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Redazione Politica
"In questi giorni tutta la discussione politica è al nostro interno, ma il mondo fuori da qui non è interessato alle nostre discussioni. Vuole sapere se può avere risposte dall'Italia". Lo ha detto Matteo Renzi a Classe democratica.
"Il mondo fuori da qui non è preoccupato del nostro ombelico", ha sottolineato Renzi. Poi a chiare lettere ha scandito: ''Quelli che oggi chiedono rispetto della storia del centrosinistra e dell'Ulivo sono quelli che hanno distrutto centrosinistra e Ulivo, consegnando l'Italia a Berlusconi".
"L'Italia – ha avvertito Renzi – ha vissuto per 20 anni come sotto un sortilegio: 'non si può far niente. E' tutto già scritto'. E questo incantesimo lo abbiamo prodotto anche noi quando siamo andati a governare come centrosinistra. Perché oltre a fare cose belle, dal giorno dopo hanno cominciato a dividersi e a litigare, tanto è vero che quelli che oggi mi vogliono dare lezioni e chiedono più rispetto per la storia dell'Ulivo sono quelli che hanno distrutto l'Ulivo consegnando per 20 anni l'Italia a Berlusconi. Quando tocca a noi governare bisogna governare".
E "chi vuole mandarmi a casa fa bene a fare questa battaglia dentro il partito. Se perdo il congresso, resterò lealmente a dare una mano a chi lo vince. Se lo vinco, mi aspetto la stessa lealtà".
Il premier è anche tornato a difendere lo strumento delle primarie. "Non si usino questi ricorsi'' alle primarie del Pd di Napoli "come scusa per chi ha perso per dire che ha vinto… – ha detto – L'alternativa alle primarie sono i capibastone di una volta… Farne a meno, significa fare un passo indietro. Mettere in discussione il principio delle primarie offende non il Pd ma la democrazia".
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