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Costume e Società

Tanti auguri Hashtag, il simbolo che fa tendenza compie 12 anni

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Tanti auguri hashtag: il celebre cancelletto davanti a una parola compie dodici anni. Fu usato per la prima volta il 23 agosto del 2007 e a inventarlo fu il paladino dell’open source Chris Messina. Utilizzato su Twitter per raccogliere sotto un’unica etichetta, cliccabile e navigabile, tutti i post legati a un tema, è poi emigrato verso altri social network, sconfinando anche nel linguaggio comune. Oggi ne vengono utilizzati più di 100 milioni al giorno. Tra i più popolari nei primi sette mesi di quest’anno, quelli legati alla musica, come #Sanremo2019, e alla politica, tra cui compaiono i nomi dei leader e dei partiti più importanti. Per celebrare il compleanno, e il contestuale Hashtag Day, Twitter ha rilasciato come sempre l’elenco degli hashtag più utilizzati nei primi sette mesi dell’anno in Italia, analizzati fino al 31 luglio scorso. La tv la fa ancora una volta da padrona, confermando il ruolo del social dell’uccellino come fedele compagno della visione televisiva o in streaming e in generale come principale canale del fenomeno del cosiddetto “second screen”. Si va dunque da #Amici18 a #TemptationIsland passando per il clamoroso successo di #GameOfThrones fino a un altro reality come il Grande Fratello (#Gf16) o #uominiedonne. Ma anche gli show della sera fra cui #CiaoDarwin e #Cepostaperte. Si vede la tv o l’evento del momento su una delle piattaforme come Netflix & co., si commenta in diretta per apprezzare, deridere, scherzare o commuoversi ma il più delle volte per fare a gara a chi la spara più divertente. Fra gli altri hashtag popolari in questi primi sette mesi dell’anno quelli legati alla boyband coreana #Bts (#Jimin, il cantante Park Ji-min è uno dei componenti, o #bbmastopsocial) e ancora la musica con l’intramontabile #Sanremo2019, che è in assoluto l’hashtag più condiviso sulla piattaforma, seguito appunto da quelli legati all’universo dei Bangtan Boys che, a dispetto del boom, esistono dal 2013 e hanno all’attivo ben undici album. L’altro grande fronte, forse un po’ meno potente rispetto allo scorso anno quando dominava l’elenco degli hashtag più popolari (ma sui 12 mesi e non sui primi sette), è appunto quello della politica. Ci sono gli immancabili #Salvini, #M5S, #PD, #Lega, #dimaio e #conte. Scomparsi, rispetto all’anno precedente, #Roma e #Renzi (che tuttavia, visti gli ultimi sviluppi della crisi di governo, promette di tornare a fioccare nelle bacheche degli appassionati di intrighi istituzionali). Non mancano gli hashtag legati al movimento #facciamorete, nato proprio su Twitter, o alla complicata vicenda di #Bibbiano, uno dei casi più miserevoli di manipolazione propagandistica di un fatto di cronaca e legato sostanzialmente agli ultimi due mesi interessati dalla rilevazione. Ultimo gruppo è quello dello sport. Il calcio su tutti, con gli hashtag #juventus, #milan, #inter, #asroma, #juve, #seriea, #calciomercato e #sarri tra i più condivisi nei primi mesi dell’anno, ad accompagnare la seconda parte di un campionato a senso unico e gli stravolgimenti dell’estate sulle panchine della massima divisione.

F.P.L.

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