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Cronaca

BASILICATA: GRAVI LE ACCUSE DELLA PROCURA PER L'ENI

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Tempo di lettura 2 minuti Smaltimento illecito al centro oli di Viaggino di rifiuti prodotti dall’estrazione petrolifera

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Redazione
 
Potenza – L’inchiesta sul petrolio in Basilicata cresce in modo esponenziale poiché la squadra mobile di Potenza e i Carabinieri del Noe hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari ad altre nove società tra i 70 indagati, tra queste spicca Eni. Bisogna precisare però che gli avvisi notificati non riguardano il filone siciliano, che è ancora aperto, in particolar modo alla rinomata “Cricca del petrolio” con a capo Gianluca Gemelli. Si parla invece di archiviazione per Vito De Filippo (PD), sottosegretario alla salute. Colui che nei mesi scorsi fu indagato per corruzione e per induzione a fini elettorali. Il suo nome non è nell’elenco degli indagati dei due filoni dell’inchiesta sul petrolio. La posizione del colosso Eni è ben diversa poiché l’accusa si basa sullo smaltimento illecito al centro oli di Viaggino di rifiuti prodotti dall’estrazione petrolifera che avrebbero fatto conseguire al colosso un “ingiusto profitto”. Con tale motivazione, il Tribunale del Riesame di Potenza ha confermato il sequestro di due vasche e di un pozzo di reiniezione dell’Eni in Val d’Agri. Secondo i Pm, l’Eni, oltre a reiniettare l’acqua che veniva in superficie con l’estrazione del petrolio svolgeva “altri reflui provenienti da distinti processi di produzione effettuati all'interno del centro oli”. Secondo il Riesame, tali rifiuti non potevano essere smaltiti nelle modalità in cui venivano smaltiti in Val d’Agri. Sono state valutate dal Tribunale le intercettazioni degli indagati e alcune di esse sono state definite “imbarazzanti” ed è stato confermato inoltre che tali conversazioni confermano il quadro accusatorio. Nelle motivazioni si legge inoltre che la difesa non ha contestato i contenuti delle intercettazioni “né ha offerto di esse una qualunque interpretazione alternativa”. Il portavoce Eni, in seguito alle motivazioni del Tribunale del Riesame, riferisce “Eni ribadisce la correttezza del proprio operato e conferma che il Centro Olio Val d'Agri rispetta le best practice internazionali” ha ribadito inoltre “la massima collaborazione alla magistratura e il proprio interesse a che possa essere fatta chiarezza sulla vicenda. Gli esiti delle perizie indipendenti che la società ha promosso, non solo ribadiscono la correttezza dell'impianto ma anche l'assenza di rischi sanitari e ambientali”.

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Cronaca

Incendio nel Materano, morti due vigili del fuoco, “Volevano salvare una famiglia”

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 “Volevano salvare una famiglia, la cui abitazione era messa in pericolo dalle fiamme.

Ma sono caduti in un dirupo e sono stati avvolti dalle fiamme”.

Sono le parole del sindaco di Nova Siri (Matera), Antonello Mele, riferendosi alla morte di due vigili del fuoco in contrada Cozzuolo.

Secondo quanto si è appreso, entrambi avevano 45 anni ed erano in Matera.

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Castelli Romani

Ciampino, episodio di bullismo: la denuncia di una madre su Facebook scatena polemiche

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Un episodio di bullismo avvenuto a Ciampino ha suscitato forti reazioni e polemiche dopo che una madre ha condiviso la sua drammatica testimonianza su Facebook. La signora, madre di un ragazzo di 13 anni, ha raccontato l’incubo vissuto da suo figlio, vittima di un gruppo di coetanei.

Il post, che ha rapidamente raccolto molte reazioni e condivisioni, ha portato alla luce una realtà inquietante e ha acceso un acceso dibattito tra i residenti.

Secondo quanto riportato dalla madre del ragazzo, l’episodio è avvenuto nel parco comunale di Ciampino, dove suo figlio Alessandro stava giocando con alcuni amici. Improvvisamente, un gruppo di ragazzi più grandi si è avvicinato e ha iniziato a insultarlo e a deriderlo. La situazione è degenerata quando uno dei bulli ha spinto Alessandro a terra, facendogli perdere l’equilibrio e ferendolo al ginocchio. Il ragazzo, visibilmente scosso, è tornato a casa in lacrime e con un grande spavento.

Nel suo post, la madre ha scritto: “Mio figlio è tornato a casa oggi con il cuore spezzato e il corpo ferito. Non posso tollerare che i bambini debbano subire tali atrocità. Questo bullismo deve finire!”. Il suo appello ha ricevuto immediato sostegno da parte di molti residenti, che hanno espresso la loro solidarietà nei commenti.

Giovanna, una residente di Ciampino, ha commentato: “È inaccettabile che i nostri ragazzi non possano sentirsi al sicuro nemmeno nei parchi pubblici. Le autorità devono intervenire e prendere provvedimenti immediati”. Un altro commento, di Marco De Santis, aggiunge: “Questi atti di violenza sono vergognosi. I bulli devono essere identificati e puniti, e le scuole devono fare di più per educare i ragazzi al rispetto reciproco”.

Tuttavia, il post ha anche suscitato polemiche e divisioni. Alcuni hanno criticato i genitori dei ragazzi coinvolti, accusandoli di non educare adeguatamente i propri figli. “Dove sono i genitori di questi bulli? Perché non insegnano loro il rispetto e la compassione?”, ha scritto Francesca.

Le autorità locali non hanno tardato a intervenire condannando il gesto.

L’episodio, sebbene doloroso, ha anche sollevato un’importante consapevolezza sulla necessità di promuovere la cultura del rispetto e della solidarietà tra i giovani.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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