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Il M5s definisce "grave" la modifica apportata dall’AIFA che riguarda il meccanismo di rimborso, che passa da pay back (cash) a nota di crediti: "Lede gravemente gli interessi dei pazienti”
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di Cinzia Marchegiani
Sul farmaco supercostoso che sembrerebbe alla base di un trattamento ad uso compassionevole che costa quasi dai 45 mila euro a 75 mila euro prezzo al pubblico, mentre se sostenuto dalle ASL il prezzo si dimezzerebbe notevolmente, l’AIFA con Determina n. 1.427/2015 pubblicata sulla gazzetta ufficiale del 12 novembre 2015 andava a modificare il meccanismo di rimborso prezzo/volume per le specialità medicinali Sovaldi e Harvoni. Con la modifica apportata l'azienda Gilead dovrà provvedere all'emissione di note di credito, anziché pagamento cash (pay back), per le strutture sanitarie autorizzate fino a concorrenza degli importi dovuti alle regioni per un totale di 193.780.597 euro. Non solo ma è stato anche dichiarato che seguiranno prossime determinazioni al raggiungimento dei successivi scaglioni di trattamento – associate a sconti crescenti – attesi in funzione della rapidità con cui le Regioni provvederanno ad avviare al trattamento con Sovaldi/Harvoni i pazienti che rientrano nei criteri di rimborsabilità fissati dalla CTS.
Chiesto l’intervento dell’AGCOM da parte dei deputati M5s in commissione Affari Sociali. Tuonano i deputati del M5S in commissione Affari Sociali: “La modifica del meccanismo di rimborso, che passa da pay back a nota di credito, riguardo uno dei farmaci innovativi più importanti per l’eradicazione dell'Epatite C, lede gravemente gli interessi dei pazienti. Con la modifica contrattuale introdotta dalla Determina AIFA n.1.427/2015, la ditta Gilead, di fatto, non restituirà alle Regioni oltre 193 milioni di euro bensì darà solo l’opportunità di acquisire, esclusivamente presso di lei, nuovi trattamenti fidelizzando i centri deputati alla somministrazione del farmaco”.
Un’interpellanza per vigilare sull’AIFA. “Il M5S da mesi lamentava una gestione dell'Agenzia Italiana del Farmaco che non fa gli interessi del Paese e, quanto accaduto riguardo la rivisitazione delle clausole contrattuali sul pay back del Sovaldi, ne è solo un’ulteriore dimostrazione. Sull’argomento presenteremo alla Camera un’interpellanza urgente, a prima firma Giulia Grillo, per chiedere ai ministri della Sanità e dell’Economia, che dovrebbero vigilare sull'Agenzia, se sono informati della situazione. Riteniamo – aggiungono i deputati – che questa modifica al contratto possa ledere gravemente la concorrenza in quanto vincola importanti risorse per acquisire trattamenti che potrebbero essere meno costosi, autorizzati dalla stessa Aifa – tutti i contratti sono secretati, per cui è impossibile avere informazioni certe – Più volte, senza mai ottenere risposte serie, abbiamo chiesto al ministro Lorenzin di intervenire affinché l'Aifa agisca nel rispetto dei principi di trasparenza e risparmio".
I deputati del M5S chiedono l’intervento dell’antitrust per contrastare la gestione scellerata dell’AIFA. "Chiederemo – concludono i deputati M5s – all'Autorità garante della Concorrenza del Mercato e a quella dell'Anticorruzione di porre fine a questo scellerato modo di gestire un'Agenzia che governa una spesa superiore ai 25 miliardi di euro l'anno”.
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