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ALITALIA, MANUTENZIONE MOTORI: LE COMMESSE PRENDONO IL VOLO PER ISRAELE

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Tempo di lettura 2 minutiLunedì 29 febbraio sit in sotto la sede centrale dell’INPS organizzato dai sindacati nazionali, per protestare contro il blocco delle prestazioni del Fondo Speciale per il trasporto aereo.

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di Alessandro Ranieri

Dopo il fallimento di Alitalia Maintenance Systems, dichiarato alla fine di settembre dello scorso anno, il MISE e la Regione Lazio hanno iniziato a lavorare per trovare un nuovo investitore che possa rilevare gli impianti e garantire la continuità operativa per questa azienda di revisione e manutenzione di motori aeronautici.

La strada era tutta in salita, con l’ENAC prossimo a revocare le certificazioni, l’INPS che ha interrotto le prestazioni del Fondo Speciale per il Trasporto Aereo e le attrezzature ferme a rischio deterioramento irreparabile.

Ma pare che all'orizzonte ci sia una speranza  e che le trattative stiano portando a qualcosa di concreto. Purtroppo, però, anche a fronte di grandi sacrifici fatti dai lavoratori, Alitalia non sembra fornire la necessaria collaborazione alla soluzione della vertenza. Infatti i motori che fino a qualche tempo fa erano nei suoi hangar per essere revisionati, stanno pian piano prendendo il volo per Tel Aviv, per essere lavorati dalla Bedek.

Le Organizzazioni sindacali esprimono anche la loro preoccupazione per la ventilata possibilità di un contratto decennale con Bedek per la revisione e manutenzione dei motori, che metterebbe definitivamente la pietra sopra ogni possibilità di rilancio di AMS. Forse si poteva attendere e dare queste commesse ad una azienda italiana, favorendone la rinascita e invogliando maggiormente il nuovo investitore, ma soprattutto, mantenendo il lavoro in Italia, il che sembrava normale per la compagnia di bandiera italiana che, peraltro, tante volte ha beneficiato dell’intervento dello Stato.

Per fare presente ancora una volta questa situazione, i sindacati, dopo il sit in dello scorso 24 febbraio sotto il quartier generale di Alitalia, ne hanno organizzato un altro per lunedì 29 febbraio sotto la sede centrale dell’INPS, questa volta organizzato dai sindacati nazionali, riguardando tutto il comparto, per protestare contro il blocco delle prestazioni del Fondo Speciale per il trasporto aereo.