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Cronaca

SCOPERTO "X", IL COMPONENTE DI ANONYMOUS CHE SI INVENTÒ FALSO ATTACCO ISIS A FIRENZE

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Tempo di lettura 2 minuti Si tratta un 29enne, esperto informatico di Aosta

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di Mario Vito Torosantucci

La Polizia di Stato, alle prime luci dell'alba, ha chiuso il cerchio intorno al componente del gruppo Anonymous, il quale, lo scorso 28 dicembre, avrebbe dichiarato in un noto filmato lanciato in rete di aver sventato un attentato, che l'Isis stava per portare a termine in Italia, più precisamente a Firenze. Le indagini, spiega una nota, condotte dai Poliziotti del Cnaipic, del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Torino e della Sezione della Polizia Postale di Aosta, hanno permesso di denunciare un 29enne italiano appartenente al movimento Anonymous e conosciuto al suo interno come "X".

Il 29enne, esperto informatico di Aosta, conosciuto all'interno del movimento Anonymous come 'X' alias 'wArning', è ritenuto, tra l'altro, il fondatore del canale OpParis, il cui fine era quello di individuare profili Twitter ritenuti appartenenti all'organizzazione terroristica responsabile degli attentati in Francia. Su un quotidiano italiano online, lo scorso 28 dicembre, 'X' aveva rilasciato un'intervista nella quale lasciava intendere di avere sventato un attentato che l'Isis stava per portare a termine in Italia, promettendo di condividere ulteriori notizie al termine di un'asserita «attività sotto copertura» che stava conducendo in rete per individuare i membri del commando.

Una notizia che ha impazzato su tutte le testate italiane ed estere, creando un notevole allarme, proprio nel periodo delle festività natalizie. La segnalazione, sia pure di rilievo, non ha trovato però riscontro nelle indagini in corso da parte del Cnaipic (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche), che ha condotto le indagini coordinate dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e dal sostituto procuratore Eugenio Albamonte della Procura di Roma, né tantomeno convergenze nelle analisi degli investigatori della Specialità sulle attuali strategie dei gruppi terroristici legati all'autoproclamato Stato Islamico. Non è passato nemmeno inosservato il particolare per cui la rivendicazione, nonostante fosse stata a nome e per conto di Anonymous, non era stata riportata anche dal suo account riconosciuto come ufficiale OperationItaly, caso, questo, assai singolare.

Sul profilo twitter # OpParisOfficial, il successivo 31 dicembre, 'X' pubblicava un video, nel quale veniva indicata la città diFirenze quale obiettivo dell'attacco. All'inizio del 2016, però, Anonymous Italia si è dissociato dai comunicati e dai video effettuati da 'X' attraverso un comunicato

Anonymous | #OpParis Attentato Sventato [ITA] from Anonymous Italy on Vimeo.

 

Nel comunicato di Anonymous del 2 gennaio scorso si leggeva: "We Are Anonymous. In relazione a quanto apparso nei giorni scorsi sugli organi di stampa, Anonymous Italia intende sottolineare il suo disappunto e distacco totale in merito alle dichiarazioni rilasciate da un membro di nome X". Questo ha consentito agli investigatori del Cnaipic, che da tempo seguivano in rete i movimenti di 'X', di intervenire, ovviamente dopo aver concluso gli ultimi accertamenti finalizzati ad escludere in maniera assoluta che la notizia potesse avere anche il sia pur minimo fondamento. Gli operatori del Cnaipic, con il supporto del compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Torino e della dipendente sezione di Aosta, si sono presentati a casa di 'X' martedì 19 gennaio. All'interno della sua abitazione, spiega una nota della Polizia, è stato rinvenuto numeroso materiale informatico, ora al vaglio degli investigatori. L'analisi del materiale potrà anche chiarire se, con riferimento alla 'bufala natalizià, abbiano concorso anche altri soggetti, spinti a millantare 'successi investigativì in tema di lotta al terrorismo di matrice islamista al solo fine di attribuirsi falsi meriti per acquisire credibilità all'interno di un movimento, quale quello di Anonymous. Al 29enne italiano gli è stata contestata l'associazione per delinquere finalizzata all'accesso abusivo e al danneggiamento di sistemi informatici.

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Cronaca

Incendio nel Materano, morti due vigili del fuoco, “Volevano salvare una famiglia”

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 “Volevano salvare una famiglia, la cui abitazione era messa in pericolo dalle fiamme.

Ma sono caduti in un dirupo e sono stati avvolti dalle fiamme”.

Sono le parole del sindaco di Nova Siri (Matera), Antonello Mele, riferendosi alla morte di due vigili del fuoco in contrada Cozzuolo.

Secondo quanto si è appreso, entrambi avevano 45 anni ed erano in Matera.

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Castelli Romani

Ciampino, episodio di bullismo: la denuncia di una madre su Facebook scatena polemiche

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Un episodio di bullismo avvenuto a Ciampino ha suscitato forti reazioni e polemiche dopo che una madre ha condiviso la sua drammatica testimonianza su Facebook. La signora, madre di un ragazzo di 13 anni, ha raccontato l’incubo vissuto da suo figlio, vittima di un gruppo di coetanei.

Il post, che ha rapidamente raccolto molte reazioni e condivisioni, ha portato alla luce una realtà inquietante e ha acceso un acceso dibattito tra i residenti.

Secondo quanto riportato dalla madre del ragazzo, l’episodio è avvenuto nel parco comunale di Ciampino, dove suo figlio Alessandro stava giocando con alcuni amici. Improvvisamente, un gruppo di ragazzi più grandi si è avvicinato e ha iniziato a insultarlo e a deriderlo. La situazione è degenerata quando uno dei bulli ha spinto Alessandro a terra, facendogli perdere l’equilibrio e ferendolo al ginocchio. Il ragazzo, visibilmente scosso, è tornato a casa in lacrime e con un grande spavento.

Nel suo post, la madre ha scritto: “Mio figlio è tornato a casa oggi con il cuore spezzato e il corpo ferito. Non posso tollerare che i bambini debbano subire tali atrocità. Questo bullismo deve finire!”. Il suo appello ha ricevuto immediato sostegno da parte di molti residenti, che hanno espresso la loro solidarietà nei commenti.

Giovanna, una residente di Ciampino, ha commentato: “È inaccettabile che i nostri ragazzi non possano sentirsi al sicuro nemmeno nei parchi pubblici. Le autorità devono intervenire e prendere provvedimenti immediati”. Un altro commento, di Marco De Santis, aggiunge: “Questi atti di violenza sono vergognosi. I bulli devono essere identificati e puniti, e le scuole devono fare di più per educare i ragazzi al rispetto reciproco”.

Tuttavia, il post ha anche suscitato polemiche e divisioni. Alcuni hanno criticato i genitori dei ragazzi coinvolti, accusandoli di non educare adeguatamente i propri figli. “Dove sono i genitori di questi bulli? Perché non insegnano loro il rispetto e la compassione?”, ha scritto Francesca.

Le autorità locali non hanno tardato a intervenire condannando il gesto.

L’episodio, sebbene doloroso, ha anche sollevato un’importante consapevolezza sulla necessità di promuovere la cultura del rispetto e della solidarietà tra i giovani.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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