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FINLANDIA, SICUREZZA, IMMIGRAZIONE ED ECONOMIA: I TEMI PRINCIPALI NEI DISCORSI DI INIZIO D’ANNO DEI LEADERS DEL PAESE

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Tempo di lettura 6 minuti La crisi dei rifugiati ha colto di sorpresa i responsabili politici

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di Gianfranco Nitti

Nel suo consueto discorso di Capodanno, trasmesso alla nazione  il 1° gennaio 2016, il Presidente della Repubblica Sauli Niinistö ha sottolineato come Finlandia e la Svezia abbiano una grande e comune, opportunità di promuovere la sicurezza del Nord Europa. "La Svezia e la Finlandia sono partner speciali della NATO. La nostra intensificata cooperazione militare sta andando bene ed è molto apprezzato in entrambi i paesi", ha detto. "Nessuno dei nostri paesi è in un'alleanza militare. Insieme, abbiamo forti legami sia con ovest che con l’est, il che fornisce ai due paesi uno status speciale. Questo crea anche opportunità per impegnarsi in un lavoro importante per promuovere la sicurezza e la stabilità del Nord Europa”. Secondo il Presidente, è logico continuare a estendere la cooperazione tra i due paesi in materia di politica estera e di sicurezza. "È nell'interesse di entrambi i paesi promuovere la reciproca sicurezza su base cooperativa, al fine di sviluppare misure di fiducia."

La crisi dei rifugiati ha colto di sorpresa i responsabili politici Niinistö ha sottolineato come la crisi dei rifugiati abbia colto di sorpresa l’Europa, nonostante il fatto che si fosse assistito all’esodo durante gli anni di un enorme numero di persone attraverso il Mediterraneo. "Mentre alcuni sono in fuga da pericoli, altri sono alla ricerca di una vita migliore, ed entrambe sono naturali motivazioni umane. Lo sfruttamento, a volte anche come esercizio di politica di potenza, può anche celarsi dietro questo spostamento di persone".
Il Presidente ha ricordato che anche se nel mondo vi sia un numero incalcolabile di persone che sarebbero dirette verso destinazioni europee, ci sono limiti alla apacità di prendersi cura di loro. "Considero le soluzioni adottate dal governo finlandese come un tentativo di assicurare risorse per aiutare i più bisognosi."
Il Presidente ha anche sottolineato come siano sorti problemi per la popolazione finlandese ma che il lancio di  molotov e la persecuzione o incitamento all'odio nei confronti dei rifugiati sono reati gravi. "Si sono verificati troppi incidenti di questo tipo." Alcuni immigrati, peraltro, hanno commesso dei crimini. "Le autorità devono informare chiaramente su tali atti e le loro conseguenze, indipendentemente dal fatto che gli autori siano finlandesi o immigrati. Ciò contribuirà a calmare le emozioni in aumento ed a stroncare voci sul nascere".
Niinistö ha detto che i finlandesi non sono attratti da idee estremiste ed ha parafrasato la vecchia massima – "Quando in Finlandia …(Quando sei a Roma, fai come fanno i Romani(, ndr)" "L'immigrazione non può mai significare che i nostri valori fondamentali – la democrazia, uguaglianza e diritti umani – siano messi in discussione".

La percezione della sicurezza è cambiata Per Niinistö, il concetto di sicurezza è cambiato. "Ci siamo svegliati in guerra solo quando era su di noi in Europa, con le azioni riprovevoli della Russia in Crimea e Ucraina hanno interrotto la nostra oasi di pace."
La questione chiave sta nel risolvere la crisi siriana. "Gli Stati Uniti e la Russia sono coinvolti, impegnati in combattimento sullo stesso fronte, ma con un idee un po’ diverse su chi sia il nemico. Mentre tale situazione è fonte di pericolo, sta anche costringendoli a cercare soluzioni comuni. Se tali soluzioni si possono trovare in Siria, ciò consentirà sperabilmente un rilassamento delle tensioni altrove." L'aumento delle tensioni internazionali si sono riflesse anche nelle regioni vicino alla Finlandia, ove la Russia e la NATO hanno aumentato la loro presenza militare. Il Presidente ha ribadito la sua posizione sul fatto che la Finlandia sta perseguendo una politica attiva di promozione della stabilità e che questa ha buone prospettive di successo nella regione del Baltico. "I vari Stati non hanno rivendicazioni territoriali tra loro le loro situazioni politiche interne sono stabili. Nonostante il fatto che le tensioni da lontano stiano avendo un impatto, nessuna crisi spontanea sta minacciando di erompere nella regione”.

