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STRAGE ORLANDO: OBAMA: "LA PEGGIORE STRAGE NELLA STORIA DELL'AMERICA"

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Tempo di lettura 2 minuti Il killer si chiamava Omar Mateen, 30 anni, un americano di origini Afghane

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di Angelo Barraco
 
Orlando (Florida) – L’America è ancora incredula e sconcertata dinnanzi a cotanta crudeltà ed efferatezza messa in atto da una mente criminale senza scrupoli. Alle 2 di notte un uomo armato con fucile d’assalto ha fatto irruzione in un locale gay, il “Pulse”, ha esploso una raffica di proiettili tale da uccidere 50 persone e ferirne 53. Si era inoltre barricato all’interno del locale con degli ostaggi ma non ha fatto loro del male poiché la Polizia lo ha ucciso. Il killer si chiamava Omar Mateen, 30 anni, un americano di origini Afghane. Il padre ritiene che alla base del folle gesto ci sarebbe un odio verso i gay “Il movente religioso non c'entra nulla, ha visto due gay che si baciavano a Miami un paio di mesi fa ed era molto arrabbiato. Siamo scioccati come il resto dell'America”. La strage al club gay è stata rivendicata dallo Stato Islamico attraverso l’Amaq, ovvero l’agenzia del Califfato. Il Site riferisce che “era un combattente dell’Isis”. Il testo della rivendicazione riporta “L'attacco che ha preso di mira il gay club di Orlando, in Florida, e che ha provocato 100 tra morti e feriti, è stato compiuto da un combattente dello Stato islamico”. Quando vi fu l’irruzione, sulla pagina facebook del locale comparve il seguente post “Uscite dal locale e mettetevi a correre”. Fuori dal locale è stato brillare un ordigno e sul corpo del killer sarebbe stato trovato un convegno esplosivo, inoltre si apprende che nella sua auto vi era un altro ordigno. L’FBI ha poi accerchiato la casa del killer, ubicata a Fort Pierce, a sud di Orlando. L’abitazione risulta intestata a Omar Mateen. Rita Katz, direttrice del Site (sito di monitoraggio delle attività Jihadista in rete), scrive su Twitter il seguente post “il miglior regalo per il Ramadan”, inoltre scrive che “Possa Allah accogliere l'eroe che lo ha fatto e ispirare altri a fare lo stesso”.
 
L’America piange i suoi morti e il Presidente Usa Barack Obama, nel corso di una conferenza stampa, ha dichiarato “I nostri cuori sono spezzati oggi. E' stato un atto di terrore e di odio. Manteniamo i valori che ci fanno americani. Dobbiamo dimostrare che siamo un Paese che è soprattutto identificato per l'amore e non per l'odio” ha aggiunto inoltre che “E' un giorno particolare per gli americani che sono lesbiche o gay, transgender o bisessuali, persone che si erano riunite per ballare, per vivere. Pulse era un luogo di solidarietà. L'attacco a qualsiasi americano indipendentemente dalla razza, dalla religione, dagli orientamenti sessuali è un attacco contro tutti noi, contro i valori fondamentali della dignità che identificano il nostro paese. Oggi si segna la peggiore strage nella storia dell'America".
 
Anche dall’Italia arrivano messaggi di cordoglio per le vittime in America. Il portavoce del Papa, padre Federico Lombardi, ha detto “La terribile strage avvenuta ad Orlando, con un numero altissimo di vittime innocenti, ha suscitato nel Papa Francesco e in tutti noi i sentimenti più profondi di esecrazione e di condanna, di dolore e di turbamento di fronte a questa nuova manifestazione di follia omicida e di odio insensato. Il Papa Francesco si unisce nella preghiera e nella compassione alla sofferenza indicibile delle famiglie delle vittime e dei feriti e li raccomanda al Signore perché possano trovare conforto” e ha aggiunto che “tutti ci auguriamo che si possano individuare e contrastare efficacemente al più presto le cause di questa violenza orribile e assurda, che turba così profondamente il desiderio di pace del popolo americano e di tutta l'umanità”.

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Esteri

Trump in vantaggio su Biden: ecco gli ultimi sondaggi

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Donald Trump è in vantaggio su Joe Biden nei sette principali Stati in bilico.

Lo rivela l’ultimo sondaggio del New York Times. Si tratta in particolare di Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin. Il margine più stretto è in Michigan, dove il tycoon ha il 42% delle preferenze contro il 40% del presidente, e in Pennsylvania (43% contro 40%). 

