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Cronaca

Milano, smantellate 3 bande criminali di albanesi: 17 persone in manette

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MILANO – Alle prime ore dell’alba, nelle province di Milano, Monza e Brianza e Varese, i militari del Comando Provinciale di Milano collaborati da quelli territorialmente competenti hanno dato esecuzione a un fermo di indiziato di delitto – emesso dal PM della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Monza – nei confronti di 17 persone ritenute a vario titolo responsabili di concorso in furto in abitazione, tentato omicidio, ricettazione e detenzione illegale di armi e munizioni.

Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Monza e sviluppate dai Carabinieri della Tenenza di Paderno Dugnano (MI) e dei Nuclei Operativi e Radiomobili delle Compagnie di Sesto San Giovanni (MI) e Abbiategrasso (MI) con metodi tradizionali e l’ausilio di intercettazioni telefoniche e ambientali.

Gli indagati sono tutti uomini di origine albanese, pregiudicati e in Italia senza fissa dimora, e a loro i militari sono giunti in quanto gli stessi erano soliti darsi convegno nei parcheggi del Centro Commerciale “Brianza” di Paderno Dugnano (MI) dove giungevano a bordo di autovetture intestate a prestanome, alcune di queste già segnalate come mezzi utilizzati in occasione di furti in abitazione; grazie ai servizi di osservazione fatti in tale luogo da parte di militari in abiti civili e ai successivi controlli fatti su strada da pattuglie con i colori d’istituto, preventivamente allertate, è stato possibile giungere all’esatta identificazione di tutti i malviventi, i quali, seppur operando in aree diverse, in caso di necessità ricorrevano al mutuo soccorso andando ad integrare un gruppo piuttosto che l’altro.

I Carabinieri hanno così scoperto e smantellato tre distinti gruppi di criminali che in appena quattro mesi, dallo scorso aprile, si sono resi autori di ben 57 furti in abitazione consumati o tentati di notte, talvolta anche con la presenza di dimoranti, nelle province di Milano (23), Monza e Brianza (1), Brescia (1), Como (8), Cremona (4), Lecco (3) e Varese (17), tra le quali si spostavano a bordo di autovetture di grossa cilindrata intestate a prestanome o con targhe clonate.

Uno dei gruppi, a seguito di un furto in appartamento consumato a Castellanza (VA) la notte del 13 maggio 2019, al fine di guadagnare la fuga hanno tentato di investire due carabinieri che erano intervenuti per bloccarli. Nella circostanza, solo grazie alla loro prontezza di riflessi, i militari hanno evitato l’investimento buttandosi a terra, dopo aver attinto con dei colpi d’arma da fuoco il motore dell’auto che li puntava, riportando lievi ferite.

Nel complesso le attività hanno inoltre consentito di rinvenire e sequestrare due pistole, un revolver calibro 357 magnum e una semiautomatica calibro 9×21 con 11 munizioni di vario calibro, entrambe di provenienza furtiva, due autovetture intestate a prestanome, numerosi attrezzi atti allo scasso, radio portatili, 2.000 euro in contanti e altra refurtiva.

I fermati, che sono stati assicurati alla giustizia e associati presso il carcere di Monza, erano in procinto di lasciare il territorio nazionale per tornare in Albania.

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Cronaca

Incendio nel Materano, morti due vigili del fuoco, “Volevano salvare una famiglia”

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 “Volevano salvare una famiglia, la cui abitazione era messa in pericolo dalle fiamme.

Ma sono caduti in un dirupo e sono stati avvolti dalle fiamme”.

Sono le parole del sindaco di Nova Siri (Matera), Antonello Mele, riferendosi alla morte di due vigili del fuoco in contrada Cozzuolo.

Secondo quanto si è appreso, entrambi avevano 45 anni ed erano in Matera.

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Castelli Romani

Ciampino, episodio di bullismo: la denuncia di una madre su Facebook scatena polemiche

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Un episodio di bullismo avvenuto a Ciampino ha suscitato forti reazioni e polemiche dopo che una madre ha condiviso la sua drammatica testimonianza su Facebook. La signora, madre di un ragazzo di 13 anni, ha raccontato l’incubo vissuto da suo figlio, vittima di un gruppo di coetanei.

Il post, che ha rapidamente raccolto molte reazioni e condivisioni, ha portato alla luce una realtà inquietante e ha acceso un acceso dibattito tra i residenti.

Secondo quanto riportato dalla madre del ragazzo, l’episodio è avvenuto nel parco comunale di Ciampino, dove suo figlio Alessandro stava giocando con alcuni amici. Improvvisamente, un gruppo di ragazzi più grandi si è avvicinato e ha iniziato a insultarlo e a deriderlo. La situazione è degenerata quando uno dei bulli ha spinto Alessandro a terra, facendogli perdere l’equilibrio e ferendolo al ginocchio. Il ragazzo, visibilmente scosso, è tornato a casa in lacrime e con un grande spavento.

Nel suo post, la madre ha scritto: “Mio figlio è tornato a casa oggi con il cuore spezzato e il corpo ferito. Non posso tollerare che i bambini debbano subire tali atrocità. Questo bullismo deve finire!”. Il suo appello ha ricevuto immediato sostegno da parte di molti residenti, che hanno espresso la loro solidarietà nei commenti.

Giovanna, una residente di Ciampino, ha commentato: “È inaccettabile che i nostri ragazzi non possano sentirsi al sicuro nemmeno nei parchi pubblici. Le autorità devono intervenire e prendere provvedimenti immediati”. Un altro commento, di Marco De Santis, aggiunge: “Questi atti di violenza sono vergognosi. I bulli devono essere identificati e puniti, e le scuole devono fare di più per educare i ragazzi al rispetto reciproco”.

Tuttavia, il post ha anche suscitato polemiche e divisioni. Alcuni hanno criticato i genitori dei ragazzi coinvolti, accusandoli di non educare adeguatamente i propri figli. “Dove sono i genitori di questi bulli? Perché non insegnano loro il rispetto e la compassione?”, ha scritto Francesca.

Le autorità locali non hanno tardato a intervenire condannando il gesto.

L’episodio, sebbene doloroso, ha anche sollevato un’importante consapevolezza sulla necessità di promuovere la cultura del rispetto e della solidarietà tra i giovani.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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