Gli obiettivi raggiunti e quelli mancati
Soffermandosi sulla situazione e le prospettive economiche del Paese, il Presidente ha detto che la Finlandia ha registrato anni di magra in termini economici, senza alcun grande miglioramento ancora in vista. "Continueremo a vivere con i soldi presi in prestito per qualche tempo, anche se abbiamo già provveduto a correggere questa situazione Tali periodi servono anche per mettere alla prova anche il nostro senso di giustizia, ed anche l’impegno che ognuno di noi profondere in linea con le proprie capacità." Ha quindi aggiunto che la Finlandia non può ora permettersi di dividersi e che la sua maggior forza risiede nella unità come società. Ha incoraggiato le varie parti che effettuano trattative nel mercato del lavoro a raggiungere un accordo: "Non si deve arrivare ad una primavera di contrasti tra di loro". Niinistö si è anche riferito nel suo discorso ai risultati ottenuti, ed alla competitività dei prezzi. "I risultati positivi ottenuti costituiscono una questione importante, molte persone basano su questi  il proprio benessere attuale e futuro. Tali benefici possono essere considerati acquisiti allorquando siano guadagnati e distribuiti.". Tuttavia, questo non è stato sempre il caso, facendo riferimento al fatto che il problema della competitività dei prezzi è stato riconosciuto da tutte le parti, anche se un accordo su come risolvere il problema deve ancora essere raggiunto. "Decidere su chi debba rinunciare ad alcuni vantaggi non è mai facile, e molti sospettano che altri ne raccoglieranno i benefici. I miglioramenti di competitività di prezzi non possono limitarsi ad una semplice divisione dei guadagni. Abbiamo bisogno di assumere impegni sufficientemente generali o addirittura specifici dell'azienda per utilizzare i guadagni come discusso, al fine di salvaguardare posti di lavoro ".

Anche buone notizie e contributi positivi Oltre ai vari problemi che la Finlandia deve affrontare, il Presidente non ha mancato di citare alcune buone notizie. Cominciando dal riferimento all'accordo di Parigi sul clima, alla nascente collaborazione tra gli Stati Uniti e la Russia nella risoluzione del conflitto siriano. "Anche se queste immagini non servono a sconfiggere i nostri nemici comuni, a risolvere il cambiamento climatico od a sconfiggere il terrorismo, sono risultati migliori del previsto."
Al termine del suo discorso, il Presidente, per comunicare speranza ed ottimismo, è tornato ad esemplificare elementi di notizie positive, riferendosi ad uno scolaro che ha fatto molto bene nella raccolta di mirtilli, e all'aumento della volontà di impegnarsi in attività di volontariato e per dare una mano. "Anche se abbiamo molti problemi, c'è anche molto di cui rallegrarsi."

La posizione del Premier: il 2016 come momento della verità….
Anche il  primo ministro finlandese Juha Sipilä, che guida un governo di coalizione tripartitica di centrodestra,  ha rivolto il suo indirizzo tradizionale, il 31 dicembre, cominciandolo con un elogio ad autorità e volontari che hanno partecipato nella gestione della crisi dei rifugiati ad oggi, dicendo che la Finlandia aveva gestito l'afflusso di oltre 32.000 rifugiati ragionevolmente bene. Non ha però lesinato critiche, sulla capacità della nazione di rinnovarsi, definendo il 2016 come “momento della verità”. "Da anni non siamo stati in grado di intraprendere le decisioni e le riforme necessarie. Il nostro mercato del lavoro è poco flessibile e non è stato in grado di rispettare la sua capacità di regolarsi, come avevamo promesso quando abbiamo aderito all'euro. L'unico modo per adattarsi è stato l’aumento del numero di disoccupati e questo non può continuare”.

