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Cronaca

GIUGLIANO: PADRE ORCO TORTURAVA IL FIGLIO ANCHE CON SCARICHE ELETTRICHE

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Tempo di lettura 2 minuti In alcune occasioni, uno dei figli, veniva costretto, a torso nudo, a rimanere fuori casa al freddo invernale dove veniva bagnato con secchi di acqua fredda

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di Cinzia Marchegiani

Giugliano (NA) – Una storia da raccapriccio, che parla di violenza dentro le mura della propria casa, di dolore e vergogna che vivono sulla propria pelle i minori, abusati dai propri genitori che diventano l’orco della fiaba, l’aguzzino che impone silenzi e barbarie.

L’arresto dell’algerino di 47 anni. L’arresto del presunto padre orco è avvenuto la sera del 3 ottobre 2015. Le indagini relative a questo delicatissimo caso erano partite dalla denuncia della madre che pochi giorni prima e per la prima volta, denunciava ai Carabinieri della Stazione di Campobasso (città ove, a seguito delle vessazioni, si era rifugiata con i figli) i gravi episodi di continui maltrattamenti e sevizie di cui era vittima da anni.

Figlio e madre vittima di violenza inaudite. I Carabinieri della città molisana, dopo aver effettuato urgenti accertamenti, riferivano alla Procura della Repubblica di Napoli Nord in quanto i fatti si erano verificati in Giugliano.

Racconto dell’orrore del figlio. Particolarmente allarmante è apparso il racconto di uno dei figli anche egli vittima di violenze fisiche e psicologiche. Il ragazzo, infatti, tra l’altro raccontava che in alcune occasioni veniva costretto, a torso nudo, a rimanere fuori casa al freddo invernale dove veniva bagnato dall’indagato con secchi di acqua fredda, mentre, in altre occasioni veniva torturato con scariche elettriche

L’arresto e protezione alle vittime. Le indagini e la scoperta denunciata in procura dagli stessi Carabinieri. Grazie all’indagine effettuata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, i Carabinieri di Varcaturo, stazione dipendente dalla Compagnia di Giugliano in Campania, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 47enne algerino, residente in Giugliano, gravemente indiziato di maltrattamenti nei confronti della moglie e di uno dei figli.

La donna e i minori si trovano attualmente in una struttura protetta, assistiti dai Servizi Sociali, mentre l'uomo è stato tradotto presso la casa circondariale di Napoli –Poggioreale.

Con sgomento la società viene a conoscenza di questi abusi, dove la violenza non rimane confinata solo nei segni materiali, ma nelle ferite che squarciano quelle sicurezze dei minori, ragazzi che diventano vittime silenziose di torture anche e soprattutto psicologiche dei propri genitori aguzzini, cui il tempo difficilmente riuscirà a lenire.

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Cronaca

Incendio nel Materano, morti due vigili del fuoco, “Volevano salvare una famiglia”

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 “Volevano salvare una famiglia, la cui abitazione era messa in pericolo dalle fiamme.

Ma sono caduti in un dirupo e sono stati avvolti dalle fiamme”.

Sono le parole del sindaco di Nova Siri (Matera), Antonello Mele, riferendosi alla morte di due vigili del fuoco in contrada Cozzuolo.

Secondo quanto si è appreso, entrambi avevano 45 anni ed erano in Matera.

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Castelli Romani

Ciampino, episodio di bullismo: la denuncia di una madre su Facebook scatena polemiche

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Un episodio di bullismo avvenuto a Ciampino ha suscitato forti reazioni e polemiche dopo che una madre ha condiviso la sua drammatica testimonianza su Facebook. La signora, madre di un ragazzo di 13 anni, ha raccontato l’incubo vissuto da suo figlio, vittima di un gruppo di coetanei.

Il post, che ha rapidamente raccolto molte reazioni e condivisioni, ha portato alla luce una realtà inquietante e ha acceso un acceso dibattito tra i residenti.

Secondo quanto riportato dalla madre del ragazzo, l’episodio è avvenuto nel parco comunale di Ciampino, dove suo figlio Alessandro stava giocando con alcuni amici. Improvvisamente, un gruppo di ragazzi più grandi si è avvicinato e ha iniziato a insultarlo e a deriderlo. La situazione è degenerata quando uno dei bulli ha spinto Alessandro a terra, facendogli perdere l’equilibrio e ferendolo al ginocchio. Il ragazzo, visibilmente scosso, è tornato a casa in lacrime e con un grande spavento.

Nel suo post, la madre ha scritto: “Mio figlio è tornato a casa oggi con il cuore spezzato e il corpo ferito. Non posso tollerare che i bambini debbano subire tali atrocità. Questo bullismo deve finire!”. Il suo appello ha ricevuto immediato sostegno da parte di molti residenti, che hanno espresso la loro solidarietà nei commenti.

Giovanna, una residente di Ciampino, ha commentato: “È inaccettabile che i nostri ragazzi non possano sentirsi al sicuro nemmeno nei parchi pubblici. Le autorità devono intervenire e prendere provvedimenti immediati”. Un altro commento, di Marco De Santis, aggiunge: “Questi atti di violenza sono vergognosi. I bulli devono essere identificati e puniti, e le scuole devono fare di più per educare i ragazzi al rispetto reciproco”.

Tuttavia, il post ha anche suscitato polemiche e divisioni. Alcuni hanno criticato i genitori dei ragazzi coinvolti, accusandoli di non educare adeguatamente i propri figli. “Dove sono i genitori di questi bulli? Perché non insegnano loro il rispetto e la compassione?”, ha scritto Francesca.

Le autorità locali non hanno tardato a intervenire condannando il gesto.

L’episodio, sebbene doloroso, ha anche sollevato un’importante consapevolezza sulla necessità di promuovere la cultura del rispetto e della solidarietà tra i giovani.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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