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Esteri

LIBIA, INCERTO IL RIENTRO DEGLI ITALIANI: "STATE TRANQUILLI TORNIAMO PRESTO"

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Tempo di lettura 2 minuti Rassicurante anche la nuova telefonata questa mattina ai familiari di Gino Pollicardo, l'altro tecnico liberato in Libia

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Redazione

Libia – Non dovrebbe mancare molto al loro rientro ma i tempi restano comunque incerti per il rientro in Italia di Filippo Calcagno e Gino Pollicardo, i due tecnici liberati in Libia. "Domani andremo a Sabrata per tenere una conferenza stampa e poi consegneremo i corpi e i due italiani già domani": lo ha detto per telefono all'ANSA il Direttore del dipartimento media stranieri del governo Tripoli, Jamal Zubia, senza fornire altri dettagli.

"State tranquilli, torno presto". E' il messaggio che in più telefonate Filippo Calcagno, 65 anni, uno dei tecnici della Bonatti liberati in Libia, ha fatto alla sua famiglia, a Piazza Armerina, nell'Ennese. Lo riferisce la nuora, Ivana, che parla di "nuovo giorno". Sul rientro dice che loro "non sanno ancora tempi e modalità", né se lo aspetteranno a casa o se andranno, eventualmente, a Ciampino (Roma), dove potrebbe atterrare il volo proveniente dalla Libia. "Sicuramente – spiega la donna – oggi per noi è un nuovo giorno, ma la nostra è una felicità spezzata perché il nostro pensiero costantemente va alle famiglie dei due colleghi di Filippo che non potranno riabbracciare i loro cari. Finalmente siamo riusciti un poco a dormire – aggiunge – rispetto ai mesi passati nell'angoscia ad aspettare". E ricostruisce un particolare legato al suo viaggio di nozze con suo marito Gianluca: il suocero era rientrato per partecipare al matrimonio, poi era ripartito per la Libia dove è stato sequestrato alcuni giorni dopo. "Io e Gianluca – ricorda – eravamo in viaggio di nozze a New York da tre giorni e siamo rientrati subito a casa. Sono stati mesi terribili. Adesso siamo in attesa frenetica per poterlo vedere il più presto possibile. E anche lui non vede l'ora di tornare a casa dalla sua famiglia".

Rassicurante anche la nuova telefonata questa mattina ai familiari di Gino Pollicardo, l'altro tecnico liberato in Libia. Nel colloquio con la moglie Ema e con il figlio Gino junior, riferiscono persone vicino alla famiglia, Pollicardo ha detto: "Non piangete più, sto bene e presto sarò a casa. Sono su di morale – ha detto ancora – non vedo l'ora di tornare. Quando torno – ha promesso alla figlia Jasmine – ti assicuro che facciamo una grande festa per il tuo diciottesimo compleanno". Pollicardo, ha raccontato la moglie Ema, si è scusato con la figlia per non essere stato presente il giorno del suo compleanno, promettendo grandi festeggiamenti al suo rientro. "Ora vado in paese a prendermi a baci e gli abbracci degli abitanti di Monterosso", ha detto Ema fra le lacrime di gioia e ribadendo che la famiglia ha già la valigia pronta, per partire in qualsiasi momento. Pollicardo ha parlato con la moglie e per la prima volta dal suo rilascio anche con i due figli. "Finalmente abbiamo passato una notte normale. Siamo molto più sereni", hanno raccontato, dicendo di essere pronti in qualsiasi momento a partire per Roma per accogliere il loro caro. "Aspettiamo la telefonata", hanno detto. Intanto A casa Pollicardo continuano le visite dei cittadini di Monterosso che così vogliono condividere la gioia del momento dopo lunghi mesi di angoscia. Una amica della moglie di Pollicardo ha anche portato delle rose.

E intanto è sempre oscura la modalità della liberazione dei tue tecnici: non è chiaro se si siano liberati da soli o se in seguito ad un blitz di milizie locali di Sabrata contro un gruppo jihadista. Numerosi sono i punti oscuri sulla dinamica che ha portato alla fine della loro prigionia, come anche alla tragica morte di Salvatore Failla e Fausto Piano

Esteri

Trump in vantaggio su Biden: ecco gli ultimi sondaggi

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Donald Trump è in vantaggio su Joe Biden nei sette principali Stati in bilico.

Lo rivela l’ultimo sondaggio del New York Times. Si tratta in particolare di Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin. Il margine più stretto è in Michigan, dove il tycoon ha il 42% delle preferenze contro il 40% del presidente, e in Pennsylvania (43% contro 40%). 

