Costume e Società
SICUREZZA STRADALE: LE IDEE DELLO SCRITTORE FABIO BERGAMO SBARCANO IN PARLAMENTO
Tempo di lettura 3 minuti Bergamo si dedica da anni su questo fronte, ha proposto un pacchetto di idee di natura tecnica ed educativa per salvare gli utenti della strada dai pericoli ed i rischi
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Red. Cronache
Gli incidenti stradali sono una delle più gravi cause di morte tra i giovani a cui si aggiunge lo straziante dolore dei familiari, tutti in un modo o in un altro abbiamo sofferto o visto soffrire persone per questi eventi. Il rischio è sempre presente, ciò che si può fare è cercare di arginare il fenomeno e Fabio Bergamo, uno scrittore che si dedica da anni su questo fronte, ha proposto un pacchetto di idee di natura tecnica ed educativa per salvare gli utenti della strada dai pericoli ed i rischi che essa presenta al giorno d’oggi.
Le sue idee, infatti, saranno oggetto di una interrogazione parlamentare, dopo essere state apprezzate dal Ministero dei Trasporti, l’ASAPS Polizia Stradale, Arma dei Carabinieri, ecc… Citiamo qui le più importanti: lo Stop Avanzato che perfeziona la disciplina dello stop mettendo in comunicazione i veicoli che hanno la precedenza con quelli che intendono impegnare l’incrocio; l’indicatore di tenuta del margine destro per ricordare ai conducenti di guidare in prossimità del margine destro della corsia occupata, tale segnale non solo garantisce il mantenimento della distanza di sicurezza ma permette ai conducenti di osservare visivamente la segnaletica; l’indice di pericolosità stradale che con due livelli informa del pericolo nella sua gravità (col primo livello si guiderà nel rispetto delle norme del CdS, col secondo si guiderà adottando la massima prudenza, ecco pensiamo le curve, le gallerie, i viadotti, le confluenze, ecc..); il DAS che con due delineatori posti a diverse distanze del semaforo facilita l’attraversamento all’incrocio evitando di passare col rosso; la minisospensione della patente per correggere la condotta dei giovani conducenti prima che commettano infrazioni gravi e pericolose; la modifica dell’art. 3 con la definizione dei segnali stradali che il CdS non riporta, la validazione del sorpasso a destra in autostrada, il logo della sua attività costituito da un casco e una cintura uniti insieme con cui spiega la differenza tra la “razionalità scientifica” basata sui dati (ossia tutti i sistemi di sicurezza di cui le auto sono dotate, che in verità possono solo definirsi “sistemi di precauzione”, simboleggiati dalla cintura) e la “razionalità umana” fondata sui Valori Umani tra i quali il più importante è proprio quello della Fede in Dio (la vera sicurezza che scaturisce dalla coscienza del conducente consapevole dei propri limiti e delle proprie responsabilità, simboleggiata dalla testa protetta dal casco), il libretto “Fenomenologia del pedone” a fini didattici per le autoscuole sulla sicurezza degli utenti deboli, il Privia Stop che, con una luce inserita nella parte frontale del veicolo segnala il suo rallentamento ai pedoni che attraversano la strada.
Dal commento ad una sentenza della Corte di Cassazione, disponibile sul suo sito, ha proposto ancora il limite di velocità di 40 Km/h sulle strade a doppio senso, lasciando quello di 50 km/h solo sulle strade a senso unico per aumentare la sicurezza dei pedoni, ed ha coniato, ai fini dell’educazione stradale, il nuovo termine di “limite di transito” nei confronti dei pedoni, più che di limite di velocità destinato esclusivamente ai veicoli, e quello del “dovere di antecedenza” destinato ai conducenti che hanno appunto il dovere di dare ai pedoni la precedenza, quando essi, avendolo segnalato per tempo, attraversano, nei centri abitati, fuori delle strisce pedonali (in Italia muoiono 2 pedoni al giorno e molti rimangono uccisi proprio sugli attraversamenti pedonali); ha proposto nelle rotatorie il limite generale di 40 Km/h e di 30 km/h quando in esse sono presenti dei ciclisti.
Ha realizzato anche un album per i bambini delle scuole elementari dal titolo “Guido anch’io” affinché i più piccoli conoscano la segnaletica. Per la RC Auto ha pensato di includere nel tradizionale contratto, la clausola relativa al “beneficio delle piccole riparazioni” per la revisione periodica della carrozzeria destinata ai conducenti virtuosi ogni 8-10 anni di esperienza di guida in più; proposta che l’Avv. Grazia Ferrara ha già inviato all’ ANIA accompagnata da una sua comunicazione con cui invita i destinatari a prenderla in esame per una sua introduzione. Fabio Bergamo ha in cantiere una proposta di legge sull’omicidio stradale e ancora tanto altro. Ha proposto a Federauto, la federazione dei concessionari di auto in Italia, di includere di serie nell’acquisto delle auto nuove, il seggiolino per la ritenuta dei bambini per le famiglie che hanno un bambino piccolo per il quale vige l’obbligo del suo utilizzo, come prevede il CdS all’art. 172, e per le mamme che sono in dolce attesa. Ha scritto anche un’originale poesia sulla Legge già diffusa nelle scuole e in alcune Chiese, dal titolo: L’Abbraccio Materno della Legge”.
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Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario
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15 Luglio 2024![](https://www.osservatoreitalia.eu/wp-content/uploads/2024/07/IMG_5243.jpeg)
Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.
Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.
L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione
Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.
Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”
L’Umanità di Francesco Tagliente
Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.
La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.
Un Esempio di Vita
La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.
Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.
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