“Io non ci stò più” questo il titolo del libro con i consigli pratici per riconoscere un manipolatore affettivo e liberarsene scritto da Roberta Bruzzone la profiler più famosa d’Italia.
La psicologa forense e criminologa investigativa è intervenuta lo scorso sabato all’arena Fellini di Fregene, dove si è tenuta una presentazione del suo ultimo lavoro che è stato discusso insieme alla biologa e genetista forense Marina Baldi, all’avvocato Serena Gasperini e alla giornalista Chiara Rai.
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All’evento era presente anche l’Avvocato specializzato in diritto penale e criminologia Anna Maria Anselmi assessora al Comune di Fiumicino con deleghe ai Servizi sociali, Pari Opportunità, Farmacie, cimiteri, Formazione e Lavoro. E di fronte al numeroso pubblico si sono dunque analizzati quelli che sono i segnali classici per riconoscere i manipolatori affettivi, le trappole che usano per farci fare ciò che vogliono quindi le strategie da mettere in campo per neutralizzarli e le tecniche per allontanarli definitivamente dalla nostra vita.
“Io non ci stò più” è un libro dunque rivolto a tutti, anche a chi pensa di non averne bisogno. E tutti, prima o poi, abbiamo a che fare con un manipolatore affettivo: qualcuno che dice di tenere a noi, ma finisce per farci fare sempre quello che vuole.
La manifestazione è stata introdotta da un momento musicale, molto apprezzato dal pubblico, con l’esibizione della pianista Kasia Chojnacka e del sassofonista Carmelo Iorio.