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Cronaca

NAPOLI, SPARATORIA A FUORIGROTTA: IL POLIZIOTTO E’ GRAVISSIMO

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Tempo di lettura 2 minutiSi indaga nella malavita organizzata di Napoli, tra i clan che operano in quella zona e specializzati in estorsioni ai danni di commercianti

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di Christian Montagna

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Napoli – Si sono aggravate le condizioni di Nicola Barbato , il poliziotto ferito ieri in via Leopardi durante la sparatoria tra una banda di malviventi e la polizia in borghese. Il sovrintendente in servizio presso la Squadra mobile di Napoli è ricoverato in Rianimazione all'ospedale Cardarelli. La gravità della ferita causata da un proiettile che gli ha tranciato la giugulare ha indotto i medici a non eseguire l'intervento chirurgico che pure era in un primo momento stato preso in considerazione.


Le indagini. Proseguono a tutto campo le indagini e la caccia agli uomini che hanno sparato ieri sera alle 20, tra la folla. Intanto, è stato ritrovato lo scooter su cui viaggiavano gli sparatori. I colleghi dell’agente ferito durante la notte hanno dato la caccia ai malviventi. Si indaga nella malavita organizzata di Napoli, tra i clan che operano in quella zona e specializzati in estorsioni ai danni di commercianti. Per tutta la notte centinaia di poliziotti sono stati impegnati in una operazione ad alto impatto nelle zone di Fuorigrotta, Bagnoli e Soccavo. Gli investigatori hanno eseguito già un identikit dei criminali: sarebbero molto vicini anche all’arresto degli stessi. Secondo indiscrezioni, pare che i due siano affiliati ad un clan di camorra attivo nell’area occidentale. A breve, potrebbe esserci la cattura.


Un quartiere sotto shock. Ancora sotto shock il quartiere Fuorigrotta dopo che due malviventi hanno terrorizzato in pieno orario di punta centinaia di abitanti. Anche dai sindacati di Polizia arrivano proteste e accuse. La sicurezza a Napoli diventa sempre più latitante e con essa, l’incolumità dei militari. Nessun testimone è stato in grado di fornire agli inquirenti particolari dell’accaduto. Secondo alcuni, gli agenti stavano per intervenire per sventare un agguato quando i criminali gli hanno sparato contro.