Lavoretto sgradevole
Il  premier ha proseguito lamentando che il suo Governo ha il "compito sgradevole" di eliminare un divario di sostenibilità del valore di 10 miliardi di euro, ricordando che le misure di austerità sono impostate per rafforzare le finanze pubbliche di circa 4 miliardi di euro, e che le riforme strutturali quali quelle su servizi sanitari e sociali taglieranno la spesa pubblica di altri 4 miliardi. La riforma delle pensioni è già stato approvata dal Parlamento e le decisioni per ridimensionare il governo locale sono previste per l'inizio del 2016.
"Il Governo mira a coprire i restanti 2 miliardi del divario di sostenibilità con altre misure volte a promuovere la competitività e l'occupazione. Se questo obiettivo non venisse raggiunto, nella primavera del 2017 il governo dovrà attivare ulteriori risparmi e aumenti di tasse ".
Dopo i tentativi per assicurare quello che ha definito un 'contratto sociale' tra i sindacati e le associazioni dei datori di lavoro erano falliti per l'ennesima volta all'inizio del dicembre scorso, Sipilä tenterà di superare lo stallo procedendo con il piano del governo di imporre una riforma del lavoro, ovvero tagli e risparmi in stipendi e benefici con cui preme sui negoziatori del suo contratto sociale, se le trattative dovessero andare a vuoto definitivamente. La riforma del lavoro è destinata a ridurre i costi per unità del lavoro del cinque per cento, cominciando ad entrare in vigore nel 2017, se il Parlamento la voterà come legge la prossima primavera.

Sondaggio poco promettente
Peraltro, forse proprio la concreta possibilità che il Governo scavalchi le parti sociali se queste non raggiungessero un accordo, sta avendo effetti non salutari sulla tenuta del Governo nell’opinione pubblica, visto che un recente sondaggio YLE, pubblicato il  30.12 scorso, fa balzare il partito socialdemocratico,SDP, che nelle elezioni politiche della scorsa primavera risultò quarto collocandolo all’opposizione, al primo posto, sopravanzando il Partito di Centro,KESK, del premier Sipilä come il più popolare partito in Finlandia. Nell’aprile 2015 il SDP conseguiva il 16,5% mentre in questo sondaggio sale al 22,7% e il KESK scende al 21,4%, pur rimanendo, con l’alleato KOK, Partito conservatore, ai libelli elettorali del 2015. In discesa i populisti Finlandesi del ministro degli esteri Soini e, in leggero calo, l’alleanza di sinistra ed i Verdi.
 

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Esteri

Trump in vantaggio su Biden: ecco gli ultimi sondaggi

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Donald Trump è in vantaggio su Joe Biden nei sette principali Stati in bilico.

Lo rivela l’ultimo sondaggio del New York Times. Si tratta in particolare di Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin. Il margine più stretto è in Michigan, dove il tycoon ha il 42% delle preferenze contro il 40% del presidente, e in Pennsylvania (43% contro 40%). 

Quasi i due terzi dei democratici ritengono che Joe Biden dovrebbe ritirarsi dalla corsa alla Casa Bianca e consentire al partito di nominare un altro candidato. E’ quanto rileva un sondaggio di Ap-Nord Center for Public Affairs Research. 

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Libano, visita del Cardinale Parolin alle strutture umanitarie dell’Ordine di Malta

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Spirito di vicinanza e comunione d’intenti al centro del ciclo ravvicinato di incontri tra il Governo dell’Ordine di Malta e la Santa Sede iniziato con l’arrivo del Segretario di Stato, Cardinale Pietro Parolin, in Libano per visitare le opere assistenziali del Sovrano Ordine di Malta, e che si è concluso il 27 giugno proprio in concomitanza con il vertice di Stato in Vaticano tra Papa Francesco e il Gran Maestro dell’Ordine, Frà John Dunlup.
 
