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Esteri

ELEZIONI IN SPAGNA: VINCE IL CENTRODESTRA DI MARIANO RAJOY

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Tempo di lettura 2 minuti il numero di seggi che avrebbe ottenuto oscilla dai 114 ai 118

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di A.B.
 
Madrid – Le elezioni politiche in Spagna vedono la vittoria Partido Popular (PP) centrodestra, guidato dal premier Mariano Rajoy. Secondo i primi dati che emergono, il numero di seggi che avrebbe ottenuto oscilla dai 114 ai 118, sono stati invece circa 81-85 i seggi ottenuti dai socialisti del PSOE, Podemos (sinistra) invece ha ottenuto 76-80 seggi, infine Ciudadanos 47-50. A diffondere gli exit poll è stata la tv RTVE e proprio da questi dati emerge come nessun partito abbia conquistato i 176 seggi necessari per la maggioranza.
 
I dati emersi da questa elezione indicano due elementi importanti da tenere sott’occhio, anche a livello storico, ovvero un allontanamento del consenso nei confronti dei popolari e dei socialisti che si sono alternati dal 1982 in Spagna, inoltre un altro dato importante riguarda il Partito Popolare che è passato da 186 deputati eletti nel 2011 a 114-118, perdendo quindi circa 60 seggi.
 
Anche i socialisti hanno subito notevoli perdite poiché alle precedenti elezioni avevano ottenuto 110 seggi, oggi invece hanno ottenuto un numero di seggi che va tra gli 81 e gli 85. In terza posizione ci sono i Podemos capeggiati da Pablo Iglesiasi, l’indiscusso protagonista delle proteste degli “Indignados” che ha ottenuto 76-80 deputati. Non supera i PSOE in termini di seggi, ma lo fa in numero di voti raggiungendo il 21,7%.
 
Il movimento liberale Ciudadanos con a capo Albert Rivera ha raggiunto la quarta posizione.  Intanto il vincitore delle elezioni, Mariano Rajoy, ha dichiarato dopo il voto in Spagna: “Lo ribadisco, chi vince le elezioni deve cercare di formare il governo. Cercherò di formare un governo stabile, di cui la Spagna ha bisogno quindi cercherò accordi, dialogherò ma nell'interesse del Paese.
 
La Spagna ha bisogno di stabilità, sicurezza, certezza e fiducia”. In seguito alla vittoria ha dichiarato invece che il suo obiettivo sarà quello di formare un governo stabile e che “inizia una tappa non facile, sarà necessario parlare molto e raggiungere accordi”

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Esteri

Trump in vantaggio su Biden: ecco gli ultimi sondaggi

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Donald Trump è in vantaggio su Joe Biden nei sette principali Stati in bilico.

Lo rivela l’ultimo sondaggio del New York Times. Si tratta in particolare di Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin. Il margine più stretto è in Michigan, dove il tycoon ha il 42% delle preferenze contro il 40% del presidente, e in Pennsylvania (43% contro 40%). 

Quasi i due terzi dei democratici ritengono che Joe Biden dovrebbe ritirarsi dalla corsa alla Casa Bianca e consentire al partito di nominare un altro candidato. E’ quanto rileva un sondaggio di Ap-Nord Center for Public Affairs Research. 

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Cronaca

Libano, visita del Cardinale Parolin alle strutture umanitarie dell’Ordine di Malta

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Spirito di vicinanza e comunione d’intenti al centro del ciclo ravvicinato di incontri tra il Governo dell’Ordine di Malta e la Santa Sede iniziato con l’arrivo del Segretario di Stato, Cardinale Pietro Parolin, in Libano per visitare le opere assistenziali del Sovrano Ordine di Malta, e che si è concluso il 27 giugno proprio in concomitanza con il vertice di Stato in Vaticano tra Papa Francesco e il Gran Maestro dell’Ordine, Frà John Dunlup.
 
Nel corso della visita in Libano, Parolin ha celebrato una solenne Santa Messa in memoria di San Giovanni Battista, patrono dell’Ordine di Malta, alla presenza dell’Ambasciatore dell’Ordine in Libano, Maria Emerica Cortese e di alte cariche dello Stato. Il Segretario di Stato si è successivamente recato in alcuni dei centri umanitari gestiti dall’Associazione Libanese dell’Ordine e ha partecipato ad alcune attività caritative.
 
La visita è stata fortemente voluta dal Governo del Sovrano Ordine di Malta proprio per rafforzare lo spirito di comunione e collaborazione con la Santa Sede. Promuovere il viaggio in Libano del Segretario di Stato il Cardinale Parolin, contestualmente alla visita ufficiale del Gran Maestro dal Santo Padre, testimonia l’attenzione a sostegno dei tanti progetti umanitari che l’Ordine porta avanti nel mondo.  Da oltre 70 anni, l’Ordine di Malta è in prima linea nel fornire assistenza sanitaria di base e servizi di sostegno sociale alla popolazione di tutto il Libano. Dal 2020 l’Ordine ha focalizzato il suo impegno su progetti “agro-umanitari” riconoscendo nell’agricoltura un fattore cruciale nell’affrontare le principali questioni umanitarie e in particolare, dopo la crisi economica del 2019 che ha colpito il Paese, per garantire la sicurezza alimentare, promuovere la ripresa economica e sostenere le fasce della popolazione più vulnerabili del Libano. Oggi l’azione umanitaria dell’Ordine di Malta si inserisce nel contesto di una crisi socio economica che vede l’80% della popolazione vivere in una condizione di povertà multidimensionale e in una situazione che, a causa del conflitto Israelo-Palestinese, ha gettato il Paese in uno stato di continuo allarme.
 
Alla luce delle pressanti sfide umanitarie, il programma agro-umanitario è la testimonianza dell’impegno dell’Ordine di Malta nel Paese che attraverso un’ampia rete di iniziative mira a dotare le comunità degli strumenti e delle risorse necessarie per resistere e riprendersi efficacemente dagli shock avversi. Attualmente l’Ordine di Malta gestisce sei Centri agro-umanitari in tutta la nazione e l’attuale copertura di terreni agricoli riguarda il 69,26% del territorio libanese, con l’obiettivo di arrivare al 75% entro la fine di quest’anno.
 
Privo di virus.www.avast.com



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Esteri

Uk, svolta a sinistra: Starmer chiede unità

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Il leader del Partito Laburista, Keir Starmer, è diventato primo ministro e ha esortato il Paese a unirsi a un “governo di servizio”. Nel suo discorso inaugurale, Starmer ha sottolineato l’importanza di superare le divisioni politiche e sociali per affrontare le sfide che il Regno Unito deve affrontare. Ha evidenziato la necessità di collaborazione tra partiti politici, settori economici e comunità per costruire un futuro più prospero e giusto per tutti i cittadini.

Starmer ha delineato le priorità del suo governo, che includono il rafforzamento del sistema sanitario nazionale, la promozione dell’istruzione e della formazione, la lotta al cambiamento climatico, e il miglioramento delle condizioni di lavoro e dei diritti dei lavoratori. Ha anche promesso di affrontare le disuguaglianze economiche e sociali, investendo in infrastrutture e servizi pubblici essenziali.

Il nuovo primo ministro ha chiesto a tutti i cittadini di partecipare attivamente a questo progetto comune, mettendo da parte le differenze ideologiche e lavorando insieme per il bene comune. Ha concluso il suo discorso con un appello all’unità nazionale e alla solidarietà, invitando tutti a contribuire alla costruzione di un futuro migliore per il Regno Unito.

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