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Albano Laziale: il Governo certifica il modello di gestione per la prevenzione della corruzione del Comune

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Albano Laziale ha ottenuto la certificazione UNI ISO 37001 – Anti – Bribery Management System per il Sistema di Gestione per la Prevenzione della Corruzione, rilasciata a conclusione di un processo di verifica condotto da Kiwa Cermet Italia S.p.A., primario organismo accreditato da “ACCREDIA”, ente designato dal governo italiano ad attestare la competenza, l’indipendenza e l’imparzialità degli organismi e dei laboratori che verificano la conformità dei beni e dei servizi alle norme. È il primo Comune di una consistente fascia demografica ad ottenerla.

Il modello di gestione per la prevenzione della corruzione, sviluppato dal Segretario Comunale,  Dott.ssa Daniela Urtesi, Responsabile della prevenzione della corruzione e della funzione di conformità allo standard 37001:2016, con il supporto dei Dirigenti dell’Ente, è stato ritenuto conforme ai requisiti previsti dallo standard internazionale.

Il Dottor Raffaele Bernardo e l’Avvocato Sara La Rocca hanno effettuato un lungo e accurato processo di audit sul funzionamento del sistema di gestione per la prevenzione e per il contrasto della corruzione, con verifiche all’interno di tutti gli uffici comunali per controllarne la conformità alle modalità operative prevista dallo standard internazionale. A conclusione della loro attività, formalizzata in un rapporto,  hanno riconosciuto la validità e solidità di un modello di gestione amministrativa  ispirato ai principi di integrità,  legalità e trasparenza, anche nei confronti di tutti gli stakeholder.

Significative alcune considerazioni espresse nel rapporto: «Da interviste condotte ai referenti dei vari settori comunali è emersa sensibilità verso il tema presidi anticorruzione e consapevolezza in ordine al valore aggiunto apportato dal SGPC UNI ISO 37001:2016, oltre ad un coinvolgimento in sede di elaborazione del sistema medesimo, il quale agevola la conoscenza sia delle misure da porre in essere nella prassi operativa sia degli strumenti da attivare in caso di segnalazione di irregolarità/condotte illecite».

La Dottoressa Daniela Urtesi rileva: «Lo standard UNI ISO 37001:2016, seppur non vincolante, rappresenta una best practice,  riconosciuta a livello internazionale per la pianificazione, adozione, mantenimento ed aggiornamento di un sistema di prevenzione dei rischi di corruzione e per valutarne l’efficace attuazione rispetto agli obblighi di legge e alle altre prescrizioni applicabili.  Anche l’ANAC ne consiglia l’adozione per adempiere a tutti gli obblighi previsti dalla legge 190/2012. E’ uno strumento più maturo e tendenzialmente più efficace perché sintetizza le esperienze normative, nazionali ed internazionali, in un ottica di gestione secondo standard di qualità e tracciabilità dei processi. Inoltre la verifica da parte di un soggetto terzo ed indipendente e la procedura di audit sul campo, obbligano l’Ente ad una verifica continua del sistema e ad un presidio organizzativo costante, evitando così che l’attività di prevenzione della corruzione di traduca in un inutile formalismo burocratico». 

Il Consigliere Comunale con delega alla Trasparenza Amministrativa, Enrica Cammarano, ha commentato: «Il compito di ogni amministratore deve essere quello di promuovere nel nostro lavoro quotidiano la salvaguardia dell’imparzialità, della riservatezza, dell’indipendenza nelle attività istituzionali che svolgiamo. Un ringraziamento per il lavoro svolto su questa tematica va al Segretario Generale Dott.ssa Daniela Urtesi e agli Uffici Comunali. Questa virtuosa certificazione ha origine proprio dal loro lavoro quotidiano».

«Questo importante risultato – conclude il Sindaco Nicola Marini – è solo il più recente traguardo del percorso intrapreso dalla nostra Amministrazione Comunale che ha posto sempre grande attenzione alla tematica della legalità e della trasparenza e della prevenzione della corruzione, a partire dall’adozione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione alla costituzione dell’ufficio Buona Amministrazione, alla progressiva informatizzazione delle procedure amministrative a vantaggio della tracciabilità delle stesse e all’adozione della piattaforma Whistleblowing per la segnalazione anche anonima di eventuali disservizi. La certificazione UNI ISO 37001 rappresenta un ulteriore passo per la diffusione della cultura della legalità, un importante strumento per affermare i valori etici nell’operato amministrativo, nei rapporti con i dipendenti, gli operatori economici e tutti gli stakeholders. La certificazione è un fatto inequivocabile, che fa di Albano Laziale il primo Comune di una consistente fascia demografica ad ottenerla».

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Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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Frascati, rabbia e disgusto per gli atti di vandalismo e per gli incidenti al patrimonio cittadino

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Non è davvero un bel momento per quella che un tempo era la “Perla dei Castelli Romani”: la città di Frascati.
Venerdì mattina la sindaca, Francesca Sbardella, dalla propria pagina facebook, metteva in evidenza lo “scenario” al quale si erano trovati gli operai che stanno eseguendo i lavori di ristrutturazione nella storica Villa Torlonia

le tristi immagini del cantiere di “Villa Torlonia”

“Non so se prevale più la rabbia o il disgusto per un atto vandalico che non ha alcuna giustificazione, le sue dure parole e poi aggiunge, stiamo lavorando, non senza difficoltà, per rendere di nuovo la nostra villa un luogo bello e accogliente e poi arriva il deficiente (o i deficienti di turno) che non sa come passare il tempo e si diverte a rovinare il lavoro degli altri.”

il cantiere di “Villa Torlonia”

