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di Angelo Barraco
Carrara – Tragedia alla cava di Carrara, due cavatori sono morti in seguito ad una frana alla cava di marmo a Carrara e morti sotto circa 5mila metri cubi di materiale roccioso, staccatosi durante il taglio di una lastra. Sin da subito sono iniziati i lavori di soccorso presso la cava Gioia a Colonnata ed è stata messa in sicurezza la parte instabile. Il primo cadavere è stato rinvenuto alle ore 6, il secondo cadavere invece è stato rinvenuto alle ore 8.30. Un operaio si è salvato per miracolo perché aveva con se l’imbracatura. Ieri l’allarme è stato dato alle 13,48 e sin da subito si sono adoperati i soccorritori. Secondo una prima ricostruzione dell’incidente, sembrava che i due cavatori fossero caduti, successivamente si è appreso che sarebbero stati sepolti mentre lavoravano sotto la cima della cava. Il segretario della Cgil di Massa Carrara ha detto “Chiederemo al sindaco di Carrara il ritiro della concessione per chi non rispetta le norme di sicurezza in cava. Quei ragazzi lì sotto non ci dovevano stare; è ora di finirla di raccontare frottole ai lavoratori”. Il senatore Daniele Borioli, capogruppo del Pd della Commissione d’Inchiesta sugli infortuni sul lavoro si è espresso in questi termini “Quella di Carrara è un'altra durissima tragedia per il mondo del lavoro. Come Commissione d'inchiesta sugli infortuni del lavoro ci attiveremo per comprendere circostante e responsabilità. E' evidente, però, che occorre lavorare con sempre maggiore intensità per rimuovere alla radice le condizioni di insicurezza che ancora mettono a repentaglio la salute e la vita dei lavoratori”. Anche il presidente della Regone Toscana, Enrico Rossi ha parlato di “incidente gravissimo e inaccettabile su cui è necessario fare piena luce e accertare eventuali carenze legate alla sicurezza. In questi anni come Regione ci siamo dati da fare per la prevenzione e la sicurezza, ma non basta. Dobbiamo impegnarci ancora di più. Così come devono farlo tutti gli organi preposti e le aziende del settore”. Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti scrive “Questa tragedia e' un monito, per tutti, sulla necessita' di intensificare ancora di piu' l'impegno per la prevenzione degli infortuni ed i controlli del rispetto delle norme di sicurezza, specialmente nei settori ad elevata rischiosita' come quello delle attivita' estrattive. Il lavoro deve sostenere la vita delle persone, non distruggerla”.
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