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Cronaca

CASO MAUGERI: LA REGIONE LOMBARDIA CHIEDE OLTRE 5 MILIONI A FORMIGONI

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Tempo di lettura 2 minuti L’accusa sostiene che l’ex governatore lombardo avrebbe favorito l’ospedale San Raffaele di Milano e la Fondazione Maugeri con 200 milioni di euro di rimborsi per prestazioni sanitarie non tariff

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Redazione
 
Milano – La Regione Lombardia è parte civile nel processo a carico sul caso Maugeri e che coinvolge Roberto Formigoni e altre nove persone. Il legale rappresentante ha chiesto all’ex governatore lombardo un provvisionale risarcimento danni pari a 5 milioni e 619 mila euro. Formigoni, ricordiamo, è imputato per associazione a delinquere e corruzione. L’accusa sostiene che l’ex governatore lombardo avrebbe favorito l’ospedale San Raffaele di Milano e la Fondazione Maugeri con 200 milioni di euro di rimborsi per prestazioni sanitarie non tariffabili, il tutto sarebbe stato possibile grazie all’approvazione di delibere da parte della giunta lombarda. Ma non è tutto, dalle casse degli istituti sarebbero stati sottratti 70 milioni da Pierangelo Daccò –condannato a 9 anni per il crac del San Raffaele- e Antonio Simone. L’accusa sostiene che i soldi sarebbero serviti “circa otto milioni di euro in benefit di lusso” inoltre l’accusa sostiene che si tratta di “fatti gravissimi di corruzione sistemica durata dieci anni” nei quali sono stati “sperperati 70 milioni di denaro pubblico, con due enti al tracollo, la Maugeri e il San Raffaele”. I pm hanno chiesto per 8 anni e 8 mesi per Antonio Simone e Pierangelo Daccò e hanno definito Formigoni come “Il capo e il promotore “del “gruppo criminale” poiché ha fatto “commercio privato delle funzioni pubbliche”. I magistrati hanno scritto che “abbiamo ricostruito dei fatti gravissimi di corruzione, una corruzione sistemica durata dieci anni. Questo processo dimostra quanto la corruzione sia devastante per il sistema economico, abbiamo avuto qua 70 milioni di euro di denaro pubblico sperperati, con due enti al tracollo, la Maugeri e il San Raffaele, con imprenditori che hanno depredato questi enti e un danno enorme al sistema sanitario”. L’accusa sostiene che tra il 97 e il 2011 sarebbero stati sottratti circa 61 milioni di euro dalle casse del Maugeri e nove milioni dalle casse del San Raffaele tra il 2005 e il 2006. I soldi sarebbero andati sui conti di Daccò e Simone che avrebbero garantito benefit di lusso a Formigoni e lui avrebbe fornito rimborsi indebiti, che per il Maugeri ammonterebbero a circa 200 milioni di euro. I pm spiegano che “Se non ci fosse stato l’arresto di Daccò per il caso San Raffaele e se il fiduciario Grenci non avesse portato la contabilità in Procura, la corruzione sistematica che durava da oltre 10 anni sarebbe proseguita”. L’accusa sostiene inoltre che “senza l’adesione di Formigoni l’associazione per delinquere non sarebbe nata” poi lui fece ordini e pressioni per appoggiare, in cambio di tangenti, gli enti ospedalieri amici. 

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Macabro ritrovamento a Vignale: Il mistero dei resti di neonati in una villetta di Parma

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A Vignale di Traversetolo, Parma, la scoperta dei resti di un neonato e forse di un altro bambino ha sconvolto la tranquilla comunità. I corpi, rinvenuti in un giardino di una villetta abbandonata, hanno portato all’accusa di omicidio e occultamento di cadavere per una ragazza di 22 anni. L’autopsia sul primo neonato ha confermato che il piccolo era nato vivo, ma le cause del decesso restano ignote. Le indagini proseguono sotto il massimo riserbo, con i RIS sul posto e la villetta sotto sequestro.

A dare l’allarme è stato un vicino, e i resti sono stati ritrovati a distanza di un mese l’uno dall’altro. La comunità di Traversetolo, circa 10mila abitanti, è sotto shock, e i dettagli emersi non fanno che aumentare l’angoscia. Il sindaco Simone Dall’Orto ha descritto il quartiere come un’area benestante e tranquilla, dove nessuno si sarebbe aspettato una tragedia del genere.

Gli inquirenti stanno interrogando la giovane e il suo fidanzato, cercando di capire se la ragazza abbia agito da sola o se ci siano stati complici. Il fidanzato, che ha dichiarato di non sapere nulla della gravidanza, ha affermato che la loro relazione si era raffreddata negli ultimi tempi. Un dettaglio significativo è che la giovane era appena tornata da un viaggio in America, postando foto sui social mentre emergevano le notizie sul ritrovamento del cadavere.

