da due compagni che lo affiancano negli scontri. Essi possono essere reclutati tra i moltissimi personaggi che incrociano il cammino del giocatore e vantano talenti e specializzazioni uniche. Queste abilità possono essere miscelate a dovere per la creazione di una squadra equilibrata e che funzioni. I compagni non rappresentano però delle mere “bocche da fuoco” supplementari. Col passare del tempo infatti le relazioni con loro si fanno più strette, si impara a conoscerli, si scoprono i segreti delle loro vite e affrontando con loro missioni secondarie si potranno instaurare legami sempre più forti.
Per quanto riguarda il sistema di combattimento di Greedfall, esso si basa sull’utilizzo fondamentale di due colpi da breve distanza, attacco leggero e attacco caricato, e da un attacco da lunga distanza, effettuato mediante l’utilizzo della pistola. In fase difensiva due tasti frontali sono designati alla parata ed alla schivata. Parlando delle armi da mischia, queste si dividono in due classi, armi contundenti e da taglio: equipaggiate contemporaneamente nell’inventario queste armi possono essere alternate velocemente, ed il loro utilizzo combinato risulta determinante per distruggere le armature con le prime ed infliggere ingenti danni a bersagli scoperti con le seconde. A livello di giocabilità, tra fasi d’esplorazione, dialoghi con i personaggi, missioni e combattimenti, Greedfall può tenere impegnati tra le 30 e le 60 ore a seconda se si vuole esplorare a dovere il mondo di gioco o se si vuole fare solo l’essenziale. La versione Xbox One da noi testata per questa recensione, offre un livello grafico buono ma non sempre eccellente. Ciò è probabilmente dovuto al fatto che una tale produzione è troppo ambiziosa per uno sviluppatore che ha comunque dei limiti di budget ben precisi. Greedfall, è bene sottolinearlo, rappresenta l’apice della produzione del team transalpino, grazie a scorci mozzafiato e a un lavoro scenico eccellente, tanto sui costumi d’epoca quanto sulle ambientazioni, impreziosito dal supporto all’HDR. Purtroppo però, c’è ancora tanto da lavorare sul comparto animazioni, che rimane povero e generalmente legnoso, sui modelli poligonali, che sono passabili ma non perfetti e, soprattutto, sul massiccio riutilizzo di texture ed asset, che rende tutti gli interni delle case identici tra loro e costringe il giocatore a parlare con i medesimi sette o otto NPC per tutta la durata dell’avventura. L’ambizione del team di sviluppo è assolutamente ammirevole, e il risultato finale è comunque buono in quanto, nonostante Greedfall non sia un titolo perfetto, il gioco resta comunque un’avventura profonda e bella da portare a termine. Tirando le somme, l’ultima opera del team Spiders è sicuramente una sorpresa gradita per gli amanti dei gdr. Una buona giocabilità, la possibilità di fare tante cose e una trama ben strutturata fanno si che non ci si annoi mai. Se quello che si cerca è un gioco di ruolo mediamente difficile, in grado di offrire diverse ore di gioco e abbastanza profondo, allora Greedfall è un titolo che non bisogna lasciarsi scappare.
GIUDIZIO GLOBALE:
Grafica: 7,5
Sonoro: 7,5
Gameplay: 7,5
Longevità: 8,5
VOTO FINALE: 7,5
Francesco Pellegrino Lise