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Redazione
Ferrara – "Le persone che hanno ucciso mio figlio, condannate per questo, sono ancora in servizio ma c'è qualcuno che almeno le cose le vuole cambiare". Riflette ad alta voce Patrizia Moretti, la mamma di Federico Aldrovandi, dieci anni dopo che il suo ragazzo di 18 anni morì, a Ferrara, durante un controllo di polizia, all'alba del 25 settembre 2005. Lo fa prima di incontrare per la prima volta – e confrontarsi con loro – poliziotti e sindacalisti – nell'incontro-dibattito a Ferrara dove si tengono iniziative e concerti per ricordare quell'alba.
"La vostra luce e il vostro calore rimanga per sempre una carezza al cielo, mentre qui sulla terra, un qualcosa di grande da donare ai nostri figli vivi. Senza mai stancarci di lottare contro le ingiustizie". Così in un post su Facebook Lino Aldrovandi, padre di Federico, il ragazzo di 18 anni morto a Ferrara dopo le percosse di quattro agenti della polizia. Il messaggio, dedicato ai sostenitori della famiglia che hanno creato un'apposita pagina Facebook, è stato postato oggi, a dieci anni dalla morte di Federico Aldrovandi, avvenuta il 25 settembre 2005.
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