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Cronaca

Ancora tensioni a Ventimiglia, Gabrielli: "Via i migranti dal confine"

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Tempo di lettura 2 minuti Arrivano le istituzioni, a provare a riportare la calma sul confine. Oggi è la volta del governatore ligure Giovanni Toti

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Paolino Canzoneri

GENOVA – La soluzione, per Gabrielli, è allontanare i migranti dalla città: "Dobbiamo decomprimere la situazione a Ventimiglia e c'è un solo modo per farlo, prendere queste persone e portarle da un'altra parte — dice — La situazione è grave ma non tragica, credo che lo sforzo durerà almeno fino alla fine dell'estate. Per quanto offriamo alternative di accoglienza loro vogliono passare la frontiera. Dall'altra parte la disponibilità non c'è e dobbiamo perciò gestire questa situazione di stallo". La tensione e la rabbia dei migranti intenzionati a varcare il confine a Ventimiglia resta ancora molto alta e fuori controllo. Lunedì è stata una giornata di "tregua", i migranti al loro centro, i No Borders continuano per ora silenti il loro campeggio alle porte della città. Intanto arrivano le istituzioni, a provare a riportare la calma sul confine. Oggi è la volta del governatore ligure Giovanni Toti, che visita per la prima volta il centro migranti di campo Roja. Ieri è stato Franco Gabrielli, il capo della polizia, a raggiungere la Liguria per rendere omaggio alla salma del collega e discutere con le questure di Genova e Imperia come affrontare la situazione Domenica pomeriggio erano previsti del cortei e manifestazioni dei No Borders al confine fra Italia e Francia ma sono stati annullati a seguito di tafferugli e dell'arresto in mattinata di una cinquantina di attivisti in un corteo spontaneo improvvisato in presidio sul ponte Doria. Tafferugli si sono registrati anche la sera prima durante una occupazione spontanea dei No Border in una caserma dei Vigili del fuoco dove il sovrintendente capo della Polizia di Stato di Genova Diego Turra di 52 anni, originario di Albenga in Calabria, è deceduto colto da infarto mentre scendeva da un mezzo della Polizia in un fase concitata di lancio di bottiglie da parte dei manifestati, accasciatosi inprovvisamente davanti gli altri colleghi in servizio. Le forze dell'ordine hanno bloccato l'accesso alla città e in poche ore il corteo si è sciolto e la tensione rientrata ma rimane tangibile il dolore e la rassegnazione per la disgrazia del tutto inaspettata. Il capo della Polizia Franco Gabrielli oggi visiterà il Reparto Mobile di Bolzaneto luogo di servizio dell'assistente capo Diego Turra per poi recarsi alla camera mortuaria allestita all'ospedale di Sanremo per rendere omaggio alla salma e incontrarne la famiglia. I No border hanno detto d'esser totalmente estranei alla disgrazia accorsa durante le fasi concitate dei tafferugli che hanno visto improvvisamente l'agente accasciarsi al suolo evidenziando da subito la gravità del malore improvviso. Sottoposti a fermo dalla Polizia una donna toscana e due parigini, uomo e donna, muniti di coltelli e mazze che si suppone volessero partecipare alla manifestazione dei migranti programmata oggi. Il Presidente della Repubblica e il Presidente del Consiglio hanno espresso il loro cordoglio per il decesso dell'agente di Polizia a cui si è unito il ministro Angelino Alfano, cordoglio anche espresso dal capo della Polizia Franco Gabrielli che ha sottolineato quanto l'agente Turra sia stato esempio di altissima virtù istituzionale. Il Presidente della regione Toti rivolgendosi al governo ha espressamente auspicato che i fatti accaduti e la tensione ancora alta al confine pongono serie riflessioni sull'importanza di mantenere il pugno duro in tutta l'area ligure e la necessità di interventi concreti senza inutili perdite di tempo.

Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

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“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

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Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

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Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



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