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di Angelo Barraco
Pisa – Per l’attore lombardo Raphael Schumacher,27 anni, non c’è stato nulla da fare. E’ stato dichiarato clinicamente morto in seguito ad uno strangolamento avvenuto nella notte tra sabato e domenica al Teatro Lux di Pisa, durante la rappresentazione di una impiccagione. Ieri è stato dichiarato clinicamente morto poiché alle ore 14.15 le speranze di un’eventuale ripresa si erano ridotte al minimo, la procedura è durata sei ore ed è terminata alle 20.15. Il giovane attore voleva rappresentare un monologo sul disagio esistenziale che terminava con la simulazione di un’impiccagione. La prima ipotesi avvalorata dagli inquirenti è stata quella di un incidente in scena, ma in seguito alla morte dell’attore il capo d’imputazione è cambiato e quattro persone, tra cui due registi e due tecnici dell’associazione The Thing, sono stati iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo. I soggetti dovranno difendersi dall’accusa di mancato rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Uno dei gestori del teatro avrebbe affermato che l’attore avrebbe cambiato la scena finale del suo monologo alla fine, senza avvertire, e avrebbe utilizzato la corda in sostituzione della pistola che era inizialmente prestabilita. Le condizioni di salute dell’attore erano apparse subito critiche sin dal suo arrivo in ospedale poiché era rimasto senza ossigeno per diversi minuti. Tale situazione ha portato al peggioramento delle sue condizioni di salute. Sia la Procura che la famiglia hanno dato l’ok all’espianto degli organi. Sul corpo verrà eseguita l’autopsia.
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