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Cronaca

Marsala: Parco giochi a misura di bimbi disabili grazie ai privati

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Tempo di lettura 5 minuti Una cosa normale che dovrebbe esserci in qualsiasi città, in qualsiasi posto…

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di Angelo Barraco
 
MARSALA (TP) – “Parcobaleno” è il parco giochi di Marsala, ubicato in una lingua di terra che si affaccia sul Lungomare Boeo di Marsala, accanto al Monumento ai Mille e vicino al centro storico. Una splendida cornice con all’interno una tela variopinta di alberi, uno steccato in legno che si affaccia sul mare che graffia le rocce, un prato verde che si estende per chilometri e tanti giochi ludici che catturano la curiosità, la voglia di conoscenza e di scoperta da parte di grandi e piccini.
 
Il 29 marzo del 2016, alle ore 16.30, il parco ha accolto un nuovo gioco ludico,  un “dondolo speciale” per i diversamente abili. Una struttura che può accogliere un bambino con la sedia a rotelle e consentire ad esso di usufruire di un’attività ludica che elimina quelle che sono le barriere che spesso la società innalza dinnanzi ai limiti motori che affliggono molte persone e che generano automaticamente barriere sociali che spesso risultano insormontabili. Un’altalena che annulla le differenze tra bambini abili e diversamente abili, che dinnanzi al gioco, al divertimento e alla condivisione non crea spaccature ma unione.

L'iniziativa dei privati La realizzazione di tale opera è stata portata a compimento e donata alla Città di Marsala grazie alle vendite dei biglietti del Musical “Morse et Vita”, andato in scena il 19 e 20 marzo presso il Teatro Impero di Marsala. L’iniziativa è stata fortemente voluta da alcuni organizzatori e ideatori del Musical. Uno spettacolo teatrale che ha riscosso molto successo nel corso delle rappresentazioni teatrali e successive repliche. All’inaugurazione e consegna dell’altalena alla Città di Marsala c’era Giuseppe Sturiano, Presidente dell’Associazione “La Scintilla”, insieme a lui anche il Sindaco Alberto Di Girolamo e il Presidente del Consiglio Comunale Enzo Sturiano nonché vari consiglieri, assessori e coloro che hanno permesso tutto ciò, ovvero i protagonisti dello spettacolo teatrale. 
 
L’11 giugno del 2016, il “Parcobaleno” si è arricchito ulteriormente di una nuova struttura ludica, un nuovo gioco realizzato in memoria del piccolo Andrea Mistretta, un bambino di 3 anni che il 9 aprile scorso è venuto a mancare in modo tragico, gettando nello sconforto l’intera comunità. Durante i funerali del piccolo è stata lanciata una raccolta fondi dagli amici della famiglia, con lo scopo di lasciare un segno oggettivo in memoria di Andrea Mistretta. Sono stati raccolti 3.800 euro che la famiglia ha deciso di destinare alla costruzione di un gioco per il “Parcobaleno” in memoria del piccolo. Uno scivolo, una finestra dalla quale vi si può arrampicarvi attraverso una scala a corda, un balconcino e sulla fiancata una foto del piccolo con un messaggio “Ciao, mi chiamo Andrea, ho 3 anni e come te amo correre, sorridere, sentire il vento tra i capelli, giocare a palla, rotolarmi sul prato e raccogliere i fiori. Adesso che siamo amici devo chiederti un favore… usa anche per me tutte le parti di questo gioco, impara tutto, diventa bravo e veloce, metti tanta forza in quelle mani, non mollare mai la presa… e alla fine quando avrai completato il giro, fermati un attimo, guarda verso il cielo e sorridi… io sarò lì… e sarò sempre felice. Ciao, Andrea”. Un messaggio con ringraziamenti rivolti alle comunità di Marsala, Trapani e Pantelleria. 
 
La tragica vicenda del piccolo Andrea. E’ il 9 aprile e sono le ore 19,  il piccolo Andrea ha battuto il capo mentre stava giocando in casa. Il piccolo mostra subito segni di sofferenza, vomita e accusa sonnolenza. I genitori si recarono dal pediatra che però suggerisce loro di tornare a casa ma la situazione non migliora, il piccolo sta male e la sintomatologia precedentemente indicata persiste, allora decidono di portarlo immediatamente presso il Pronto Soccorso di Marsala. I medici che lo soccorrono si rendono conto della gravità della situazione e trasportato immediatamente a Palermo, presso l’Ospedale Villa Sofia. Tentano di  salvare la vita del piccolo attraverso un intervento chirurgico, ma l’emorragia cerebrale era molto estesa e successivamente viene dichiarata la morte cerebrale. La famiglia ha presentato una denuncia ai carabinieri con il fine di indagare in merito ai fatti di quella sera.
 