Quasi i due terzi dei democratici ritengono che Joe Biden dovrebbe ritirarsi dalla corsa alla Casa Bianca e consentire al partito di nominare un altro candidato. E’ quanto rileva un sondaggio di Ap-Nord Center for Public Affairs Research. 

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Cronaca

Libano, visita del Cardinale Parolin alle strutture umanitarie dell’Ordine di Malta

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Spirito di vicinanza e comunione d’intenti al centro del ciclo ravvicinato di incontri tra il Governo dell’Ordine di Malta e la Santa Sede iniziato con l’arrivo del Segretario di Stato, Cardinale Pietro Parolin, in Libano per visitare le opere assistenziali del Sovrano Ordine di Malta, e che si è concluso il 27 giugno proprio in concomitanza con il vertice di Stato in Vaticano tra Papa Francesco e il Gran Maestro dell’Ordine, Frà John Dunlup.
 
Nel corso della visita in Libano, Parolin ha celebrato una solenne Santa Messa in memoria di San Giovanni Battista, patrono dell’Ordine di Malta, alla presenza dell’Ambasciatore dell’Ordine in Libano, Maria Emerica Cortese e di alte cariche dello Stato. Il Segretario di Stato si è successivamente recato in alcuni dei centri umanitari gestiti dall’Associazione Libanese dell’Ordine e ha partecipato ad alcune attività caritative.
 
La visita è stata fortemente voluta dal Governo del Sovrano Ordine di Malta proprio per rafforzare lo spirito di comunione e collaborazione con la Santa Sede. Promuovere il viaggio in Libano del Segretario di Stato il Cardinale Parolin, contestualmente alla visita ufficiale del Gran Maestro dal Santo Padre, testimonia l’attenzione a sostegno dei tanti progetti umanitari che l’Ordine porta avanti nel mondo.  Da oltre 70 anni, l’Ordine di Malta è in prima linea nel fornire assistenza sanitaria di base e servizi di sostegno sociale alla popolazione di tutto il Libano. Dal 2020 l’Ordine ha focalizzato il suo impegno su progetti “agro-umanitari” riconoscendo nell’agricoltura un fattore cruciale nell’affrontare le principali questioni umanitarie e in particolare, dopo la crisi economica del 2019 che ha colpito il Paese, per garantire la sicurezza alimentare, promuovere la ripresa economica e sostenere le fasce della popolazione più vulnerabili del Libano. Oggi l’azione umanitaria dell’Ordine di Malta si inserisce nel contesto di una crisi socio economica che vede l’80% della popolazione vivere in una condizione di povertà multidimensionale e in una situazione che, a causa del conflitto Israelo-Palestinese, ha gettato il Paese in uno stato di continuo allarme.
 
Alla luce delle pressanti sfide umanitarie, il programma agro-umanitario è la testimonianza dell’impegno dell’Ordine di Malta nel Paese che attraverso un’ampia rete di iniziative mira a dotare le comunità degli strumenti e delle risorse necessarie per resistere e riprendersi efficacemente dagli shock avversi. Attualmente l’Ordine di Malta gestisce sei Centri agro-umanitari in tutta la nazione e l’attuale copertura di terreni agricoli riguarda il 69,26% del territorio libanese, con l’obiettivo di arrivare al 75% entro la fine di quest’anno.
 
Privo di virus.www.avast.com



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Esteri

Uk, svolta a sinistra: Starmer chiede unità

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Il leader del Partito Laburista, Keir Starmer, è diventato primo ministro e ha esortato il Paese a unirsi a un “governo di servizio”. Nel suo discorso inaugurale, Starmer ha sottolineato l’importanza di superare le divisioni politiche e sociali per affrontare le sfide che il Regno Unito deve affrontare. Ha evidenziato la necessità di collaborazione tra partiti politici, settori economici e comunità per costruire un futuro più prospero e giusto per tutti i cittadini.

Starmer ha delineato le priorità del suo governo, che includono il rafforzamento del sistema sanitario nazionale, la promozione dell’istruzione e della formazione, la lotta al cambiamento climatico, e il miglioramento delle condizioni di lavoro e dei diritti dei lavoratori. Ha anche promesso di affrontare le disuguaglianze economiche e sociali, investendo in infrastrutture e servizi pubblici essenziali.

Il nuovo primo ministro ha chiesto a tutti i cittadini di partecipare attivamente a questo progetto comune, mettendo da parte le differenze ideologiche e lavorando insieme per il bene comune. Ha concluso il suo discorso con un appello all’unità nazionale e alla solidarietà, invitando tutti a contribuire alla costruzione di un futuro migliore per il Regno Unito.

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