La vicenda è ancora avvolta nel mistero, e si attendono ulteriori sviluppi dalle indagini, che potrebbero portare alla scoperta di altri corpi e chiarire le dinamiche di questo oscuro dramma.

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Germania, stretta sui controlli ai confini: un esempio per l’Italia?

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Il governo tedesco introduce controlli rigorosi. Italia pronta a valutare la stessa via per la sicurezza nazionale

Il governo tedesco ha deciso di ripristinare i controlli alle frontiere per sei mesi, sospendendo temporaneamente l’accordo di Schengen. L’iniziativa, annunciata dal cancelliere Olaf Scholz e dal ministro dell’Interno Nancy Faeser, mira a combattere l’immigrazione clandestina e identificare potenziali estremisti islamici. Faeser ha dichiarato: “I controlli ci permetteranno di fermare i criminali e proteggere la sicurezza nazionale”.

In Italia, il governo osserva con attenzione. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha elogiato l’approccio tedesco, affermando che “l’Italia dovrebbe considerare misure simili per garantire il controllo dei flussi migratori e migliorare la sicurezza”.

Anche Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, ha espresso sostegno all’iniziativa, sottolineando la necessità di un rafforzamento delle frontiere esterne dell’UE.

Dall’opposizione italiana, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha criticato la misura, sostenendo che “questo approccio può danneggiare la solidarietà europea”. Schlein ha insistito sulla necessità di politiche migratorie basate sulla condivisione delle responsabilità tra i paesi membri.

Sul fronte tedesco, i Verdi hanno espresso perplessità, ribadendo che i controlli non devono compromettere i diritti umani e chiedendo una maggiore attenzione agli aspetti umanitari della migrazione. Il partito di destra Alternativa per la Germania (AfD), invece, ha applaudito la decisione, richiedendo controlli ancora più severi.

Queste misure giungono in un momento in cui l’Europa è di fronte a una crescente pressione migratoria, e la cooperazione tra gli Stati membri appare cruciale. L’approccio della Germania, sebbene temporaneo, potrebbe fornire spunti per l’Italia, che sta cercando soluzioni a lungo termine per affrontare la gestione dei flussi migratori.

Meloni: Lavoriamo a soluzioni innovative sui migranti, occhi puntati sul modello Albania

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dopo l’incontro con il primo ministro britannico Keir Starmer, ha ribadito la volontà di esplorare nuove strategie per la gestione dei migranti, con particolare attenzione al protocollo Italia-Albania. Meloni ha dichiarato che il progetto richiede ulteriore lavoro, ma potrebbe rappresentare un modello innovativo in Europa per processare le richieste d’asilo. Sottolineata anche la necessità di intensificare la lotta al traffico di esseri umani, unendo forze di sicurezza e intelligence.

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Tentato assassinio a Donald Trump: Fermato un 58enne armato di AK47 in Florida

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Un nuovo attentato contro Donald Trump è stato sventato mentre l’ex presidente giocava a golf nel suo club di West Palm Beach, Florida. Ryan Wesley Routh, 58 anni, proveniente dalle Hawaii, ha puntato un fucile contro Trump. Un agente del Secret Service ha individuato l’arma e aperto il fuoco, mettendo in fuga Routh, poi arrestato senza opporre resistenza. Il sospettato è ora sotto custodia della polizia.

L’FBI ha avviato un’indagine sul tentato omicidio, mentre il movente di Routh rimane oscuro. Tra i suoi post sui social, si evidenzia un forte interesse per la guerra in Ucraina, dove ha tentato di reclutare persone per la causa di Kiev.

L’ex presidente Trump, rassicurando i suoi sostenitori, ha dichiarato: “Sto bene, non mi arrenderò mai”. Questo è il secondo attentato nei suoi confronti in due mesi, aumentando le preoccupazioni per la sua sicurezza.

Il presidente Joe Biden e la vicepresidente Kamala Harris sono stati tempestivamente informati dell’episodio. Harris ha espresso sollievo dichiarando: “Sono felice che stia bene. La violenza non ha posto in America”. Anche Biden ha condannato l’episodio, sottolineando l’importanza della pace e della sicurezza nel paese.

Le misure di sicurezza attorno a Trump sono state intensificate, con la presenza di cecchini a protezione immediata durante l’evacuazione. Le indagini proseguono, mentre l’episodio aumenta la tensione in vista delle prossime elezioni, a soli 51 giorni dall’apertura dei seggi.

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