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Cronaca

MESSINA: ASSESSORE COMUNALE IRRIGAVA 300 PIANTE DI CANAPA, ARRESTATO

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Tempo di lettura 3 minuti Non appena hanno visto le forze dell’ordine hanno tentato la fuga, ma sono stati immediatamente raggiunti e bloccati

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di Angelo Barraco
 
Messina – E’ stato arrestato un assessore comunale di 27 anni di un centro della provincia di Messina che coltivava, insieme al fratello di 21 anni, una vasta piantagione di canapa indiana costituita da 300 piante alte due metri. Le generalità dei due soggetti non sono state rese ancora note. Quando i Carabinieri sono giunti in loco, i due soggetti stavano irrigando la vasta piantagione che si trova vicino un torrente e nascosta tra la vegetazione. Non appena hanno visto le forze dell’ordine hanno tentato la fuga, ma sono stati immediatamente raggiunti e bloccati dai militari che avevano circondato il terreno circostante. Tale attività rientra nella serie di controlli speciali messi in atto a seguito dell’agguato a Giuseppe Antoci, presidente del Parco dei Nebrodi. L’agguato è avvenuto sulla strada statale che collega San Fratello a Cesarò. Antoci stava rientrando da una manifestazione a Santo Stefano di Camastra a bordo dell’auto blindata con polizia a volante quando hanno dovuto arrestare il rientro a causa di grossi sassi predisposti sull’asfalto che impedivano la viabilità quando all’improvviso una raffica di colpi d’arma ha investito l’automobile blindata con Antoci al suo interno. L’azione della scorta è stata immediata e ha messo in fuga i sicari. L’agente e il Presidente sono stati successivamente portati in Ospedale. Antoci è rimasto illeso, ha dichiarato successivamente “Sto bene. Il mio grazie va alla Polizia di Stato per avermi salvato la vita. Il mio impegno non si ferma e vado avanti”. Secondo una prima ricostruzione i sicari hanno sparato intorno alle 2, non è dato sapere se i sicari siano rimasti feriti. Giuseppe Antoci è noto per le sue battaglie contro la mafia e tempo fa gli avevano spedito un avvertimento con dei proiettili. Il Presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, ha dichiarato “Il vile attentato contro il presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci si lega alla battaglia che insieme stiamo facendo contro la mafia dei pascoli e all'azione di moralizzazione che stiamo portando avanti, che ha gia' portato a diversi arresti sul territorio”, ha aggiunto inoltre “Sono tutti illesi grazie all'azione di coraggio dei poliziotti. Occorre rafforzare le misure di sicurezza a favore di Antoci e intensificare l'azione di lotta contro la mafia dei Nebrodi, che pensa ancora di essere potente e immune. Dobbiamo liberare la provincia di Messina dalla mafia dei colletti bianchi e da quella che nei territori esercita un potere violento verso i cittadini”. ono state rinvenute tracce di sangue nei pressi del luogo in cui si è verificato l’attentato, verranno fatti gli esami del Dna. Sono in corso rilievi scientifici anche sulle bottiglie Molotov rinvenute sul luogo. Gli accertamenti vertono sull’individuazione di tracce ematiche sulle bottiglie. Chi ha messo in atto l’agguato ha chiuso la strada con dei massi prima che giungesse l’auto blindata. Si presume che fossero quattro gli uomini che commando armato e che uno di essi sia rimasto ferito durante il conflitto a fuoco con la scorta. Nel corso di una conferenza stampa, Crocetta ha dichiarato “Il sangue sarebbe di uno dei componenti del commando di fuoco rimasto ferito durante la sparatoria”. Antoci ha dichiarato “Voglio continuare ad andare avanti non mi fermeranno. E' stata un'esperienza bruttissima e un momento molto delicato per tutti, sia per me che per i ragazzi della scorta che ringrazio così come tutta la polizia e il questore che si sono messi subito a disposizione. Se non fosse stato per loro sarei morto”. Intanto il Procuratore di Messina si è espresso in merito all’agguato “Quello che emerge è che la mafia sta rialzando la testa la 'terza mafia' della provincia di Messina quella dei Nebrodi, una delle organizzazione criminale tra le più antiche e pericolose. Dopo che i clan di Barcellona Pozzo di Gotto e di Messina sono stati colpiti in maniera forte anche dalle operazioni antimafia, i 'Batanesi' e i 'Tortoriciani' stanno cercando di recuperare terreno e spazi”. Rosario Crocetta ha aggiunto, nel corso di una conferenza stampa, che “Con l'agguato ad Antoci la mafia ha alzato il tiro, lo Stato deve reagire in modo adeguato. Propongo l'invio dell'esercito nei comuni del Parco dei Nebrodi e perquisizioni a tappeto nelle campagne come ai tempi del sequestro Moro e dei Vespri siciliani” e che “Senza un'adeguata reazione da parte dello Stato all'agguato mafioso contro il presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, passerebbe il messaggio di un via libera alla nuova stagione stragista. Non basta rafforzare la scorta ad Antoci e ai sindaci più esposti nell'area dei Nebrodi perché quello che è accaduto è un atto di guerra di altissimo livello, che non si registrava più da anni in Sicilia”.

Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

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“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

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Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

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Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



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