Nel corso della visita in Libano, Parolin ha celebrato una solenne Santa Messa in memoria di San Giovanni Battista, patrono dell’Ordine di Malta, alla presenza dell’Ambasciatore dell’Ordine in Libano, Maria Emerica Cortese e di alte cariche dello Stato. Il Segretario di Stato si è successivamente recato in alcuni dei centri umanitari gestiti dall’Associazione Libanese dell’Ordine e ha partecipato ad alcune attività caritative.
 
La visita è stata fortemente voluta dal Governo del Sovrano Ordine di Malta proprio per rafforzare lo spirito di comunione e collaborazione con la Santa Sede. Promuovere il viaggio in Libano del Segretario di Stato il Cardinale Parolin, contestualmente alla visita ufficiale del Gran Maestro dal Santo Padre, testimonia l’attenzione a sostegno dei tanti progetti umanitari che l’Ordine porta avanti nel mondo.  Da oltre 70 anni, l’Ordine di Malta è in prima linea nel fornire assistenza sanitaria di base e servizi di sostegno sociale alla popolazione di tutto il Libano. Dal 2020 l’Ordine ha focalizzato il suo impegno su progetti “agro-umanitari” riconoscendo nell’agricoltura un fattore cruciale nell’affrontare le principali questioni umanitarie e in particolare, dopo la crisi economica del 2019 che ha colpito il Paese, per garantire la sicurezza alimentare, promuovere la ripresa economica e sostenere le fasce della popolazione più vulnerabili del Libano. Oggi l’azione umanitaria dell’Ordine di Malta si inserisce nel contesto di una crisi socio economica che vede l’80% della popolazione vivere in una condizione di povertà multidimensionale e in una situazione che, a causa del conflitto Israelo-Palestinese, ha gettato il Paese in uno stato di continuo allarme.
 
Alla luce delle pressanti sfide umanitarie, il programma agro-umanitario è la testimonianza dell’impegno dell’Ordine di Malta nel Paese che attraverso un’ampia rete di iniziative mira a dotare le comunità degli strumenti e delle risorse necessarie per resistere e riprendersi efficacemente dagli shock avversi. Attualmente l’Ordine di Malta gestisce sei Centri agro-umanitari in tutta la nazione e l’attuale copertura di terreni agricoli riguarda il 69,26% del territorio libanese, con l’obiettivo di arrivare al 75% entro la fine di quest’anno.
 
Privo di virus.www.avast.com



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Uk, svolta a sinistra: Starmer chiede unità

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Il leader del Partito Laburista, Keir Starmer, è diventato primo ministro e ha esortato il Paese a unirsi a un “governo di servizio”. Nel suo discorso inaugurale, Starmer ha sottolineato l’importanza di superare le divisioni politiche e sociali per affrontare le sfide che il Regno Unito deve affrontare. Ha evidenziato la necessità di collaborazione tra partiti politici, settori economici e comunità per costruire un futuro più prospero e giusto per tutti i cittadini.

Starmer ha delineato le priorità del suo governo, che includono il rafforzamento del sistema sanitario nazionale, la promozione dell’istruzione e della formazione, la lotta al cambiamento climatico, e il miglioramento delle condizioni di lavoro e dei diritti dei lavoratori. Ha anche promesso di affrontare le disuguaglianze economiche e sociali, investendo in infrastrutture e servizi pubblici essenziali.

Il nuovo primo ministro ha chiesto a tutti i cittadini di partecipare attivamente a questo progetto comune, mettendo da parte le differenze ideologiche e lavorando insieme per il bene comune. Ha concluso il suo discorso con un appello all’unità nazionale e alla solidarietà, invitando tutti a contribuire alla costruzione di un futuro migliore per il Regno Unito.

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