E sono di ieri le immagini ancora più crude e dolorose che la consigliere Emanuela Bruni, già assessore alla Cultura della città Tuscolana mostra, sempre dalla sua pagina facebook, sullo scempio perpetrato ai danni alla palla di sperone che adorna da decenni l’ingresso del parcheggio in via Del Grande

l’ingresso al parcheggio in via Del Grande

“VANDALISMO, NONCURANZA E ASSUEFAZIONE AL PEGGIO. Ennesimo bene storico, tutelato e che insieme a tanti altri rendeva bella questa città, DIVELTO E ABBANDONATO“.
Si legge tristezza, amarezza e dolore nelle parole della consigliere Emanuela Bruni, membro tra le altre cose del cda del MAXXI, Museo nazionale delle Arti del XXI secolo che aggiunge:

la “palla” divelta che ancora oggi è in loco

“La palla evidentemente divelta dalla colonna d’ingresso del piazzale ha fatto un volo di più di 10 metri e si suppone, per fortuna, non abbia fatto danni a cose e persone. La palla con i frammenti a 2 giorni dal fatto è ancora in loco. Nessuno che sia andata a rimuoverla pur essendo un evidente reperto storico della cittadinanza”.

il commento di una cittadina al post della consigliere Bruni

Una due giorni che davvero mostra gravi lacune al sistema di sorveglianza della città di Frascati che rischia di perdere parti importanti di un patrimonio storico e culturale unico nel suo genere.
Quello che colpisce, in entrambi i post, è il messaggio conclusivo, davvero significativo:
“È stata sporta denuncia e gli inquirenti sono già a lavoro per acquisire le immagini della videosorveglianza”, scrive la sindaco Sbardella.
“Non serve aggiungere altro se non che questa città sta ogni giorno di più divorando la sua bellezza, il suo patrimonio e la sua ricchezza! Di tutti: cittadini e turisti!” Chiosa nel suo post la consigliere Bruni.

il ramo dell’albero caduto nel parco dell’Ombrellino

E se ci aggiungiamo la denuncia, sempre dalle pagine di facebook, della segretario della Lega di Frascati, Anna Maria Bracci, del ramo di albero caduto nel parco pubblico dell’Ombrellino diventa una “tripletta” che davvero deve far riflettere sulla necessità di aprire con urgenza un tavolo sulla sicurezza del patrimonio cittadino di Frascati.

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Monte Compatri, abbattimento leccio centenario di piazza Mastrofini: malcontento e polemica scoppiano sui social

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C’è ironia e rabbia tra le pagine dei social sul leccio che, nei prossimi giorni, sarà abbattuto a Monte Compatri proprio sotto il balcone di Palazzo Borghese, sede del Comune.
Un albero centenario che fa da sempre cornice allo splendido Monumento ai Caduti che chiude la bellissima prospettiva di piazza Marco Mastrofini.

Anche in questo caso una battaglia di post che riempie le pagine delle opposte fazioni politiche locali che non perdono occasione di confrontarsi.

La questione è venuta alla luce il 17 giugno con un post dell’ex sindaco ed oggi consigliere comunale, Marco de Carolis, che con grande segno di sensibilità scriveva: “… il leccio posizionato davanti al Monumento ai Caduti, proprio sotto le finestre dell’Ufficio del Sindaco, non sembra godere di buona salute e sembra che stia morendo nell’indifferenza generale … per molti la morte di una pianta potrà sembrare poca cosa, soprattutto visto il selvaggio disboscamento cui abbiamo assistito durante la scorsa primavera …” e rincuorava la dose parlando di “un disinteresse per il patrimonio naturalistico”.
Oggi (ieri per chi legge nds) dando seguito all’ordinanza firmata dal sindaco Francesco Ferri numero 23 del 1 agosto 2023 “Messa in sicurezza alberatura leccio Monumenti ai Caduti” la ditta incaricata ha iniziato il taglio della pianta secolare tra lo sbigottimento di molti cittadini monticiani.

nella foto Palazzo Borghese, il Monumento ai Caduti ed il Leccio ormai secco

Nell’ordinanza si specifica che “… a seguito di affidamento incarico agroforestale, sulla stabilità e verifica fitostatica di n. 1 pianta di specie leccio radicata presso l’area del Monumento ai Caduti , in p.zza M. Mastrofini, è stato constatato lo stato di seccaggine e la necessità di provvedere all’abbattimento della pianta …” al fine di garantire la sicurezza di persone e cose.
Primo atto, in attesa delle successive autorizzazioni per il taglio definitivo della pianta ai sensi dei pareri previsti di cui all’art. 21 del Decreto Legislativo n. 42 del 2004 in cui si prevede che “L’ esecuzione di opere e lavori di qualunque genere su beni culturali è subordinata ad autorizzazione del soprintendente”.

il post del consigliere ed ex sindaco di Monte Compatri, Marco de Carolis

Ma ad oggi non vi è stata, da parte della amministrazione e neanche da parte dell’Ufficio Stampa comunale, nessuna comunicazione in merito ai motivi ed alle cause che hanno portato alla “seccaggine” dell’albero di Leccio ma nell’ordinanza, senza che venga allegata, si cita
una “relazione e tomografia” redatta da un agronomo contrassegnata dal protocollo 20187 del 9 luglio 2024 e protocollo 22525 del 1 agosto 2024.
Nel mentre provvediamo alla pubblicazione di questo articolo abbiamo inviato, tramite pec, la richiesta all’amministrazione comunale di poter visionare tali documenti al fine di darne evidenza ai tanti cittadini monticiani che chiedono di comprendere quali siano stati i motivi che hanno portato alla “morte” di questo centenario “cittadino monticiano”.

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