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Redazione
Sono terminati i lavori di costruzione della barriera al confine tra Ungheria e Croazia. Lo ha annunciato il premier ungherese Viktor Orban. I lavori sono cominciati nella notte e Orban ha assicurato che in tempi rapidi la barriera coprirà tutti i 41 chilometri di confine tra i due Paesi non attraversati dal fiume. Al lavoro 600 soldati ne arriveranno altri 500, ai quali se ne aggiungeranno altri 700 nel fine settimana. Intanto Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha organizzato un summit straordinario sull'emergenza migranti per mercoledì prossimo. "Siamo pronti ad aiutar migliaia di rifugiati – ha affermato il premier Sobotka – ma i numeri non hanno senso. Speriamo che il summit venga incentrato sulla sostanza, cioè a dire su quello che sta succedendo nei quartieri dell'Europa
La Croazia chiude i valichi La Croazia ha chiuso tutti e otto i valichi di frontiera con la Serbia per impedire il passaggio dei rifugiati. Le autorità di Zagabria hanno ufficialmente annunciato la chiusura di 7 valichi di frontiera su otto "fino a ulteriori comunicazioni". Ma i migranti stanno entrando in Croazia dalla località serba di Sid, nonostante la chisura di tutti i valichi di frontiera, annunciata dal governo di Zagabria. Un reporter della Retuters ha accertato che i rifugiati attraversano i campi intorno al punto di confine, controllati dalla polizia croata.
La Slovenia ha deciso di fermare il traffico ferroviario dalla Croazia. La decisione è scattata dopo il fermo di 150 migranti a Dobova, provenienti dalla Croazia. "Al momento – afferma la polizia slovena – il traffico passeggeri non è operativo".
La Repubblica Ceca, invece, si dice pronta ad aiutare i rifugiati ma conferma la sua contrarietà al piano di distribuzione dei migranti nell'Ue secondo quote obbigatorie, come proposto dalla Commissione europea. Lo ha detto il primo ministro Bohuslav Sobotka al quotidiano economico Hospodarske Noviny in edicola oggi. "Ci sarà una pausa durante l'inverno – ha osservato Sobotka – ma poi partirà una nuova ondata" di rifugiati verso l'Ue. "Centinaia di migliaia di rifugiati sono in moto e una delle ragioni per cui abbiamo rifiutato le quote – ha spiegato – è che non si finisca con l'approvazione di una soluzione burocratica per poi dire che è stato tutto risolto".
Bimba siriana muore in un naufragio Appena due settimane dopo la tragedia del piccolo Aylan Kurdi, profugo siriano morto insieme alla madre e al fratellino in un naufragio al largo della Turchia, le autorità turche hanno ritrovato su una spiaggia nella provincia occidentale di Izmir il corpo di una bambina di circa quattro anni, anche lei vittima di un naufragio. Secondo l'agenzia locale Anadolu, la bimba deve essere ancora identificata. Gli attivisti della Rete siriana per i diritti umani riportano invece che si tratta della piccola Hanan Al Jarwan, di quattro anni, morta in un naufragio nella notte. Il suo corpo si è spiaggiato questa mattina ad Altinkoy, distretto di Cesme. Secondo le prime ricostruzioni, si trovava su un barcone diretto verso un'isola greca. Quattordici naufraghi, tra i quali otto bambini, sono stati messi in salvo dalla Guardia costiera turca. La
bimba potrebbe essere l'unica vittima
Migrante muore all'Eurotunnel Una tragedia nell'enorme emergenza degli immigrati che tentano disperatamente di raggiungere l'inghilterra da Calais: un migrante, probabilmente si nazionalità siriana, è morto fulminato nei pressi dell'imbocco del tunnel della Manica, mentre cercava di salire sul tetto di un treno merci diretto in Inghilterra. Lo riferisce la polizia francese. I fatti sono avvenuti poco prima della mezzanotte. Sale così a 10 il numero dei migranti morti da giugno nel tentativo di raggiungere la Gran Bretagna attraverso l'eurotunnel.
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