Abbiamo intervistato Giuseppe Sturiano, Presidente dell’Associazione “La Scintilla” che ci ha spiegato come è nata l'iniziativa. 
 
– Come nasce l’iniziativa di istallare un’altalena per disabili al “Parcobaleno”?
L’iniziativa nasce dal confronto con famiglie che hanno problemi di disabilità, poiché io faccio parte di un’associazione all’interno della quale ci sono famiglie di ragazzi disabili. Il principio fondamentale che segue l’associazione è quello di cercare di creare le condizioni per fare integrazione. Dal confronto con alcune famiglie è venuto fuori che è una cosa normale che dovrebbe esserci in qualsiasi città, in qualsiasi posto che ad esempio per i bambini in un parco giochi non c’era, un gioco per i bambini disabili. Questo crea una doppia discriminazione, questi ragazzini si ritrovano a non poter usufruire dei giochi e a non avere qualcosa che non possa essere utile per loro. Nello specifico l’idea dell’altalena è venuta da lì. Io mi occupo di eventi e da parecchi anni a Marsala viene organizzato un musical che è il “Morse et Vita” che io ho fatto. Quest’anno con la mia associazione l’ho ripreso. Il musical da sempre si è occupato di attività sociali e quindi grazie al contributo di tutti coloro che hanno partecipato al musical, abbiamo sposato questa causa da accorpare al musical stesso. Da li si sono avvicinate anche attività private, sponsor e assieme alla collaborazione di tutti siamo riusciti a fare questa cosa. 

– Chi ha contribuito nella realizzazione della struttura?
Materialmente è nata attraverso i contributi raccolti e con il musical. Il supporto di sponsor privati ci ha aiutato sicuramente a realizzare il musical e allo stesso tempo ad avere i fondi per avere l’altalena. 
 
– L’Amministrazione Comunale vi ha aiutati nella realizzazione dell’altalena? Ha contribuito?
L’Amministrazione Comunale ha contribuito nella realizzazione dello spettacolo e ci ha fornito gratuitamente il teatro.
 
– Non vi ha dato fondi per la realizzazione della struttura…
No, ma non ci interessavano nemmeno perché il fatto di averci dato il Teatro a titolo gratuito, per noi è come se avessero contribuito economicamente perché altrimenti avremmo dovuto pagare l’affitto del Teatro. Considerando il periodo di magra assoluta devo dire che questo piccolo aiuto ce l’hanno dato, l’altalena poi è stata posizionata in un parco comunale. E’ una sorta di dare-avere con l’Amministrazione stessa. Questi discorsi non ci interessavano più di tanto, era importante realizzare un progetto che portasse avanti i nostri obiettivi, ovvero eliminare quanto più possibile le barriere e creare integrazione.
 
– Chi gestisce il “Parcobaleno”?
Il Parco è gestito da un ragazzo che ha fatto parte del musical. Noi abbiamo chiesto all’Amministrazione di collocare l’altalena li al “Parcobaleno” perché pensiamo sia un luogo ideale, i gestori ci hanno aiutato fisicamente a posizionarla. 
 
– Come ha reagito la cittadinanza in merito a questa iniziativa?
Devo dire che ha reagito meglio di come io mi aspettassi. Io ho la consapevolezza e anche i ragazzi che collaborano con me, che noi non abbiamo fatto nulla di straordinario, abbiamo donato alla cittadinanza e ai ragazzi diversamente abili e a tutti i ragazzi, la possibilità di giocare in un parco, che è il minimo che ci dovrebbe essere e si potrebbe fare. Tantissima gente ci ha scritto, ci ha telefonato per farci i complimenti, come se avessimo fatto qualcosa di assolutamente straordinario, in realtà questa è una cosa normalissima quindi è bello che molta gente si sia accorta di questo e abbia apprezzato, dall’altro lato il fatto che abbia suscitato così tanto scalpore significa che dobbiamo fare ancora tanto scalpore affinché certe cose diventino cose normali, quello è il nostro obiettivo. 

Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

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“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

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Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

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Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



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