Quasi i due terzi dei democratici ritengono che Joe Biden dovrebbe ritirarsi dalla corsa alla Casa Bianca e consentire al partito di nominare un altro candidato. E’ quanto rileva un sondaggio di Ap-Nord Center for Public Affairs Research. 

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Cronaca

Libano, visita del Cardinale Parolin alle strutture umanitarie dell’Ordine di Malta

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Spirito di vicinanza e comunione d’intenti al centro del ciclo ravvicinato di incontri tra il Governo dell’Ordine di Malta e la Santa Sede iniziato con l’arrivo del Segretario di Stato, Cardinale Pietro Parolin, in Libano per visitare le opere assistenziali del Sovrano Ordine di Malta, e che si è concluso il 27 giugno proprio in concomitanza con il vertice di Stato in Vaticano tra Papa Francesco e il Gran Maestro dell’Ordine, Frà John Dunlup.
 
Nel corso della visita in Libano, Parolin ha celebrato una solenne Santa Messa in memoria di San Giovanni Battista, patrono dell’Ordine di Malta, alla presenza dell’Ambasciatore dell’Ordine in Libano, Maria Emerica Cortese e di alte cariche dello Stato. Il Segretario di Stato si è successivamente recato in alcuni dei centri umanitari gestiti dall’Associazione Libanese dell’Ordine e ha partecipato ad alcune attività caritative.
 
La visita è stata fortemente voluta dal Governo del Sovrano Ordine di Malta proprio per rafforzare lo spirito di comunione e collaborazione con la Santa Sede. Promuovere il viaggio in Libano del Segretario di Stato il Cardinale Parolin, contestualmente alla visita ufficiale del Gran Maestro dal Santo Padre, testimonia l’attenzione a sostegno dei tanti progetti umanitari che l’Ordine porta avanti nel mondo.  Da oltre 70 anni, l’Ordine di Malta è in prima linea nel fornire assistenza sanitaria di base e servizi di sostegno sociale alla popolazione di tutto il Libano. Dal 2020 l’Ordine ha focalizzato il suo impegno su progetti “agro-umanitari” riconoscendo nell’agricoltura un fattore cruciale nell’affrontare le principali questioni umanitarie e in particolare, dopo la crisi economica del 2019 che ha colpito il Paese, per garantire la sicurezza alimentare, promuovere la ripresa economica e sostenere le fasce della popolazione più vulnerabili del Libano. Oggi l’azione umanitaria dell’Ordine di Malta si inserisce nel contesto di una crisi socio economica che vede l’80% della popolazione vivere in una condizione di povertà multidimensionale e in una situazione che, a causa del conflitto Israelo-Palestinese, ha gettato il Paese in uno stato di continuo allarme.
 
Alla luce delle pressanti sfide umanitarie, il programma agro-umanitario è la testimonianza dell’impegno dell’Ordine di Malta nel Paese che attraverso un’ampia rete di iniziative mira a dotare le comunità degli strumenti e delle risorse necessarie per resistere e riprendersi efficacemente dagli shock avversi. Attualmente l’Ordine di Malta gestisce sei Centri agro-umanitari in tutta la nazione e l’attuale copertura di terreni agricoli riguarda il 69,26% del territorio libanese, con l’obiettivo di arrivare al 75% entro la fine di quest’anno.
 
Privo di virus.www.avast.com



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Esteri

Uk, svolta a sinistra: Starmer chiede unità

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Il leader del Partito Laburista, Keir Starmer, è diventato primo ministro e ha esortato il Paese a unirsi a un “governo di servizio”. Nel suo discorso inaugurale, Starmer ha sottolineato l’importanza di superare le divisioni politiche e sociali per affrontare le sfide che il Regno Unito deve affrontare. Ha evidenziato la necessità di collaborazione tra partiti politici, settori economici e comunità per costruire un futuro più prospero e giusto per tutti i cittadini.

Starmer ha delineato le priorità del suo governo, che includono il rafforzamento del sistema sanitario nazionale, la promozione dell’istruzione e della formazione, la lotta al cambiamento climatico, e il miglioramento delle condizioni di lavoro e dei diritti dei lavoratori. Ha anche promesso di affrontare le disuguaglianze economiche e sociali, investendo in infrastrutture e servizi pubblici essenziali.

Il nuovo primo ministro ha chiesto a tutti i cittadini di partecipare attivamente a questo progetto comune, mettendo da parte le differenze ideologiche e lavorando insieme per il bene comune. Ha concluso il suo discorso con un appello all’unità nazionale e alla solidarietà, invitando tutti a contribuire alla costruzione di un futuro migliore per il Regno Unito.

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